Sanità locale, "investire e valorizzare le peculiarità"
Solazzi, Tribunale del Malato di Senigallia: "si impari dagli errori, il cittadino sia ora al centro"
Abbiamo letto con molta attenzione le dichiarazioni del Direttore Franco Pesaresi uscite sulla stampa locale. Apprezziamo la sua ammissione di aver commesso inizialmente alcuni errori di valutazione, ma siamo certi che le sue prime dichiarazioni sul presunto “buco” derivassero da cattive informazioni ricevute da altri soggetti ritenuti, in buona fede, credibili.
Questo ha compromesso non solo la sua figura ma pesantemente anche quella del suo predecessore al quale qualcuno forse dovrebbe chiedere scusa.
Per quanto concerne le future decisioni circa l’organizzazione complessiva anche alla luce che il prossimo budget verrà assegnato non alla singola zona ma all’area vasta, occorre da subito istituire tavoli di confronto capaci di coniugare rigore e investimenti, sia sul personale che sulle attrezzature e sulle strutture, partendo da una analisi corretta dei reali bisogni, individuando insieme a tutte le componenti della nostra comunità, le priorità; come pure occorre iniziare a ragionare su come mettere in rete le varie professionalità presenti nelle strutture e non lasciare il tutto alla discrezionalità ed alla disponibilità del singolo operatore o del Direttore come avverrà per il servizio di Urologia.
Nel caso specifico ci sentiamo di apprezzare la disponibilità del Direttore della Zona 5, ing. Maurizio Bevilacqua, di aver concesso per alcuni giorni della settimana la presenza di un suo Urologo presso la nostra zona.
Questo dovrebbe essere l’inizio di un percorso che valorizzi tutte le peculiarità presenti sul territorio di area vasta senza mortificare od indebolire l’esistente. Non dobbiamo mai dimenticare che al cittadino serve una sanità pubblica amica al di là di dove risiede e nella quale poter credere ed affidarsi.
Il confronto, il dialogo, l’utilizzo di esperienze e le capacità di ascolto sono determinanti per evitare il disastro avvenuto con l’avvio del CUP unico regionale, che oltre a mettere in crisi gli operatori hanno gettato i cittadini nel panico più assoluto, lasciandoli soli ad affrontare le numerose difficoltà anche per una assenza totale di informazione e comunicazione.
Nella speranza di imparare dagli errori, si inizi una fase nuova dove il cittadino sia finalmente considerato al centro del sistema, portatore di diritti e doveri e non un semplice cliente/utente. Il Servizio Sanitario Pubblico deve produrre salute e benessere, non può quindi essere governato in termini esclusivamente ragioneristici, anche perchè investire nella sanità significa occupazione, sviluppo, ricerca e civiltà.
da Umberto Solazzi,
Tribunale del Malato di Senigallia
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