Tornano i giovani del servizio civile alla Caritas diocesana di Senigallia
Messa di inizio servizio giovedì 3 febbraio al Duomo per i 4 ragazzi che dedicheranno un anno agli altri
Il 10 gennaio scorso è ripresa, dopo qualche anno di pausa, l’esperienza del Servizio Civile presso la Caritas Diocesana di Senigallia. Sabrina Bonetti, Laura Cottini, Beatrice Galli e Nicola Spadoni Santinelli sono i quattro giovani che hanno scelto di dedicare un anno della propria vita a servizio degli altri.
Storicamente la nostra Diocesi, tramite la Caritas, ha fatto del servizio civile un’occasione di crescita unica per i ragazzi coinvolti. Il servizio civile nacque nei primi anni del 2000 come prosecuzione dell’esperienza già ben avviata dell’Anno di Volontariato Sociale.
I giovani andranno quotidianamente in servizio presso le strutture della Fondazione Caritas Senigallia, il Centro di Solidarietà, Casa San Benedetto e Le Rondini, a contatto con adulti e minori con diverse difficoltà.
Accanto al servizio è stata proposta ai ragazzi la vita comunitaria come opportunità di vivere insieme per sperimentare la condivisione, il dialogo, l’apertura agli altri ed il confronto reciproco.
I giovani sono seguiti costantemente da un’equipe di operatori e volontari che, oltre a lavorare per la buona riuscita dell’esperienza nei servizi e nella vita di comunità, si occupa della formazione creando un percorso di riflessione e di approfondimento sulle tematiche del disagio e delle povertà, sulla giustizia, sulla pace e la non-violenza, e proponendo una stile di vita alternativo.
Anche la Pastorale Giovanile vedrà coinvolto per un anno nelle attività del Centro sociale della Casa della Gioventù, un ragazzo in servizio civile: Andrea Giovannetti.
Per accogliere i ragazzi al meglio, Caritas e Pastorale Giovanile, invitano tutti alla Messa di inizio Servizio Civile, giovedì 3 febbraio alle ore 19.20 in Duomo.
A seguire sarà organizzato un buffet presso Casa San Benedetto con la possibilità di visitare Casa Benedettina, dove vivono i ragazzi che fanno vita comunitaria.
da Barbara Assanti,
per Caritas Diocesana
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