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Amministratori e intellettuali unanimi: "Giorgio Ciacci patrimonio della città"

Raccolte e catalogate le opere dell’artista senigalliese. Consultazione su touch-screen al Musinf

Cavallari, Mangialardi, SchiavoniE’ partita la catalogazione digitale delle opere del pittore senigalliese Giorgio Ciacci, scomparso nel 1986. Le opere presenti in collezioni private saranno aperte al pubblico assieme a quelle acquisite, per donazione personale dello stesso artista, dal Museo Comunale d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia di Senigallia (Musinf).

Le circa 350 immagini di Giorgio Ciacci, affidate dalla famiglia che ne detiene la proprietà, sono state tuttora trasferite temporaneamente dai magazzini del Musinf al Collegio Pio IX di Piazza Garibaldi, e qui rimarranno in attesa di essere collocate in un Museo di Arte Moderna da realizzare nell’area dell’ ex Sacelit-Italcementi. Ora le opere sono consultabili anche su touch- screen e con cornici ottiche, nell’orario di apertura del Musinf, e sono disponibili per fini didattici.

Ma alcune di esse sono state già appese nella sala riunioni dell’edificio Nuova Gioventù in Via Leopardi per volere del Sindaco Maurizio Mangialardi. “Vogliamo condividere con la famiglia Ciacci l’idea di intitolare questa stanza al pittore – ha detto – avendola utilizzata spesso per conferenze, ho deciso di abbellirla con queste opere che richiamano la città ed il nostro territorio”.

Bugatti, Mangialardi, la vedova di Ciacci Annarita Omenetti e CavallariIl prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf ha ringraziato la famiglia dell’artista ed Enzo Marinelli, recentemente scomparso, i quali hanno permesso di mettere a disposizione le pitture. “Le opere catalogate in touch-screen e consultabili con cornici – ha detto – potranno essere scelte liberamente dal pubblico per essere visionate. Si tratta di opere importanti sia dal punto di vista tecnico che cromatico, che costituiscono un corollario alla lettura dell’opera di Mario Giacomelli nell’ambito di un periodo storico per l’espressione nella storia dell’arte non solo locale”.

Ma non sono mancati momenti di ricordo della figura umana, oltre che artistica di Giorgio Ciacci. La vedova, Annarita Omenetti, visibilmente commossa, ha ricordato il momento in cui entrambi si sono conosciuti, e cioè quando erano insegnanti alla Scuola Media “G. Marchetti”, la totale dedizione alla pittura e il sicuro ricordo dei suoi allievi. E l’ex dirigente scolastico Mario Cavallari ha citato il momento in cui Ciacci andò in pensione e lo portò subito a far vedere le sue opere a casa sua, un segno della loro stretta amicizia. “Giorgio Ciacci è stato anche un ottimo calcografo – ha commentato l’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, suo allievo – che riusciva a tradurre col bulino sulla lastra ciò che vedeva. E anche un intellettuale. Grazie alla tecnologia del touch-screen si darà ai cittadini la possibilità di entrare in contatto con l’artista”.

di Simone Paolasini

Simone Paolasini
Pubblicato Lunedì 6 dicembre, 2010 
alle ore 18:12
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