"Sarò il segretario di tutti". Queste le parole della nuova guida del Pd di Senigallia a poche ore dall’esito elettorale che l’ha vista prevalere anche se di poco su Beatrice Brignone. Non sono bastate dunque le tante preferenze al "nord" e al centro della città. Marzocca e Vallone hanno determinato un ribaltone e la conseguente sconfitta della componente più giovane dei democratici.

Evidente rimane comunque laspaccatura interna al partito di via Arsilli: nonostante le parole di stima, amicizia e unità, la vecchia guardia ha comunque dettato legge e le linee Marino, Veltroni e Franceschini sono state "assimilate". Facendo di Beatrice Brignone la vice-segretaria. La quale, assente alla conferenza stampa di presentazione ufficiale della nuova segreteria, manda un sms rivolto alla neo-eletta: "Puoi tranquillamente dire che da oggi lavoreremo uniti".

Un "senza contrapposizioni" non troppo convinto dunque che rimarca il fatto di come serva all’interno del Pd unità di intenti e di modi, ma anche di come questo celi in realtà un contrasto relegato allo spazio della "dialettica".

Le idee chiare la nuova segretaria ce l’ha, come pure per le prossime iniziative che intende mettere in campo: lavoro, scuola e sanità i settori che necessitano urgentemente di contributi. Sul terzo, la sanità, tanto discussa in queste ultime settimane, la neo eletta chiama addirittura in causa il Presidente della Regione Marche GianMario Spacca.

Per tornare ad essere un partito forte Elisabetta Allegrezza ha la ricetta pronta: richiamare verso il partito tutti i circoli territoriali e rispondere a loro per rafforzare il rapporto con la città, dopo l’eliminazione delle circoscrizioni. A tal proposito suggerisce anche che la sede del Pd debba rimanere aperta per poterli incontrare i cittadini.
Cittadini che si troveranno davanti un organismo forte che non si divide in base a logiche politiche diverse.

Logiche politiche che dunque da oggi diventeranno una sola sintesi con la quale potersi raffrontare davanti alle altre forze che compongono la maggioranza attuale: con i loro segretari l’Allegrezza vuole e dovrà confrontarsi per poter portare avanti una politica comune.
Almeno agli occhi della città.

di Carlo Leone