Si accendono i riflettori su Riccardo Gambelli e sul Gruppo Misa
Nell'estate 2011 una grande mostra sull'artista senigalliese a Palazzo del Duca di Senigallia
La fotografia senigalliese ancora alla ribalta. Questa volta al centro dell’attenzione è Riccardo Gambelli, uno dei protagonisti del Gruppo Misa. L’assessore Stefano Schiavoni ed il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Museo comunale d’arte moderna, hanno incontrato nei giorni scorsi Anna Gambelli, figlia del fotografo senigalliese, autrice della catalogazione digitale dell’opera del padre.
Un lavoro attento, base e premessa della mostra che si aprirà alla sala Laurana del palazzo ducale di Pesaro. Un’esposizione, che si avvale della presentazione critica di Silvano Bacocchi. Con Anna Gambelli sia l’assessore Schiavoni sia il direttore del Musinf si sono congratulati per il recupero di una vasta opera fotografica, che si distingue per intensa poesia.
Nella programmazione estiva del giugno 2011 l’assessore Schiavoni ha concordato con Anna Gambelli l’inserimento di una mostra a palazzo del Duca, che dovrebbe di consentire di ammirare le opere di Riccardo Gambelli nel contesto storico delle opere dei maggiori autori del gruppo Misa, a partire da Giuseppe Cavalli e Ferruccio Ferroni.
Riccardo Gambelli è nato a Senigallia il 7 giugno 1931. Ha Iniziato a fotografare nei primi anni del 1950 in compagnia dell’amico Mario Giacomelli. Insieme hanno ricercato nei paesaggi della campagna marchigiana, nelle marine di Portonovo, nella quotidianità della vita di paese, il soggetto e l’atmosfera atti ad esprimere le loro personali sensibilità.
Gambelli ha affidato il suo percorso formativo a Giuseppe Cavalli, accogliendone scelte estetiche e tecniche, accettandone la disciplina ed i giudizi sulle creazioni. Con il Gruppo Misa le fotografie di Gambelli, rigorosamente selezionate da Cavalli, hanno partecipato ad esposizioni nazionali ed internazionali ricevendo riconoscimenti.
L’indole abbastanza schiva e riservata ha reso Gambelli non completamente a suo agio in ambienti mondani dove l’apparire risultava preferibile all’essere. Ciò ha allontanato, poco a poco, Gambelli dalla foto d’arte.
Negli ultimi anni il Museo comunale d’arte moderna di Senigallia ha incoraggiato Gambelli a riprendere il percorso artistico interrotto, sollecitando la catalogazione delle sue opere e pubblicazioni riguardanti le centinaia di foto mai esposte.
“Quello della catalogazione” ha ricordato Alfonso Napolitano "è stato un lavoro che ha impegnato Anna Gambelli per oltre un anno ed è stato per me assai gradito poter collaborare, poiché si è trattato di una ricerca, che ha ricostruito una parte della storia fotografica di Senigallia”.
Anche la qualità degli scatti più recenti di Gambelli, nonostante decenni di lontananza dall’obiettivo e dalla camera oscura, sono la testimonianza della sua cultura fotografica, frutto dell’esperienza svolta sotto la guida di Giuseppe Cavalli.
Un’esperienza che ha permesso alla fotografia del gruppo Misa di Senigallia di oltrepassare i confini regionali e rappresentare un riferimento nazionale ed internazionale nella storia della fotografia.
dal Musinf Senigallia
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