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Luminarie e vendita animali: cambio di rotta, con sentori di naufragio in alto mare

FUORI PROGRAMMA 32 di Stanco in Vacanza a Senigallia

Luminarie in via Marchetti a SenigalliaUna apparente ventata di riformismo ha invaso Senigallia. Dal bando parziale della vendita ambulante degli animali alle proposte di partecipazione totalmente privata delle attività per le luminarie natalizie. Un auspicabile cambio di rotta epocale per la città. Ma la traversata è ancora troppo lunga. E c’è da sperare che le condizioni avverse e le insidie della navigazione non portino la barca in un rischioso naufragio.

Sembrava di percepire i sentori di una svolta storica in città, quando appena una settimana fa erano comparse le notizie di nuove proposte e disposizioni certe in materia di amministrazione cittadina spicciola.
Eppure sono bastati pochi giorni, anzi poche ore, per accorgersi che ancora una volta si trattavano di classici abbagli mediatici senigalliesi.

Le difficoltà incontrate nell’organizzazione delle luminarie natalizie duemiladieci lasciavano ben presagire azioni esemplari già da quest’anno. Dall’appello a tutte le attività cittadine di aderire alla spesa di tasca propria con coscienza e per ridurre l’onere delle singole quote di Luciano Conz della Confcommercio, alla coraggiosissima proposta di Iorio Tombesi della Confesercenti di istituire una tassa di cinquanta euro gestita dal Comune e rivolta a tutti i titolari di licenze per la realizzazione di un fondo destinato agli eventi cittadini. Immediatamente bocciata quest’ultima dalla Amministrazione forse per paura di una futura ricaduta in sede elettorale.

Da entrambe le associazioni poi si era persino udito per la prima volta l’idea di un coinvolgimento anche delle categorie dei professionisti e dei proprietari di locali sfitti, immobili.

Quando però proprio all’assemblea degli associati di Confcommercio di mercoledì tre novembre si apprende che anche per quest’anno il problema è stato risolto con la mano benevola di “mamma Amministrazione” (cinquantamila Euro), la situazione appare alquanto chiara.

Parlare di novità è ancora troppo presto. Lo show mediatico classico è invece sempre attuale e vigente e l’unico a dominare la scena.
E prima delle luminarie, a sorpresa, la notizia del bando della vendita ambulante degli animali su tutto il territorio.
Plausi da tutte le parti.

Animali in gabbia alla Fiera di Sant’AgostinoPurtroppo però si è dimenticato di menzionare i meriti che sicuramente hanno portato a questa decisione. Dalla pressione dell’associazione animalista Chicco & Fuffi di Antonio Bruno, prima fra tutti, agli inviti e le raccomandazioni della Cinofila Senigalliese di Anna Manoni e Roberta Benigni. Passando per le inchieste di Una Vacanza Dimenticabile e gli interventi di altri attivisti.

In realtà è scaturito che il veto tanto celebrato come successo epocale risulterebbe parziale poiché applicabile soltanto per cani e gatti.
Inutile sforzarsi sul motivo di questa scelta incompleta.

Si vocifera che sia stata adottata per alleggerire il canile, altro onere comunale. Metà è meglio di niente, in molti affermano. Ma bisognerebbe comprendere se tale espressione è accettabile anche quando c’è in ballo comunque la vita di altri esseri viventi.

Pesci in vendita alla Fiera di SenigalliaUn pappagallino rinchiuso per giorni in mezzo ad altri ottanta in meno di un metro cubo forse non soffre quanto i quadrupedi. Oppure i pesci, tramortiti dai colpi di scolapasta al minuto (un retino sarebbe troppo professionale), se potessero parlare sicuramente ringrazierebbero per la gita alla fiera. Il toccasana poi per tutte le specie presenti è la confusione totale generata dal pubblico.

Vale la pena allora rinnovare l’appello affinché si faccia urgentemente un passo definitivo sulla questione. L’iniziativa senigalliese è senz’altro esclusiva nel suo genere in provincia e probabilmente in regione. Ma c’è il rischio che diventi addirittura ridicola proprio perché non definita nella sua totalità. Dall’eccellenza alla barzelletta.

Nel complesso entrambi i casi rimarrebbero azioni molto significative ed importanti perché rappresenterebbero non solamente scelte esemplari di responsabilità e coscienza nell’amministrazione del territorio ma potrebbero innescare una nuova stagione di decisioni, cambiamenti, piccole riforme che gioverebbero non poco di fronte alla annosa situazione popolare stagnante e alle storiche diatribe su tante tematiche.
A patto che non si arresti la ventata della volontà.
E con la speranza che non vi siano troppi bastoni già pronti da incastrare fra le ruote del fare.

