Parco, bosco e macchia: a Senigallia c’è tutto questo!
I consiglieri di Partecipazione intervengono sul Parco della Cesanella: ancora troppi perchè senza risposta
La settimana scorsa il Consiglio Comunale ha approvato la Variante del Parco della Cesanella. Va ricordato che il territorio interessato non è solo quello destinato a verde pubblico, ma tutte le edificazioni che gli stanno attorno, già attuate o previste, più un prolungamento che comprende piazzale Michelangelo fino alla Statale.
E’ certamente cosa ottima la definitiva approvazione di un’area verde così importante, il raggiungimento di un traguardo più che decennale, molto ambito dai residenti, dagli ambientalisti e da tanti cittadini attenti ad una gestione del territorio più equilibrata. Tuttavia, restano molte crepe evidenti sulla nuova facciata che questa Amministrazione vorrebbe offrire ai cittadini.
Innanzi tutto, c’è la conferma della vendita e della conseguente edificazione di quell’ettaro e mezzo di superficie in origine destinata a verde, ma “alienata” col Bilancio di previsione 2009 con lo scopo di ripianare alcuni problemi di bilancio per mezzo del consumo di territorio; a tutt’oggi è rimasta invenduta, ma nessun ripensamento da parte della Giunta è ormai probabile.
C’è poi l’accantonamento della rotatoria per l’ingresso al quartiere, per la qual cosa il piano prevede due accessi a raso ravvicinati di poche decine di metri, né comodi né sicuri. Abbiamo sostenuto che la popolosità del quartiere rendeva comunque preferibile la rotatoria, anche se un domani dovesse diminuire (?) il traffico della Statale, ma la maggioranza non ha voluto sentire ragioni.
Infine, molto abbiamo insistito sulla incredibile vicenda del sito industriale dei petroli, che verrà dichiarato addirittura area verde pur restando gli impianti in piedi e funzionanti. Avremmo voluto che la Variante indicasse una data entro la quale allontanare quella struttura ormai non compatibile con una zona residenziale e col Parco, ma hanno negato l’introduzione di qualsiasi termine!
Ciò che risulta strano, poi, è che l’area (attualmente verde di fatto) tra l’impianto e la pista ciclabile viene dichiarata edificabile (parcheggi privati e appartamenti), con una procedura molto differente da quella seguita in altre situazioni. Ad esempio, alla Sacelit ed alla Veco (ammesso e non concesso che si trattasse di scelte appropriate) l’Amministrazione ha detto: “Vuoi costruire residenze? Va bene; però smantelli tutto e bonifichi!” Qui non è andata così. Gli impianti restano sine die e, in più, si costruirà su un terreno mai edificato finora. E’ questo il consumo zero a Senigallia?
In Consiglio abbiamo proposto che si seguisse la stessa procedura sopra ricordata (smantellamento/bonifica/nuova edificazione sulla medesima area), ma non abbiamo trovato ragionevolezza. Perché?
Non ci pare, pertanto che sotto il sole dell’urbanistica senigalliese ci sia qualcosa di nuovo, fatto del quale siamo, in primo luogo, dispiaciuti. Purtroppo, oltre al bosco, è stata approvata la macchia!
dal Gruppo Consiliare "Partecipazione"
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