Marco Gnaccarini, anima e cuore della Pallacanestro Senigallia, personifica più di chiunque altro lo spirito e il carattere dei ragazzi di coach Regini. Anche se debuttante nel campionato di serie A dilettanti, il play di Cattolica sembra già un veterano in questa categoria: da sempre leader nella gestione della squadra, da qualche settimana ha trovato anche una grande costanza come realizzatore.

Domenica scorsa, 23 gennaio, nella cruciale sfida contro Castelletto Ticino, ha trascinato la Pallacanestro Senigallia alla vittoria con 25 punti a referto, mettendo in crisi i meccanismi difensivi della squadra piemontese guidata da Furio Steffè.

La super prestazione di "Gnacca" non è passata inosservata tra gli addetti ai lavori, tanto che la rivista Superbasket lo ha eletto miglior giocatore dell’ultima giornata. Una piacevole conferma, soprattutto per i tifosi della Goldengas, che ogni domenica affollano il Palapanzini per sostenere i colori biancorossi.

Colori biancorossi che d’ora in poi, grazie alla collaborazione con Radio Duomo, è possibile seguire nelle trasferte della squadra anche in streaming sul web. Il debutto in rete è previsto per domenica 30 gennaio a partire dalle ore 17:55, in occasione della sfida contro Trieste. La partita verrà inoltre trasmessa in differita lunedì 31 gennaio alle ore 17:00 sui canali di Sportitalia2.

– Domenica scorsa la Goldengas ha conquistato una grande vittoria contro la SBS Castelletto, soprattutto grazie ai tuoi 25 punti; a distanza di qualche giorno che sensazioni provi?
E’ stata una partita tanto dura quanto importante, giocata a grandi ritmi sia da noi sia dai nostri avversari. Onestamente non sembrava un incontro tra due squadre che devono salvarsi, ma questo è il campionato e per noi ogni vittoria è un piccolo passo verso la salvezza. Sono ottimista, visto anche il contributo straordinario arrivato dalla panchina. Ci sentiamo tutti parte di un progetto importante e ogni domenica scendiamo in campo con grande determinazione e con la voglia di non sfigurare davanti a nessuno.

– Domenica affronterete Trieste, squadra quadrata ma un pò incostante: temi qualcuno in particolare?
Trieste ha una tradizione importante, ma non sta vivendo un periodo felicissimo, ad oggi è rimaneggiata e le assenze di Busca e Bocchini potrebbero spostare parecchio gli equilibri in una sfida così importante. Non dobbiamo però sottovalutarli: Moruzzi, Colli, Benfatto sono giocatori in grado di "spaccare" la partita alla nostra prima distrazione. Nonostante tutto, però, vincere ci lancerebbe in una posizione di classifica ottimale, soprattutto in vista di un tour de force che ci vedrà affrontare, seppur in casa, due corazzate come Piacenza e Omegna.

– In questi anni con la Pallacanestro Senigallia sei stato un grande protagonista della B dilettanti, in questa stagione debutti al "piano di sopra", come procede l’ambientamento in una categoria così dura?
Il salto di categoria indubbiamente l’ho sentito, bisogna essere sempre concentrati e impiegare tutte le energie a disposizione, inoltre il tasso tecnico si è alzato notevolmente e questo non facilita le cose. Riconosco però, che lo stile di gioco di Paolo Regini, basato sull’atletismo e sull’aggressività, mi ha sempre agevolato molto e continua, ancora oggi, ad essere importante viste le mie caratteristiche.

– Arrivati a questo punto, che bilancio fai della stagione della Goldengas?
La squadra è carica, la passione e il calore dei tifosi ci aiutano a non distogliere mai l’attenzione dal nostro obiettivo. L’importante è riuscire a restare in corsa fino alla fine e per farlo sono vietati passi falsi come è successo in casa contro Siena o in trasferta contro Ozzano nella prima giornata di campionato. La stagione ci ha dato anche molte soddisfazioni, ma non possiamo rilassarci, il difficile arriva adesso. Il nostro punto di forza è il gruppo, spesso affrontiamo squadre con giocatori di categoria superiore e quindi più esperti di questo campionato, ma noi non temiamo nessuno e cerchiamo di strappare il risultato ad ogni costo, non per nulla siamo i "corsari".

di Nicolò Scocchera