Fonti:
Stampa cartacea e on-line locale
Interviste varie

Confronta pure:
FUORI PROGRAMMA 31 – Denaro bruciato: Senigallia è destinata all’assistenzialismo?
ATTO VI – Porchetta e porcate a Sant’Agostino

di Stanco in Vacanza a Senigallia

Pubblicato Venerdì 5 novembre, 2010 
alle ore 18:53
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Commenti
Ci sono 11 commenti
Roberta Benigni 2010-11-06 12:42:39
Questa estate abbiamo avuto modo di conoscere la Senatrice Amati, del PD, che è sempre molto attenta alle esigenze degli animali, che concordò pienamente con noi sulla necessità di evitare questo tipo di vendita, perchè riteneva che i tempi fossero maturi per questo. Credo che l'attuale decisione comunale sia anche il frutto del suo lavoro.
Concordiamo pienamente su quanto detto nell'articolo, ricordando inoltre che lo Sportello Informanimali del Comune di Senigallia, struttura volontaria, che si basa sul lavoro della Sig.ra Ludmila Cecchini, in collaborazione con l'Associazione Cinofila Senigalliese per due anni consecutivi ha raccolto firme di cittadini (e turisti) stanchi di questa vendita.
Pensiamo però che, se da una parte impedire di venderli in fiera eviterà loro dello stress purtroppo non permetterà di "svuotare" il canile. Infatti chi compra il cucciolo alla fiera probabilmente lo andrà a comprare altrove. Con questo non intendiamo criminalizzare chi decide di comprare un cucciolo di razza, però ricordiamo che solo il comune di Senigallia possiede circa 70 cani ospitati presso un canile privato convenzionato, i quali sono per lo più meticci, tra cui anche cani da caccia o loro incroci), che hanno età media di 9 anni. Allora, forse, a meno di un cambio di mentalità (e di sensibilità) continueranno ad essere comprati cuccioli FATTI NASCERE APPOSTA e non saranno adottate delle "vite" chiuse, alcune anche da 10 anni (!), in canile. E questo vale per tutte le migliaia di cani chiusi nei canili marchigiani.
Ricordiamo inoltre che nelle Marche è possibile che un privato cittadino sia un allevatore amatoriale, cioè può usare a scopo di riproduzione e vendita conseguente un numero massimo di cinque fattrici (quindi cagne di razza) e venderne i cuccioli. Tra questi allevatori amatoriali ci possono essere soggetti che evitano di denunciare le cucciolate all'anagrafe canina entro il secondo mese dalla nascita, evitano di microccipare i cuccioli entro il terzo mese e comunque prima di cederli a terzi, come prescrive la legge. E siccome la loro attività non è ufficialmente un allevamento è più facile che questi animali sfuggano ai controlli di legge sulla chippatura dei cani, diversamente da una struttura che ufficialmente è un allevamento, con partita IVA e soggetta ai controlli di tutti.
La conseguenza è che questi cani "non esistono": se si perdono o peggio qualcuno di stanca di loro pur avendoli pagati caramente ce li troviamo in canile.
Questo discorso vale anche per alcuni allevatori propriamente detti e poco seri che, non volendo ottemperare agli obblighi di legge, vendono i loro cani senza chip.
Il problema dei cani in canile è complesso: gli sforzi dei soli volontari per trovare casa a cani per lo più anziani non possono essere sufficienti. I comuni vedono i cani dei canili solo come un costo, se chi amministra non è sensibile al tema: solo il coumne di Senigallia spende ogni anno circa 50.000 euro verso il canile convenzionato per il mantenimaento di questi cani, pagando per altro 1,80 euro a cane al giorno, cifra questa al di sotto della tariffa regionale pro cane fissata a 2,07 euro. E' perciò fuori legge rispetto a tariffe fissate (e mai aggiornate) nel 2003. Ora siamo nel 2010! La delibera regionale è divenuta legge nel 2008 essendo stata in questo senso modificata la Legge Regionale 10/97 di recepimento delle Legge (nazionale) 281/91.
Anni fa ne chiesi spiegazione al comune e mi fu risposto che ciò rientrava in un contenimento delle spese pubbliche del quale dovevo essere contenta in quanto segno di buona amministrazione. Solo che non stiamo parlando di comprare la cancelleria per gli uffici comunali, ma di vite...




Roberta Benigni
Associzione Cinofila Senigalliese.
stancoinvacanzaasenigallia 2010-11-06 14:28:33
Insomma...dall'eccellenza alla barzelletta...
Insomma Roberta, allora non si può neppure più affermare "meglio metà che niente" o "meglio tardi che mai"...
Questa disposizione sui cani e gatti appare sempre più sterile che mai...come se non ci fosse...
Ringrazio formalmente per l'intervento.
stancoinvacanzaasenigallia 2010-11-06 15:00:37
A proposito...(un pò di pepe...)
A proposito...

(rendiamo un pò piccante l'atmosfera dell'articolo...)

