Riprende la Stagione cinematografica 2010-2011 alla Piccola Fenice di Senigallia
Dedicata a Marco Bellocchio, inizia martedì 11 gennaio la nuova rassegna a cura del Circolo Linea d'ombra
Martedì 11 gennaio, riprende la Stagione cinematografica 2010-2011 di Senigallia alla Piccola Fenice. La terza rassegna proposta dal cartellone a cura del Circolo Linea d’ombra, si intitola “Rabbia e passione” ed è dedicata alla filmografia di Marco Bellocchio. Tre le pellicole previste per il mese di gennaio: martedì 11 “I pugni in tasca”, martedì 18 “L’ora di religione” e martedì 25 “Sorelle mai”. L’inizio delle proiezioni è previsto alle 21.15. Ingresso con tessera.
Nastro d’argento nel 1966 come miglior soggetto, “I pugni in tasca” è il primo lungometraggio del regista Marco Bellocchio. La critica ne ha parlato come un esordio clamoroso al pari di quello di Visconti, definendo il film duro, crudele, cucito su un grottesco al quale il regista non cede, dominandolo perfettamente. La pellicola è inoltre considerata come un profetico anticipo degli umori che poi arriveranno con la contestazione sessantottina.
Girato in bianco e nero, il film indaga le dinamiche interne a una famiglia borghese in cui la madre cieca vive con quattro figli. Il protagonista è il figlio Alessandro, personaggio narcisista che si carica del disagio della famiglia di cui non sopporta più le dinamiche e non trovando altra soluzione che la distruzione. A lui si lega in modo morboso e incestuoso la sorella Giulia (interpretata da Paola Pitagora), profondamente curiosa. Il maggiore dei fratelli è Augusto, personaggio che con cinismo aspira all’integrazione nella società, tra famiglia e benessere economico. Il minore è Leone, affetto da ritardo mentale e sofferente di crisi epilettiche.
Ha fatto incetta di premi il secondo film di Bellocchio, previsto il 18 gennaio, “L’ora di religione” (2002), che vede protagonista Sergio Castellitto. Menzione speciale della giuria ecumenica al Festival di Cannes, 4 Nastri d’argento per regista del miglior film, miglior soggetto, migliore attore protagonista e migliore sonoro in presa diretta, David di Donatello 2003 per la migliore attrice non protagonista (Piera Degli Esposti) e European Film Awards 2002 per il miglior attore. In questo film, che ha fatto parlare di sé soprattutto per la scena della bestemmia, il protagonista Ernesto Picciafuoco, pittore non credente, viene a sapere da un prete che la propria madre sarà beatificata. Il processo era iniziato tempo prima a sua insaputa, sostenuto dal resto della famiglia di nobili decaduti che cercano così di ritrovare il prestigio. Intanto il piccolo figlio di Ernesto decide di frequentare l’ora di religione per non essere discriminato. La vicenda di Ernesto si confronta dunque con la scelta di non credere e il contesto profondamente o ipocritamente credente.
La rassegna si chiude il 25 gennaio con “Sorelle mai”, un album di famiglia in 6 episodi presentato da Bellocchio fuori concorso all’ultimo Festival di Venezia. Realizzato con i corsisti di "Fare Cinema" tenuto a Bobbio (PC), il lavoro decisamente autobiografico percorre sei anni (dal 1999 al 2008, con un salto dal 2000 al 2004) di una famiglia borghese con tre generazioni a confronto. Contiene tutte le tematiche care a Bellocchio: riflessioni su religione, famiglia, maternità, radici, rapporto tra arte e vita. Nel cast figurano pochi professionisti e anche alcuni familiari del regista.
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