Dal 22 al 26 novembre "L’Archeologia va in cantina"
Prime ricognizioni delle cantine e dei seminterrati del centro storico di Senigallia
Dal 22 al 26 novembre si svolgeranno le prime ricognizioni delle cantine e dei seminterrati del centro storico di Senigallia. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna in collaborazione col Comune di Senigallia (in particolare con l’Ufficio Sviluppo Urbano Sostenibile) e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, finalizzata alla redazione di una “Carta del Potenziale Archeologico”.
È un nuovo strumento per conoscere quali settori della città conservino i resti di un deposito archeologico (ovviamente solo i seminterrati che non siano scesi al di sotto di una certa quota potranno restituire informazioni utili) e quali invece hanno del tutto perduto il deposito archeologico (soprattutto dopo il terremoto degli anni ’30 del Novecento).
I dati che deriveranno da queste ricerche serviranno per programmare i futuri interventi, magari da effettuarsi con metodi non intrusivi (soprattutto georadar e magnetometro, in grado di “vedere” le strutture nascoste sottoterra senza necessariamente procedere allo scavo archeologico).
Il gruppo di lavoro, coordinato da Giuseppe Lepore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, prevede anche la partecipazione di dottorandi e studenti della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna, cui il Comune ha assicurato il vitto e l’alloggio per tutta la durata dei lavori (Enrico Ravaioli, Michele Silani, Federica Boschi, Tommaso Casci Ceccacci, Francesco Belfiori, Francesco Pizzimenti, Giulia Donatiello).
dal Comune di Senigallia
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