Ma un anno fa non si era schierato su questo stesso giornale pure un partito politico senigalliese, ora in piena maggioranza, con tanto di appello alla soppressione della vendita ambulante degli animali??? Che fine avrebbe fatto oggi quel pensiero espresso nel 2009??
Partito CITTADINO sempre in onda per le lotte NAZIONALI ed INTERNAZIONALI della trasparenza, legalità, diritti, rispetto...Sakineh, Shoah, rigassificatori... Tutte giuste per carità!
Ma che da circa un anno non esprime più un parere minimo sul suo territorio e la sua amministrazione spicciola.

http://www.60019.it/index.mv?fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=1&num_art=1251721573
Anonimo2010-11-06 17:40:09
L'Amministrazione di Senigallia non ama gli animali
Spesso a Senigallia con due cani, trovo sempre più difficile trovare spazi dove sia possibile portare gli amici a quattro zampe. Sempre più spesso vedo cartelli di divieto di accesso ai cani.
Vorrei che il responsabile di dette cartelli,per un attimo ragionasse sull'assurdità di detti divieti. Infatti o si ha il senso civico e si raccolgono le deiezioni canine (e quindi il cartello di divieto non ha senso) oppure da incivili lasciamo che i nostri amici sporchino dove capita; a quel punto ritengo sia preferibile defecare su uno spazio verde, dove chi si trova a passare magari presta un pochino di maggiore attenzione, piuttosto che sporcare un marciapiedi dove il passante magari non presta l'attenzione necessaria. Per non parlare poi dei bisogni "liquidi" che un prato assorbe senz'altro meglio dell'asfalto. Quindi meno cartelli e maggiore repressione contro gli incivili.
Marilena Francioni 2010-11-06 19:58:58
Approvo in pieno
mi trovo pienamente d'accordo con quanto detto da roberta benigni che ammiro molto per il lavoro che svolge per il benessere degli animali, nonostante tutte le difficoltà che incontra, specie con il canile dove vengono ospitati i cani di Senigallia. Anzi, approffitto della situazione per invitare i cittadini di Senigallia a visitare il canile dove si trovano i cani abbandonati del loro comune e cioé l'Hotel del cane a Montemarciano. Dopodiché faranno le loro considerazioni ed eventuali reclami, spero, alla pubblica amministrazione.
Ludmila Cecchini informanimali 2010-11-07 08:12:33
Brava come sempre Roberta
L'ingegner Roberta Benigni, come sempre bene informata circa la situazione degli animali d'affezione locali a causa del suo notevole impegno personale per cani e gatti cittadini, coglie perfettamente il punto della situazione. Circa la mancata estensione del divieto di vendita ambulante anche degli altri animali, l'impegno dello "Sportello informanimali" e delle associazioni di volontariato animalista cittadino continuerà. Nel frattempo siamo lieti di avere, finalmente, ottenuto almeno un inizio che ci fa bene sperare corca la futura collaborazione col nuovo assessore Campanile.
Nessuno, che ami e rispetti gli animali,anche se non aderisce a nessuna associazione, deve abbassare la guardia e smettere di protestare, quando vede animali non tenuti in modo appropriato alla loro natura.
stancoinvacanzaasenigallia 2010-11-07 18:56:00
OK...e allora?
Grazie Ludmila per l'intervento.
Naturalmente la parte dell'articolo "gli interventi di altri attivisti" riguardava proprio te e ovviamente tutti quelli che collaborano.
Spiegami ora, almeno tu, che significato ha vietare così e non tutto...
Diciamoci la verità...non suona ridicolo e imbarazzante???
Franca 2010-11-08 13:19:59
io sono contenta:almeno i cani e gatti!
Caro Stanco mi trovo d'accordo con quanto scritto da Ludmila, non trovo il divieto ridicolo e imbarazzante solo xchè non fatto su tutte le specie: le sofferenze e i disagi dei cani e dei gatti chiusi in gabbia alla mercè dei curiosi sono maggiormente visibili e suscitano sempre vive proteste. Mi fà piacere che Senigallia abbia posto questo divieto, che con un pò di buona volontà può essere esteso a qualsiasi essere animale. La strada per salvare gli animali dai canili, dalle sofferenze, dalla violenza, dall'abbandono e dalla vivisezione (TUTTE INFLITTE DALL'UOMO) è lunga e tortuosa: queste piccole vittorie ad alcuni possono sembrare inezie ma in realtà sono grandi vittorie! Ma soprattutto i proprietari dei cani e gatti devono sterilizzare sterilizzare sterilizzare. Basta dire "mi dispiace è contro natura"! Queste persone devono farsi un tour nei canili lager... e provare a mangiare con 1,50/1,80 a testa.....
stancoinvacanzaasenigallia 2010-11-08 14:50:50
assolutamente condivisibile Franca...
Assolutamente condivisibile Franca! Ma allora perchè solo gli uni e non anche gli altri?? Da cosa è causato questo "vizio di incompletezza"?? Che cosa frena una decisione totale sul tema?? Capisco che cani e gatti godono risaputamente di maggiore stima rispetto ai pappagalli o alle tartarughe proprio perchè sono ben più popolari. Ma è giusto ragionare così?
franca 2010-11-08 19:15:46
no che non è giusto ragionare così
però è già un passo avanti e purtroppo secondo me ciò che frena sono i soldi solo per i soldi xchè comunque dietro gli animali c'è mero lucro alla faccia della sofferenza che possono provare.
stancoinvacanzaasenigallia 2010-11-08 23:24:23
un altro invito alla lettura
Consiglio alla lettura pure questo:

http://www.senigallia.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1485&Itemid=101
ATTENZIONE!
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