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Senigallia, Piano strutturale e le allergie al Verde

Il Comitato Pro Cesanella chiede "se e dove nel piano si approfondisce il caso delle allergie dei cittadini"

Logo del Piano Strutturale del VerdeIl piano strutturale del verde, come è noto, è stato approvato dal Consiglio comunale di Senigallia con delibera n.4 del 13/01/2010, dopo un ampio processo di coinvolgimento dei cittadini, e con la collaborazione di tecnici locali e di fama nazionale.

Parlando con alcuni cittadini, che forse non hanno partecipato ai forum promossi dall’Amministrazione comunale, è emerso che esiste anche l’interesse di un certo numero di persone allergiche, che è statisticamente in aumento, e che considera il verde non solo una questione agronomica, ma anche sanitaria.

Nel gruppo di lavoro che ha partecipato alla stesura del piano non risulta la presenza di un allergologo, nè sono stati rinvenuti nella parte di piano che è on line degli accurati studi di allergologia, calibrati sulla realtà locale, nell’ottica di gestire ed implementare un verde che riduca il rischio, per gli allergici.

A questo punto, va rivolta una semplice domanda all’Amministrazione, solo per capire un aspetto del piano, che finora non emerso: il piano del verde tiene conto, in quale parte ed in quale modo, degli interessi sanitari delle persone allergiche? Alcuni cittadini hanno figli o parenti che soffrono per allergie, che sono costretti ad assumere cortisone, o altri farmaci, oppure sono esposti a rischi addirittura mortali in casi limite.

La bibliografia indica non solo le piante più pericolose per la salute (fra le quali ulivi, frassini, pini, tigli, pioppi, olmi, cipressi, betulle, ontani, carpini, noccioli, e le specie graminacee, urticacee e composite) ma anche le tecniche di coltivazione e gestione adatte per minimizzare i rischi di esposizione. Secondo i più qualificati botanici, pianificare il verde oggi, "significa sempre più fare una progettazione non solo estetica ma anche di sanità pubblica che favorisca l’impianto di aree verdi nelle città, ma consigliando e verificando l’uso di specie non nocive e a basso o nullo contenuto allergenico". Occorre, secondo l’opinione di esperti riportata negli articoli pubblicati nei siti sotto indicati, "indirizzare gli urbanisti, gli addetti alla progettazione delle aree verdi, gli amministratori locali verso una scelta che non porti all’introduzione di altri esemplari appartenenti a specie considerate attualmente a rischio di liberare molecole in qualche maniera dannose per la salute pubblica".

Chiediamo quindi se e dove nel piano si approfondisce il caso delle allergie dei cittadini, per far leggere, alle famiglie dove sono presenti persone allergiche, la parte relativa agli studi allergopatici, che a loro interessa, visto che è necessario tener conto degli interessi di tutti e che il Comune ha elaborato un piano che finora tutti ritengono di elevata qualità, sotto il profilo tecnico.

Bibliografia
//allergiasardegna.net/it/allergie/piantiamola-di-piantare-piante-allergizzanti
//respiracitta.periodicoitaliano.info/2009/10/01/intervista-sul-verde/
//www.biopedia.it/blog/allergie/quali-sono-le-piante-che-causano-allergia-oleacee-composite-e-betullacee_919/
//museobotanico.univpm.it/news/news_files/Danno_biologico/Allergie_in_citta.pdf
//italiasalute.leonardo.it/news2pag.asp?ID=4861

dal Comitato Pro Cesanella… e non solo!

Pubblicato Sabato 25 settembre, 2010 
alle ore 14:18
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