Cooperativa Archè, rinnovato il look de "Il Casolare" di Senigallia
Inaugurazione con le autorità grazie al progetto dell'Ikea di Ancona: "responsabilità etica"
Il Centro Diurno Socio Educativo IL CASOLARE della Cooperativa Archè giovedì 2 dicembre alle 17.30 in Via Corinaldese 52 a Senigallia, ha inaugurato i suoi locali completamente rimodernati grazie ad un progetto dell’Ikea di Ancona.
Presenti il sindaco Maurizio Mangialardi che ha ufficializzato l’inaugurazione con il tradizionale taglio del nastro, il vescovo Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Orlandoni che con il suo discorso ha elargito la sua benedizione a tutti i partecipanti, l’assessore ai servizi sociali Fabrizio Volpini e il direttore dell’ASUR Pesaresi.
Padroni di casa il coordinatore Denis Vitali e le responsabili programmazione Laura Vernelli e Anna Streccioni hanno dato il benvenuto a tutti gli ospiti, utenti, famiglie, educatori e tanti amici venuti a condividere questo importante momento per il CASOLARE e per tutta la Cooperativa Archè.
Presente la responsabile e il progettista dell’Ikea che hanno potuto conoscere i fruitori del loro progetto e constatare l’ottimo risultato raggiunto.
Riprendendo le parole del presidente di Archè Susanna Vecchioni "Sembra un po’ strano in questo periodo di crisi, soprattutto in ambito sociale, il fatto di festeggiare un nuovo look cioè un aspetto diciamo "estetico" che, comunque, ha la sua importanza, ma, di fatto, ciò che per noi è stato molto rilevante è l’aspetto funzionale, e di questo dobbiamo rendere merito e ringraziamento all’Ikea che ha creduto nella valenza sociale del servizio e ha voluto realizzare questo progetto "ad alta sostenibilità" etica perché riguarda un servizio sociale, ambientale perché fatta con materiali che rispettano l’ambiente ed economica considerando il rapporto tra costi e qualità, e come se non bastasse ci ha riservato anche una cospicua donazione".
Dunque, una sede nuova, rinnovata nel suo aspetto fisico, bellissima, ma non per rimanere chiusi dentro otto ore al giorno, un luogo confortevole dove tornare come in una casa, anche se la vita è e resta fuori.
Un centro più bello per avere più possibilità di accogliere persone, uno spazio di incontro, di scambio di relazioni e di esperienze di vita, per essere nel mondo e sentirsi persone vive, protagoniste, e attive al di fuori della logica dei Centri.
Un futuro da riprogettare insieme investendo anche sulla ricerca di ciò che è meno visibile sia come problemi che come risorse, per continuare a garantire che le scelte, anche politiche, che necessariamente si dovranno fare, procedano in sintonia con le esigenze delle persone.
Tra i ringraziamenti doverosi menzioniamo il Comune di Senigallia che ha provveduto ad allestire il tendone, Daniele Mancini, Gabriele Boccolucci e il signor Tino Fiorani per le castagne e il vin brulé.
dalla Cooperativa Archè
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