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Sanità: il Tribunale del malato accusa il disinteresse per l’incontro ad Ostra Vetere

Il coordinatore Solazzi: "Occasione perduta, confronto pubblico a cui nessuno doveva sottrarsi"

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Tribunale per i Diritti del MalatoAbbiamo seguito con molta attenzione e preoccupazione tutto il dibattito apparso sulla stampa, non ultimo l’incontro promosso dai sindaci di Ostra e Ostra vetere.
Un’occasione perduta per l’assenza dei responsabili politici ed amministrativi della Regione e degli altri Comuni della nostra zona.

Ribadiamo, un’occasione perduta, per un confronto pubblico al quale nessuno doveva sottrarsi al di là di chi lo aveva promosso; confronto che poteva essere anche duro, aspro ma portatore di democrazia e di un’operazione verità. I cittadini hanno il diritto di conoscere, di capire e di partecipare alle decisioni che riguardano tutta l’organizzazione sanitaria.

La salute non è né di destra né di sinistra ma è un diritto individuale ed un bene comune e se i Sindaci sono titolari della loro salute i cittadini sono i maggiori azionisti della Sanità perché finanziata prioritariamente da tutti gli uomini onesti che pagano le tasse.

Per senso di responsabilità, per non aumentare polemiche e strumentalizzazioni, e nella convinzione che i problemi specie se complessi non si affrontano a mezzo stampa ma su tavoli di concertazione, ci siamo astenuti volutamente fino ad oggi di intervenire sugli organi di informazione.

Se oggi usciamo sulla stampa è perché secondo noi da tutta la documentazione ufficiale acquisita in occasione dell’incontro tenutosi a Ostra Vetere emergono confusione, contraddizioni, superficialità,  il non tener conto della proposta del nuovo piano socio sanitario n°14/2010 in fase di discussione nella V° Commissione Regionale, nel Consiglio delle autonomie locali e dei specifici ruoli dei vari livelli istituzionali.

In questa fase è determinante il ruolo che il Comune capofila e la relativa Conferenza dei Sindaci hanno nell’osservare il Piano partendo dai reali bisogni dei cittadini e facendo prevalere non le divisioni ma l’interesse del bene comune.

Per i succitati motivi chiediamo ufficialmente un incontro con il Sindaco di Senigallia e l’Ass.Volpini, che più di altri conosce la storia del nostro territorio,  perché si adoperino a ricomporre i rapporti con tutti i Comuni della zona senza discriminazione alcuna, nel rispetto dei cittadini specie quelli più fragili e più deboli che in questi giorni sono stati sottoposti a incertezze e preoccupazioni sul futuro della loro salute.
A questi cittadini i responsabili di tutto questo “bailamme” dovrebbero avere l’umiltà di chiedere scusa e di dichiarare il loro impegno a voltare pagina.

Nella certezza che prevalga il buon senso ci dichiariamo disponibili a partecipare ad eventuali incontri per dare il nostro modesto contributo superpartes affinché questi obbiettivi siano raggiunti.

Da: Coordinatore T.D.M. Senigallia – Umberto Solazzi
Coordinatrice Regionale T.D.M – Anna Amadei

Tribunale del malato - Senigallia
Pubblicato Martedì 7 settembre, 2010 
alle ore 10:57
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Anonimo2010-09-07 19:15:38
VOGLIAMO RISPOSTE PRECISE!
Evidentemente anche il TDM non c'ha capito nulla e non s'accorge d'essere caduto nella trappola della polemica strumentale di Bello ed Olivetti.....almeno questo é quello che pensano Bisilacchi, Amati e Badiali.
Anonimo2010-09-08 14:22:52
PERCHE' AMATI,BADIALI E C. NON ERANO PRESENTI AD OSTRA VETERE ?
Ed ora la triade del Pd ( Bisilacchi, Amati e Badiali ) interviene in difesa di PESARESI e Sindaci del senigalliese succubi dello stesso Pd.Ma perchè non sono intervenuti all'incontro di Ostra Vetere esponendo così le loro opinioni ? Hanno forse paura del confronto pubblico,dei cittadini che si sono stancati di loro e del Pd ?
Anonimo2010-09-09 14:13:08
Niente politica nella sanità
E' ora che la politica ed i politici marchigiani escano dalla gestione della sanità marchigiana: troppi sono i danni che le hanno procurato a danno di coloro che stanno male.E' ora che i cittadini li " svergognino ".Ben vengano Sindaco come OLIVETTI e BELLO.
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