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Ricordando Mario Giacomelli a dieci anni dalla scomparsa

La città di Senigallia avrà una piazza dedicata al noto fotografo, ricco il programma di iniziative

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Mario Giacomelli, foto di Paolo MengucciUn vero e proprio omaggio quello che il Comune di Senigallia ha riservato ad uno dei suoi concittadini più illustri, il noto fotografo Mario Giacomelli scomparso esattamente 10 anni fa. Per questa occasione, che cade proprio il 25 novembre, l’Amministrazione comunale ha pensato di dedicare a lui la nuova piazza che sorgerà al posto della vecchia ex Sacelit e un programma di iniziative che si concluderà il 1 agosto, data della nascita.

La futura piazza Mario Giacomelli a SenigalliaL’idea di intitolare la piazza al fotografo cui il MOMA di New York si interessò già negli anni ’60, risale all’ex Sindaco Luana Angeloni. Quello che ne verrà fuori non sarà il canonico ritratto che tutti già conoscono e apprezzano dell’artista, ma il suo rapporto con la città. Rapporto con la città che si stringerà ancor di più con un museo, previsto nella stessa area del nuovo quartiere: un museo d’arte contemporanea a lui dedicato.

Paesaggio di Mario GiacomelliL’avvio del ricco programma sarà il 12 dicembre quando al San Rocco verrà proiettato un documentario che Lorenzo Cicconi Massi, fotografo e allievo della scuola di Giacomelli, ha realizzato sulle tappe della vita dell’artista, attraverso ricordi e testimonianze di amici e colleghi.

Mario Giacomelli, foto di Paolo MengucciMostre ed esposizioni di scatti e ritratti (circa 400 quelli donati alla sua città)  saranno allestite a Palazzo del Duca, alla Rocca Roveresca; e mentre al Museo di arte moderna (Musinf), che raccoglie le donazioni dell’artista senigalliese, si terrà la serata di testimonianze "M’arcord Mario", al museo della Mezzadria è già stata pensata una raccolta "La terra di Mario". Infine da segnalare che si chiuderà il 14 dicembre l’esposizione alla Galleria Portfolio di Senigallia "Mario Giacomelli, i piccoli inediti: dieci versi in dieci fotografie".

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Giovedì 25 novembre, 2010 
alle ore 15:34
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Commenti
Solo un commento
Dimissioni 2010-11-26 20:50:57
dimissioni
Non so se a Mario sarebbe piaciuto. Io non lo credo. Che meriti gli sia intitolata una cosa della città questo sì ma non credo che la piazza di quella mega speculazione sarebbe stata di suo gusto, forse una viuzza o una piazzetta con uno scorcio di campagna... chissaà. Molto meglio allora uhn museo, una scuola, un corso artistico. Certo che i nostri megalomani amministratori fanno pena quando si occupano di cultura, non percepiscono minimamente che il valore reale delle cose non sta nelle dimensioni e nelle parole ma nel tempo e nell'intensità con cui i valori vengono trasmessi. Zac intitolata la piazza, zac... Non basta a promuovere un simbolo di cultura. E' solo un palco per chi lo fa, i politici si sentono più grandi a proiettare sui loro obbrobri economici l'ombra mite e modesta di qualcuno grande davvero: ma loro così superbi non potranno mai eguagliare l'umiltà dell'amore e dell'arte che nascono dalla terra e dal cuore.
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