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La Lega Nord per la sicurezza nei cantieri edili di Senigallia

L’assessore all’Urbanistica Ceresoni risponde alla Lega in merito ad alcune situazioni di pericolo in città

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Operai su un tetto di Senigallia senza misure di protezioneL’assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni ha risposto in Consiglio Comunale il 24 novembre 2010 all’interpellanza presentata dal consigliere della Lega Nord Tiziano Pazzani. Affinché il lettore possa avere un quadro preciso in merito all’oggetto dell’interpellanza, si riassume brevemente la situazione.

All’Assessore Ceresoni sono state girate alcune segnalazioni giunte via mail corredate da foto che mostravano lavoratori dei cantieri di “Villa Bucci”, “Via Mamiani”, e di “Ponte Cupetta”  in situazioni di pericolo in quanto privi di D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) previsti dal D.Lgs 81 del 2008.

E’ stato sottolineato che dalla visione delle foto non si può parlare di situazioni di irregolarità in quanto il nutrito elenco dei D.P.I previsti per legge non sono mai obbligatori; lo divengono solo dopo la stesura del P.S.C. (Piano di Sicurezza e di Coordinamento) redatto dal Coordinatore per la progettazione che può obbligare l’uso di D.P.I. adeguati (elmetto protettivo, scarpe di sicurezza, occhiali, cinture ecc..) non appena siano stati individuati i rischi specifici per quel cantiere. Pertanto, l’Assessore è stato sollecitato ad interessare la squadra della Polizia Municipale che si occupa dei controlli di sicurezza presso i cantieri edili per accertare i contenuti del P.S.C.

Alcune considerazioni aggiuntive hanno arricchito l’interpellanza. Le esperienze di altri Comuni d’Italia possono servire per migliorare la prevenzione e la sicurezza nei cantieri edili e possono contribuire a diminuire gli infortuni e le morti bianche. Alcune idee dovrebbero “pensare in sicurezza” per “lavorare in sicurezza”.

Il tutor di cantiere per esempio è una figura professionale impiegata per la formazione permanente delle maestranze sul posto di lavoro; la tessera di riconoscimento del lavoratore è uno strumento utile per combattere il lavoro nero (dove c’è lavoro nero i livelli di sicurezza indiscutibilmente decadono); una Commissione congiunta che tratti almeno una volta l’anno i temi della sicurezza e che permetta di avere un quadro di riferimento più ampio e con dati aggiornati della situazione del lavoro nei cantieri edili.

A tal proposito è stato lanciato l’invito ai Presidenti della II Commissione Urbanistica Donatiello, della III Commissione attività produttive Ramazzotti e della IV Commissione Sanità Sardella affinchè si organizzi una seduta congiunta alla quale possano partecipare anche gli assessori competenti per materia, un rappresentante della Direzione provinciale del Lavoro, dell’INAIL, dell’ASUR e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori.

L’Assessore Ceresoni ha assicurato che interesserà la Polizia municipale per accertare se vi siano irregolarità nei cantieri di lavoro prima menzionati.
Il Presidente Sardella si è mostrato disponibile ad organizzare la Commissione congiunta.

dalla Lega Nord Senigallia

Pubblicato Lunedì 29 novembre, 2010 
alle ore 13:53
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Commenti
Ci sono 5 commenti
Salvatore Cavaliere 2010-11-30 15:30:09
Ma se i DPI non sono mai obbligatori, i cartelli fuori dai cantieri, cosa stanno ad indicare quando hanno le diciture "obbligo di indossare calzature di sicurezza" ecc.?
Anonimo2010-11-30 20:22:35
Lo sapete che i proprietari degli immobili sono penalmente responsabili di ciò che accade durante l'esecuzione dei lavori se non nominano un responsabile dei lavori? Accettare preventivi con forti ribassi di spesa non è sempre così conveniente, se si considerano i rischi che si possono correre. E la legge non ammette ignoranza!
Anonimo2010-12-01 16:29:20
E vero, la legge non ammette ignoranza, ma ammette deliquenti , ladri e truffatori, perchè in nItalia questi fanno la vita da RE!!!!
Tiziano Pazzani 2010-12-03 15:32:46
Cantieri e PSC
Ciao Salvatore!

La legislazione sulla sicurezza nei cantieri è complessa. Parte della materia è regolata dal D.Lgs 81 del 2008 che ho letto (e non solo quello) prima di presentare l'interrgazione all'Assessore.
Gli avvisi di sicurezza che vedi fuori dal cantiere sono specifici di quel cantiere. Il Coordinatore per la progettazione redige il P.S.C (piano di sicurezza) specifico per il cantiere che è diverso per ogni cantiere perchè diversi sono i pericoli specifici di ogni luogo lavorativo.
Mi spiego meglio.
Se nel cantire "A" il coordinatore individua un rischio specifico può obbligare di indossare il casco di protezione o qualsiaisi altro D.P.I., e lo scrive nel P.S.C; se il coordinatore non individua lo stesso rischio specifico nel cantiere "B" può non prevedere l'uso del casco.

Ogni situazione di rischio va valutata caso per caso; la legge elenca una serie di dispositivi che divengono obbligatori quando il coordinatore li reputa tali.
E' per questo che una foto non è sufficiente a stabilire si vi sia stata o meno un'irregolarità; occorre leggere il P.S.C di quel cantiere nel quale sono elencati i D.P.I obbligatori.

Tiziano Pazzani
marco 2010-12-03 16:04:17
ignorante
Io sono l'ignorante del titolo: nel senso che ignoro quali siano le prescrizioni del cantiere nella foto. Ma essendo su un tetto non sarebbe logico presupporre che servirebbe un'imbragatura per evitare rovinose cadute a terra? E lì non ci sono!
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