Gli esponenti del Popolo della Libertà di Senigallia a distanza di un mese dall’interrogazione in Consiglio Comuale ritornano sulla questione sanitaria locale di cui l’Amministrazione si è fatta garante. Venerdì 15 ottobre i Consiglieri Gabriele Girolimetti e Gabriele Cameruccio hanno indetto una nuova conferenza presso la sezione del loro partito per ribadire la propria contrarietà all’operato della Regione Marche per quanto concerne la gestione e la condotta dei Centri Unificati di Prenotazione locali.

"Chiediamo il massimo rispetto per quei cittadini afflitti da patologie conclamate e mortali – esordisce Girolimetti – e non possiamo più tollerare la presenza di giochi politici da parte del governo regionale sulla gestione dei Cup. Mi riferisco alla battaglia nel Pd regionale, sulla tratta Ancona-Pesaro, tra il Presidente Spacca, Matteo Ricci e Palmiro Ucchielli".

"Lunedì prossimo (18 ottobre, Ndr) l’ufficio legale della Regione presenterà una relazione presso il Consiglio regionale sulla condotta del Presidente, dell’Assessore alla Sanità Almerino Mezzolani e dell’ex direttore dell’ospedale “San Salvatore” di Pesaro Gabriele Rinaldi.
Il 22 settembre abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale sulle falle del Cup, ovvero l’eccessiva lunghezza delle file agli sportelli, sul nervosismo degli operatori (ai quali, giustamente, sono stati concessi incentivi economici) sottoposti agli insulti dei cittadini spazientiti e impauriti dalla troppa attesa per avere responsi medici, e sul disagio dei medici che non possono svolgere in tranquillità una libera professione. Il Cup ha riversato scorrettamente le colpe ai cittadini a causa delle troppe prenotazioni" è l’accusa del Consigliere di centrodestra.

"Pertanto – continua Girolimetti – chiediamo che il Sindaco Maurizio Mangialardi si faccia portavoce e garante dei cittadini senigalliesi, che intervenga presso la Regione e che pretenda le scuse da chi si è assunto la responsabilità di tutto ciò, ovvero dal Presidente Gian Mario Spacca".

Cameruccio ha aggiunto: "Ritorniamo con insistenza sulla Sanità perché in essa non devono agire colori e appartenenze politiche, ma ci devono essere servizi di buona qualità. Desideriamo che il Sindaco Mangialardi, in veste di Presidente della Conferenza Sindaci della zona, prenda una netta posizione sulla vicenda. Noi lo ribadiamo da più conferenze stampa al fine di tutelare le istanze dei nostri concittadini, sui servizi sanitari e assistenziali, le quali non devono assolutamente soggiacere alla politica e alle sue beghe interne".

"Inoltre – prosegue Cameruccio – abbiamo promosso un’inchiesta sulla società appaltatrice dei Cup, la Italcappa, che ha gestito, in maniera non convincente, anche i nostri servizi cimiteriali. Abbiamo pertanto chiesto che l’appalto non venga rinnovato. Il Sindaco ci ha risposto che non intende cambiare società appaltatrice perché ciò comporterebbe maggiori spese, e dato che il Governo nazionale ha operato numerosi tagli, ciò non è possibile. Noi riteniamo queste affermazioni troppo semplicistiche e di sapore populistico".

E ancora, sulla questione dei tagli da parte del Governo centrale: "Basti pensare che nel 2009-2010 i compensi dei dirigenti sono aumentati di 250.000 euro, o agli errori dell’ex Gil, oppure all’eccessiva stima dei lotti della Cesanella che di fatto hanno reso impossibile un acquisto all’asta. In conclusione, vogliamo invitare l’intera cittadinanza, qualunque sia l’appartenenza politica, a non abbassare la guardia di fronte a queste vicende della Sanità. Essa, infatti, è una cosa primaria da garantire; l’intenzione tuttora vigente è che si vuole mantenere il silenzio per non creare preoccupazione ai nostri cittadini".

di Simone Paolasini