Blocco auto, cresce la protesta degli artigiani anche a Senigallia
Problemi per chi lavora in centro o per chi deve rifornire i negozi: il dissenso di Confartigianato e Cna
Cresce la mobilitazione degli artigiani contro il blocco delle auto nei centri storici. Sono la Cna e la Confartigianato di Senigallia a rivolgersi al presidente Spacca e all’assessore Donati, per chiedere di rivedere il verbale d’intesa sull’inquinamento dell’aria da polveri sottili, sottoscritto con l’Upi (Unione delle Province) e l’Anci (Associazione dei Comuni).
Secondo le associazioni artigiane, le deroghe previste per i taxi, gli autobus di linea, i veicoli delle forze di Polizia e di soccorso, le auto per il trasporto di disabili e quelle dirette alle strutture sanitarie, deve estendersi anche a chi ha un cantiere all’interno delle zone rosse ed agli impiantisti e le altre categorie chiamate ad intervenire in edifici situati nelle stesse aree chiuse al traffico.
"Le auto interessate dal provvedimento e cioè quelle Euro 0 a benzina ed Euro 1 e 2 diesel senza filtro antiparticolato – sostengono in una nota Confartigianato e Cna – sono circa il 10 per cento del parco veicoli marchigiano. Pertanto estendendo le deroghe a queste categorie, l’impatto sulla circolazione sarebbe solo di qualche punto percentuale e non determinerebbe effetti importanti sulla qualità dell’aria".
"Le conseguenze del divieto sarebbero invece devastanti per idraulici, elettricisti, muratori, imbianchini, impiantisti che non potranno raggiungere i luoghi di lavoro. Così come chi deve rifornire negozi e farmacie situati dentro la zona rossa individuata dai Comuni. Tra l’altro – precisano le associazioni artigiane – il verbale d’intesa tra Regione, Province e Comuni, già prevede una deroga per le macchine operatrici all’opera nei cantieri ma il trasporto deve avvenire mediante altro veicolo consentito. Si tratta di situazioni paradossali che costringeranno centinaia di attività ad acquistare nuovi veicoli oppure a non lavorare nei mesi in cui sono in vigore le ordinanze sindacali, con ripercussioni economiche pesantissime per chi lavora prevalentemente dentro i centri storici".
Il recente incontro tenuto presso la residenza municipale indetto dall’Amministrazione senigalliese, alla presenza dell’Assessore alle Attività Produttive Paola Curzi e del Comandante della Polizia Municipale Brunaccioni, ha consentito a Confartigianato e Cna di Senigallia di porre tutte le loro rimostranze e manifestare il loro dissenso e contrappunto per il metodo ed il merito del provvedimento inoltrato dalla regione ai comuni.
Le stesse associazioni, dibattendo con gli interlocutori istituzionali locali, hanno condiviso il principio fondante del provvedimento, pur contestandone il modello applicativo proposto.
Un certo apprezzamento è stato espresso al comune di Senigallia circa il ragionevole contenuto della relativa proposta di ordinanza che non riporta le misure contingenti previste nei casi emissioni prodotte dai forni presso le attività economiche e non è mancato il contestuale appello ad un applicazione morbida ed avveduta da parte dei soggetti deputati all’applicazione della direttiva nell’ambito territoriale.
da Confartigianato Senigallia
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