E’ il nome di Beatrice Brignone quello attorno al quale si sta raccogliendo quella parte del Partito Democratico senigalliese che non si è ritrovato nella candidatura di Elisabetta Allegrezza alla segreteria locale del partito, ufficializzata sabato 9 ottobre.

Sfida dalle tinte rosa quella quindi che si è accesa ora: da venerdì 15 a domenica 17 gli iscritti potranno esprimere la propria preferenza per la guida del partito locale. E a contrapporsi arrivano due personalità, non le più note agli occhi della città, che fanno entrambe riferimento alla buona politica, al dialogo con la gente e all’ascolto per poter rafforzare il rapporto con Senigallia. Da qui per dare un segnale perchè no anche a livello nazionale.

Se da una parte c’è la giovane "candidata dell’entusiasmo" e del fare, dall’altra c’è quella del "radicamento" e della partecipazione. Non due poli opposti, ma diverse "sensibilità – come le definisce l’Allegrezza – che animano l’interno di un partito solo, democratico. C’è un forte bisogno di tornare a parlare di politica – continua Allegrezza –: i cittadini vogliono sentirsi partecipi e noi dobbiamo dialogare con loro, visto anche l’abolizione delle circoscrizioni".

Le risponde indirettamente Beatrice Brignone che parla di candidatura "di pancia", senza strategie studiate a tavolino, ma con la convinzione che la prerogativa per arrivare ad un congresso con una sola candidatura fosse un percorso precongressuale fatto di confronto e convergenza programmatica tra le varie anime del partito. Confronto che invece non c’è stato – secondo la giovane iscritta da appena un anno e mezzo – causando una frattura con le correnti che non si sentivano rappresentate dalla Allegrezza, col rischio di assistere ad un allontanamento degli iscritti dal partito.

Tra gli obiettivi principali che si è posta Elisabetta Allegrezza c’è quello di far tornare il PD un partito forte, aperto, che sappia riprendere ildialogo con la città e che di conseguenza sappia radicarsi nella città, in tutte le realtà, valorizzando i circoli territoriali.

"Con la candidatura decisa a tavolino era venuto a mancare un elemento essenziale: l’entusiasmo, che per me è invece il vero motore. Vedo tante persone che mi si stringono attorno: già così io mi sento vincitrice" ha affermato la Brignone. "Voglio una segreteriache sappia fare squadra e che torni a fare politica, parli di politica e la porti tra la gente, ascoltandone i problemi veri. Voglio concretizzare i programmi: questo è ciò che considero la buona politica".

Entrambe le candidate, appoggiate da referenti del Pd locale, l’Allegrezza da Lorenzo Magi Galluzzi e Silvana Amati, mentre la Brignone da Fabrizio Volpini, Paola Curzi e Giovanni Tinti, hanno fanno riferimento all’unità di partito: unità che non deve cedere sotto i colpi di correnti personali e calcoli politici, per arrivare poi ad una sintesi da cui emerga un segretario condiviso. E proprio in nome di questa unità la ragione della candidatura della Brignone: per evitare la spaccatura.

La sfida tra Beatrice Brignone ed Elisabetta Allegrezza, per diventare segretario del PD di Senigallia, prenderà corpo nel fine settimana dal 15 al 17 ottobre, con i quattro congressi locali presso il circolo Nord, venerdì alle 21, il Centro, sabato alle 15.30, quello di Marzocca, domenica alle 9.30 e quello di Vallone, sempre domenica alle 16. Già nella serata del 17 ottobre sarà noto il nome della vincitrice.

di Luca Ceccacci e Carlo Leone