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Social Caritas: famiglie per le famiglie

In crecita i nuclei che non ce la fanno più ad andare avanti e si rivolgono alla Caritas

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logo Caritas SenigalliaDi fronte ad una crescente crisi economica che sta attanagliando ormai da tempo le famiglie del nostro territorio diocesano, le realtà ecclesiali presenti nel territorio, parrocchie in primis, evidenziano quanto la necessità di una concreta solidarietà sia fondamentale. In costante crescita è il numero delle persone che si rivolgono alla Caritas diocesana, per chiedere un sostegno ai propri bisogni. Ma di che bisogni si tratta e quali sono le risposte attualmente possibili attraverso il Fondo di Solidarietà e la Social Caritas?

Se ne parlerà sabato 27 novembre alle ore 18 al cinema Gabbiano. Interverrà S.E.Mons.Giovanni D’Ercole, Vescovo ausiliare de L’Aquila. L’incontro è aperto a tutti ed è l’occasione per conoscere ed aderire al progetto Social Caritas. L’importante giornata di sabato 27 novembre vuole essere un momento per riflettere e pregare, affinché crescano dentro di noi i valori fondamentali della Solidarietà, dell’impegno per l’altro e dell’attenzione alla Vita.

Per riflettere e pregare insieme sul binomio importantissimo Solidarietà e Vita, seguirà alle ore 21, nella Chiesa Cattedrale, una veglia di preghiera per la Vita Nascente, presieduta da S.E.Mons. Giuseppe Orlandoni,Vescovo di Senigallia.

La cultura della vita è indissolubilmente legata alla solidarietà e si diffonde anche attraverso gesti concreti. Preoccuparci dei disagi economici di tanti nuclei familiari è dare speranza, è intravedere un futuro più sereno, è ridare dignità, è far assaporare la bellezza e, nonostante tutto, dire “sì alla vita”, pensando anche a quelle donne che, a volte per soli problemi economici, si rivolgono al Centro di Aiuto alla Vita o ai Centri di Ascolto Caritas, come ultima unica speranza prima di interrompere la gravidanza.

Solo rafforzando gli strumenti che abbiamo, possiamo contribuire e far crescere una cultura della vita e una comunità attenta all’altro, “al vicino di casa” in difficoltà. Ecco allora l’iniziativa della Social Caritas, nata nel giugno 2009. Attualmente rappresenta la principale voce di entrata del Fondo di Solidarietà, grazie alle famiglie della diocesi, che aderiscono a questa proposta con una spesa 5€ al mese per sostenere altre famiglie in difficoltà.

La Caritas diocesana sta attuando una molteplicità di interventi, che si realizzano attraverso servizi strutturati-continuativi e servizi-risposte meno organizzati, ma comunque molto importanti, per la presa in carico dei bisogni ordinari o delle molteplici emergenze che richiedono risposte immediate ai bisogni del singoli, delle famiglie e dei vari gruppi di persone in situa-zione di povertà. Risposte queste che sono arricchite dalla conoscenza, dall’incontro, dalla relazione, dall’ascolto e dai tentativi di far star dentro il tessuto sociale ed ecclesiale le persone e le famiglie che sperimentano povertà ed emarginazione. Soprattutto la mancanza, la perdita di lavoro o il reddito insufficiente, cui segue inevitabilmente una povertà non solo di natura economica ma anche psicologica, rappresentano il problema più pressante.

Da marzo 2009 a giugno 2010 circa il 24.5% delle risorse del fondo sono state destinate al problema lavoro. Questo è dovuto ad un maggior numero di inseri-menti lavorativi, legati alle iniziative della Caritas diocesana. Il 28% della spesa è stato desti-nato ai contributi per il pagamento delle utenze (elettricità, gas, acqua, ecc.), il 20% per il pagamento degli affitti. Il “problema casa” incide molto di più per le famiglie straniere (53%) rispetto a quelle italiane (32%), mentre il “problema lavoro” incide per il 42% sugli interventi a favore di famiglie italiane e il 13% in favore delle famiglie straniere.

Questo significa che la crisi colpisce in maniera sistematica tutta la popolazione. Se, da un lato, le famiglie italiane godono ancora del bene casa, magari di proprietà di genitori e parenti, ma hanno problemi relativi al reddito e alla ricerca di un’occupazione, dall’altro, le famiglie straniere sono quelle che vivono maggiormente i problemi abitativi e riescono probabilmente a “barcamenarsi” meglio nel mondo del lavoro, in particolare del lavoro sommerso. Sabato si parlerà di quale siano le caratteristiche del fenomeno povertà che colpisce la nostra zona, qual è l’identikit della famiglia che vive in condizioni di disagio, quali sono gli interventi approntati dalla Caritas diocesana per affrontare questi bisogni, quali sinergie e collaborazioni di rete si possono e si sono costruite con le risorse del territorio.

dalla Diocesi di senigallia

Caritas Senigallia
Pubblicato Mercoledì 24 novembre, 2010 
alle ore 16:34
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