Serve unità ma ancora la situazione sembra essere sul versante opposto. Sulla proposta di decreto legge da parte del Governo nazionale in materia di "ordinamento e mercato del turismo" i Sindacati cercano ma ancora non raggiungono unità d’intenti e soprattutto di documenti.

A porre la questione in questi termini il documento proposto da Confindustria e OaSI Confartigianato lanciato un giorno prima della presentazione da parte delle altre due sigle di imprese balneari, la FIBA (Confesercenti) e il SIB (Confcommercio), di una proposta per il Ministero del Turismo per modificare il dl che va ad incidere sull’intero sistema turistico.

Non solo sulla questione dei canoni annuali per le concessioni, ma anche e soprattutto sulla rivoluzione che il mancato riconoscimento di impresa turistica per gli stabilimenti balneari andrebbe a creare. Con ripercussioni che Enzo Monachesi, Presidente SIB Marche, non esita a definire catastrofiche. Compresa la scomparsa delle imprese di settore, specie quelle a carattere familiare tipiche del versante Adriatico dell’Italia.

Il momento attuale è quello della stesura e presentazione al Ministero di un documento di modifica sulla proposta di decreto legge che cambierebbe le carte in tavola ripsetto alla legge 135/2001.
"Le due associazioni – Confindustria e Oasi, sostiene il Presidente senigalliese – stanno cercando di rompere il fronte anticipando quello che dovrebbe essere il documento determinante che verrà stilato e presentato in conferenza nazionale al summit "Sun" di Rimini. Non possiamo giocare a questo gioco, non si può fare sulla pelle dei lavoratori la politica dei sindacati. Se queste due sigle hanno un documento importante lo valuteremo insieme, ma se viene strumentalizzato per avere qualche iscritto in più, noi le disconosceremo".

di Carlo Leone