Avanti Senigallia sostiene il rinnovamento interno al PdL
Dopo la scissione coi Finiani, si faccia chiarezza e si apra un confronto all'interno del partito
Il percorso tracciato nella costituzione del PdL a livello nazionale, non deve essere interrotto, poichè ha raccolto la fiducia di tanta gente. Così ha aperto il Presidente Perini, la lettera inviata agli aderenti del club di Senigallia.
L’iniziativa di Fini è politica quando sembra scaturire dalla disattesa richiesta di democraticità interna la PdL, ma personalistica nel momento in cui anzichè sostanziarsi di un contenuto politico autonomo, si concretizza in un ennesimo "antiberlusconismo" interno al centrodestra; coerente con il quadro politico Italiano di questi ultimi anni, ma nettamente in contrasto con il sentire di gran parte della gente del centrodestra.
Nessuno può negare il fatto che vi sia la inderogabile necessità di un rinnovamento del metodo attraverso il quale il PdL determina candidature, direttivi locali e linea politica, tuttavia queste esigenze vitali per il partito devono essere oggetto di dinamiche interne, anche aspre, con la finalità di una maggiore rappresentatività del movimento e non di una sua frantumazione.
Rispetto per chi ha compiuto una scelta diversa, cioè i "Finiani", ma per noi – prosegue Perini – l’impegno primario rimane il rafforzamento del PdL. Coerenza nei fatti con i Valori cristiani, purtroppo disattesi da tanti esponenti politici, anche del PdL; fiducia nella magistratura e nel ruolo di garanzia del Presidente della Repubblica; vicinanza alle Forze dell’Ordine che con il loro sacrificio quotidiano, meglio di tanti proclami, ben rappresentano il senso di unità dello Stato, che nessun politico o partito deve mettere in dubbio; fiducia e sostegno agli Italiani che meritano di entrare più incisivamente nelle scelte politiche fondamentali del Paese, prima fra tutti quella dei propri rappresentanti, attraverso lo strumento delle "primarie", che sole possono preservare il sistema da un collasso democratico, altrimenti inevitabile.
Su questo appena il PdL avrà fatto chiarezza al suo interno dopo la scissione dei Finiani, occorrerà confrontarsi seriamente, poiché secondo Perini, la logica candidature imposte o negate, di cui il nostro territorio ha sofferto negli ultimi cinque anni, deve essere completamente messo da parte, pena il rischio di una frattura con quella società civile che invece alimenta il rinnovamento nei partiti.
In conclusione un riferimento alla situazione economica, anche locale: “Se il Paese tira il fiato, soffre per una crisi economica evidente, la politica non può godere di privilegi, ma deve dare risposte concrete, con scelte anche impopolari, purché animate da un senso autentico di giustizia sociale, verso coloro che più in questo momento, in ciascuna classe sociale soffrono e attendono risposte concrete”.
”Qualcuno infatti sembra –conclude Perini – non comprendere come il disagio sia presente in taluni settori della società in maniera oramai inquietante, e che queste sacche stiano progressivamente prendendo coscienza di sé, come accadde drammaticamente con i movimenti del ‘68. Se la politica si attarderà a contemplare sé stessa sarà presto superata da realtà nuove non più controllabili”.
dal Club della Libertà Avanti Senigallia
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