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Torna il weekend in arte firmato Montimar a Senigallia e Marzocca

Edizione numero 17 per la rassegna di giovani artisti locali dal 10 dicembre al 30 gennaio 2011

Silvana Mancini Psicopedagogista

Locandina MontimarInizia venerdì 10 dicembre la diciassettesima edizione de “Week end in Arte”, rassegna di artisti locali presso la sala Gambelli lungomare Italia, 47 e da due anni a questa parte anche a Senigallia presso la galleria Expo ex la prima settimana di gennaio. Con il patrocinio del Comune di Senigallia ormai questa manifestazione è entrata a pieno diretto fra le più longeve e caratteristiche del panorama artistico senigalliese.

Con grande soddisfazione l’associazione che ha avuto questa felice intuizione nel lontano 1994 ed ha visto l’avvicendarsi di oltre 200 artisti in ogni campo dell’arte.
Quindi un invito a tutti ad impreziosire il proprio tempo con una visita alle nostre mostre dal 10 dicembre al 30 gennaio 2011 dalle 18 alle 20 nei vostri fine settimana dedicati all’Arte nella fantastica sala mostre Gambelli in riva al mare.

Il primo artista in mostra sarà STEFANO CAPOMAGI, artista visionario di Offagna.
William Blake afferma: «il mondo dell’immaginazione è il mondo dell’eternità», Passeggiando all’interno del nostro amabile e meraviglioso centro storico di Offagna, non ci si può non imbattere nel piccolo improvvisato e angusto Atelier, di oggetti alquanto stravaganti e particolari, del nostro caro amico Stefano.

Tra pietre, rami secchi, ferro, cornici, chiodi, sgorbie, bastoni appoggiati qua e là, vive e pulsa un mondo interiore tutto suo, dove l’espressione artistica scende nella profondità dell’essere umano, addentrandosi nell’inconscio onirico, e intrecciando senza confini il mondo reale a quello fantastico, e sfiorando il magico, in alcune sue composizioni scultoree. Le opere artistiche create da Stefano, si presentano ai nostri occhi spigolose, storte, arrugginite, assemblate e accoppiate con elementi di diversa origine, amorevolmente raccolti e selezionati in natura.
Stefano, cerca questi oggetti, e li raccoglie con occhio vigile, attento, accostandosi a loro con un sentimento umile e silente.

Ogni oggetto che lo attrae, deve aver terminato il suo corso espressivo di luce e splendore, per poi cadere inesorabilmente preda e prigioniero del tempo, che lentamente sbriciola la materia di ogni sua bellezza e corposità. È proprio in questo frangente di tempo e spazio che l’artista coglie e opera, con grande visione e stupore l’ultimo gradino dell’oggetto, restituendogli così di nuovo bellezza, dimensione e vita. Lo raccoglie, lo esamina, lo scruta, lo interroga, lo pulisce dalle sue impurità, attende una sua risposta, una lieve vibrazione che ancora l’oggetto emana e possiede, come un vecchio essere umano che è oramai giunto al capolinea, ma che ancora ha tanto da raccontare e mostrare del suo lungo cammino.

Stefano, nella sua arte, ricerca una venatura nascosta di traverso, un intreccio di radici, una curvatura, un solco scolpito e tracciato da una goccia d‘acqua passata da millenni in una pietra, un ferro piegato e arrotolato su se stesso, sono il punto di partenza e l’ispirazione delle sue amabili creazioni. L’interrelazione con l’oggetto trovato è evidente e palese, e si percepisce osservandone l’amore che nutre nelle sue umili opere, conferendoci a noi semplici spettatori, di gustare tutta la bellezza della sua eclettica e alquanto bizzarra arte.

da Associazione Montimar

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