La maggioranza e la giunta regionale delle Marche hanno provato a nascondere sotto le coltri di un assestamento di bilancio omnibus la privatizzazione dell’acqua.
Le promesse elettorali di Spacca evaporano come le nevi al sole e come sempre quando la neve si scioglie appaiono, come diceva un vecchio detto contadino, le cacche.

L’art. 38 dell’assestamento regionale è proprio questo, peggio: uno schiaffio ai tantissimi cittadini marchigiani che hanno sottoscritto il Referendum in difesa dell’acqua pubblica, ai tanti Consigli Comunali che in questa regione hanno deliberato per il mantenimento e la gestione dei sevizi in mano pubblica, ai lavoratori di quel settore.

Proprio per questo saremo presenti il 3 novembre alla seduta del Consiglio Regionale chiamando a raccolta quanti hanno a cuore i beni comuni e l’interesse generale affinchè non venga scippato con manovre furbesche e ipocrite come quella che stiamo denunciando.

da Rifondazione Comunista
Circolo di Senigallia "Fabio Siena"