Il presidente del Club della Libertà esprime solidarietà a Giacomo Cicconi Massi, per le preoccupazioni relative allo stato di crisi del settore artigiano nel territorio di Senigallia e dei comuni limitrofi.

"Oltre allo stato patologico delle aziende per le quali è aperta la procedura fallimentare – si legge in una nota – va sottolineata la sofferenza bancaria che grava su numerose aziende esposte in maniera pesante nei confronti degli istituti bancari a causa di una progressiva riduzione dei margini di guadagno".

"Chi lavora in proprio – continua Perini – non guadagna più da diverso tempo e nel migliore dei casi sopravvive sfruttando il fido concesso dalla banca per onorare la molteplicità di balzelli, imposte e spese vive rese necessarie dalla eccessiva burocratizzazione del lavoro".

Situazione insostenibile dunque con ripercussioni sui dipendenti e collaboratori, che ricevono il saldo del loro salario a distanza nei migliore dei casi, di 60/90 giorni. La soluzione di certificare eventuali crediti vantati dalla singola azienda nei confronti dell’Amministrazione comunale è di difficile attuazione e comunque implica tempi piuttosto lunghi.

Al contrario la ricetta che il Club della Libertà propone è quella di attuare da subito una compensazione debiti-crediti con eventuali costi che le aziende non avessero ancora onorato e riferiti a servizi forniti dalla stessa Amministrazione comunale o imposte anch’esse di natura comunale. Compensare dunque l’eventuale credito vantato dall’azienda con pagamenti dovuti per tasse su rifiuti, ici o occupazione del suolo pubblico.

dal Club delle Libertà "Avanti Senigallia"