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Ricariche-truffa sulla carta Postepay: presi a Senigallia tre abruzzesi

La "banda" effettuava consistenti ricariche di credito, non le pagava, poi prelevava allo sportello

PoliziaE’ stata la denuncia della titolare di un bar di Senigallia a dare il via. lo scorso 13 gennaio, all’operazione di Polizia che ha visto acciuffare tre persone della provincia di Pescara, intente a perpetrare una truffa quantificabile in diverse migliaia di Euro utilizzando una carta di credito Postepay.

Al bancone del bar si è infatti presentata una ragazza che ha chiesto alla titolare di ricaricare il credito della sua carta Postepay di un importo pari ad 850 Euro. Una volta incamerata la somma sul proprio conto, la donna si è allontanata con una scusa, non pagando ma lasciando all’interno del bar il proprio portafoglio, visibilmente gonfio di banconote… o almeno così sembrava.

Non vedendo tornare la donna, la titolare del bar ha infatti aperto il portafoglio alla ricerca di documenti di identità, ma non ha potuto far altro che constatare al suo intertno la presenza non di banconote, ma di soli ritagli di giornale.

Immediata la richesta di intervento giunta agli uomini del Commissariato di Senigallia, che hanno avviato gli accertamenti, riconducendo la carta di credito ricaricabile ad F.M., 24enne nato in provincia di Pescara, già segnalato negli archivi della Polizia per episodi simili a quello che si stava verificando. Oltretutto gli agenti hanno verificato che la carta era già stata ricaricata nella stessa giornata del 13 gennaio, senza però poter risalire all’esercizio commericiale che aveva effettuato l’operazione.

L’attività dei poliziotti dell’Anticrimine è proseguita presso gli uffici postali di Senigallia, dove è stato notato un cliente particolarmente nervoso, che ha tentato di andarsene alla vista degli uomini in divisa. Fermato, è stato identificato: si trattava di M.F., 49enne, anche lui del pescarese, che ha affermato di essere in attesa di una ricarica sulla propria carta Postepay, che alcuni amici gli stavano effettuando.

Istintivo a quel punto, per gli agenti, ricondurre il tutto all’episodio della ricarica non pagata al bar. Le ricerche degli amici del 49enne hanno dato presto il loro esito: si trattava di F.M., il titolare della carta tracciata in precedenza, e F.A., ragazza di 24 anni di Pescara, che corrispondeva alla descrizione tracciata dalla donna truffata poco prima nel suo bar.

La pescarese era in possesso di altri quattro portafogli contenenti ritagli di giornale e di 1.700 Euro in contanti, probabile frutto della truffa che era in corso: denaro prelevato allo sportello Postamat. Per i tre è scattata la denuncia ed il Questore Arturo De Felice ha disposto il loro rimpatrio nei comuni di residenza, con divieto di ritorno in zona per tre anni.

Si pensa che i tre truffatori siano una "cellula" di una più vasta organizzazione che opera in modo simile in altre zone della costa adriatica: sono in corso indagini per far maggiore luce su possibili collegamenti con altri episodi verificatisi in zone esterne al territorio di Senigallia.

di Luca Ceccacci

Luca Ceccacci
Pubblicato Sabato 15 gennaio, 2011 
alle ore 15:27
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Commenti
Solo un commento
sys 2011-01-16 19:44:42
a casa vostra
Non bastano gli stranieri. Anche i (...omissis...) abbiamo a romperci le scatole.
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