I primi cento anni della BCC di Corinaldo
Fondata il 4 gennaio 1911, oggi può contare 1500 soci. La mutualità il principio di base
Oggi, la Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo compie “100 anni”. Fu fondata il 4 gennaio 1911, per iniziativa dell’allora Arciprete – Parroco di Corinaldo Don Alessandro Marinelli e di un gruppo di corinaldesi, in prevalenza piccoli proprietari (elemento giustificato e non casuale, utile a definire l’affidabilità di una banca, che poggiava sulla responsabilità illimitata dei soci) e prese il nome di Cassa Rurale Cattolica di Depositi e Prestiti di Corinaldo, trasformatasi prima in Cassa Rurale ed Artigiana e poi in Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo.
Per festeggiare la ricorrenza, oggi martedì 4 gennaio 2011, alle ore 16:00, nella Collegiata di San Francesco, verrà celebrata una messa solenne dal Vescovo di Jesi mons. Gerardo Rocconi (socio Onorario della Banca).
La Cassa iniziò a funzionare dal giugno 1911 nella originaria sede di via San Pietro. Nel 1921 si trasferì in un più ampio stabile (la casa ex Boscarini, che prospettava sulle vie Mamiani e Cimarelli).
Dai quattordici soci che fondarono la Cassa Rurale nel 1911, al 31 dicembre 2009 sono 1492, così suddivisi: Corinaldo 639, Senigallia 264, Castelleone di Suasa 166, Ripe 146, Castelcolonna/Monterado 86, Montemarciano 13, altri comuni 178.
Oggi, la Banca di Credito Cooperativo oltre alla Sede Centrale di Via del Corso, ha 7 filiali dislocate nei seguenti comuni: Ripe-Frazione di Brugnetto, Castelleone di Suasa, Castel Colonna, Senigallia, Montemarciano-Frazione di Marina, Corinaldo Via del Corso e Corinaldo 2 in via Corinaldese.
Nel bilancio sociale e di missione recapitato a tutti i soci, il presidente Rag. Felice Saccinto nella lettera di presentazione scrive: “Sono passati cento anni ma, come allora, l’impegno del nostro Credito Cooperativo continua a fondarsi sugli stessi principi. La storia della nostra Banca, infatti, è ricca di tante iniziative, che hanno contribuito, spesso in modo determinante, a cambiare e rinnovare il volto del nostro territorio”.
Ed ha concluso la sua lettera: “Tutto ciò si è potuto tradurre in concreti risultati all’interno di quella cornice di valori che da sempre si fonde con la vita quotidiana della nostra comunità, fatta di aiuto reciproco, ossia di cooperazione, e di visione di benessere comune. Essi discendono da quella “mutualità” che fin dalle origini il Credito Cooperativo ha fatto propria e che oggi, a cento anni dalla fondazione, ci spinge ancora a lavorare per la nostra terra”.
da Ilario Taus
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