Applausi per Giada Connestari, ospite del Musinf di Senigallia
La giovane fotografa senigalliese, che vive a Parigi, è specializzata in fotografia documentaria
La dimensione della fotografia non è solo quella estetica, ma anche quella etica. Su questo filo di ragionamento, che contraddistingue da tempo le iniziative didattiche del Museo comunale senigalliese numerosi sono stati gli incontri di rilievo con fotografi contemporanei, che si sono distinti nel settore della testimonianza sociale ed umanitaria.
Molti applausi ci sono stati venerdi 22 ottobre al Musinf per Giada Connestari, la giovane fotografa senigalliese, che vive a Parigi e che si è impegnata con successo nel settore del fotogiornalismo, affrontando questioni sociali e ambientali.
Giada Connestari, che era appositamente venuta dalla Francia per incontare gli allievi ed i docenti del corso di fotogiornalismo del Musinf, è stata presentata da Giorgio Pegoli, che certo del fotogiornalismo umanitario è uno rappresentante storico, con i suoi servizi sui bambini vittime delle guerre note dimenticate degli ultimi decenni.
La Connestari, nata nel 1981, ha ottenuto la laurea in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo all’Università di Lettere e Filosofia di Bologna. Subito dopo la laurea si è trasferita a Parigi, specializzandosi in fotografia documentaria.
Collaborando anche con l’Unesco nel 2008 ha realizzato in Romania il suo primo reportage a sfondo umanitario sui bambini e gli adolescenti senza tetto di Bucarest. In seguito ha realizzato un reportage sulla scolarizzazione dei bambini Rom nella periferia di Parigi. Dal 2009 ha iniziato ad interessarsi a temi socio-ambientali, lavorando principalmente negli Stati Uniti.
Ha pubblicato nei settimanali Italiani Left, La Nuova Ecologia e BioEcoGeo. In occasione dell’incontro al Musinf ha curato e presentato una suite di fotografie a colori e una pubblicazione con fotografie e interviste degli adolescenti senza tetto di Bucarest.
Pubblicazione, che è stata portata come esempio e modello dal direttore del Musinf, da cui è venuta una lode per la rigorosa ricerca della Connestari. Lode alla quale un folto pubblico ha aggiunto i suoi applausi.
dal Musinf Senigallia
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