Una sala gremita di pubblico ha fatto da cornice all’assemblea convocata dai Sindaci di Ostra Vetere e di Ostra, rispettivamente Massimo Bello e Massimo Olivetti, per discutere di sanità locale dopo le vicende, che, in questo mese e mezzo, hanno coinvolto la Zona territoriale n4.

Bello e Olivetti avevano invitato tutti: dall’Assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani al Dirigente del Dipartimento Salute della Regione Carmine Ruta e al Direttore dell’ASUR regionale Piero Ciccarelli, dal Presidente della Conferenza dei Sindaci e Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi a tutti i Sindaci della Valle del Misa e del Nevola, dai Gruppi consiliari di maggioranza a quelli di minoranza dei Comuni della Zona 4, dai Consiglieri regionali ai parlamentari marchigiani, dal Direttore di Zona Franco Pesaresi ai medici e agli infermieri, dai sindacati alle rappresentanze sindacali dell’Azienda sanitaria territoriale.

Nonostante l’incontro, però, fosse di natura istituzionale, i massimi vertici della sanità regionale, il Direttore di Zona Pesaresi e i Sindaci del territorio si sono ben guardati dal partecipare e non si sono presentati, disertando così un appuntamento voluto e organizzato dai due Sindaci nel Salone Europa di Ostra Vetere.

C’erano, invece, i Consiglieri Regionali Giovanni Zinni e Giacomo Bugaro, il Consigliere Provinciale Milva Magnani, l’on. Carlo Ciccioli, medici, infermieri e operatori sanitari, il Presidente del Tribunale dei Diritti del Malato Umberto Solazzi, alcuni gruppi consiliari dei Comuni di Ostra, Ostra Vetere, Barbara, Serra de’ Conti, Arcevia, Senigallia, Ripe, ma anche tanti cittadini interessati a conoscere la verità e i fatti dell’intera vicenda.

I Sindaci Bello e Olivetti hanno fatto puntualmente, e con dovizia di particolari, la cronostoria di tutti gli avvenimenti, facendosi aiutare da una ricca documentazione che hanno poi consegnata a tutti i presenti, ripercorrendo, passo dopo passo, tutte le fasi di una situazione definita dai due primi cittadini "surreale, contraddittoria e schizofrenica". Un excursus fatto di dichiarazioni ufficiali, cifre, protocolli, lettere e verbali che hanno reso fondate e giuste le accuse dei due Sindaci del comprensorio.

"La nostra non è affatto una strumentalizzazione politica o demagogia – hanno ribadito – ma è ciò che risulta dagli atti. Il nostro compito è anche quello di occuparci della salute delle nostre comunità. In questo contesto, però, stiamo vivendo una situazione paradossale, che vede il nostro territorio penalizzato da decisioni che non possono e non devono essere accettate e condivise perché lesive e pericolose per questa zona".

"L’assenza strategica a questo incontro pubblico di coloro che hanno la responsabilità diretta nella gestione della sanità non solo è sospetta, ma fa pensare anche ad una precisa volontà tesa a boicottare l’assemblea da noi organizzato", hanno detto i Sindaci Bello e Olivetti.

"La loro non presenza ci induce a ritenere che quanto stiamo dicendo da tempo non è il frutto di una allucinazione, ma è la certezza di una serie di fatti e di atti, che stanno soffocando i servizi e le strutture di questo comprensorio. E’, poi, veramente sconcertante e incredibile – hanno aggiunto Bello e Olivetti – che i primi cittadini di questo territorio e, in particolare, Mangialardi, il Direttore Pesaresi e i vertici della sanità regionale abbiano rinunciato a partecipare all’incontro per chiarire le numerose contraddizioni emerse in queste ultime settimane. Chi è assente, ha sempre torto e, in questo caso, la loro assenza dimostra come il loro unico interesse sia stato, e sia, soprattutto quello di minimizzare tutta la questione e di rinunciare, di fatto, a difendere questo territorio e le sue esigenze".

"Noi, invece, andremo avanti, non ci fermeremo e sosterremo quanto finora denunciato pubblicamente. Il documento di Mangialardi, così come ci è stato presentato, non lo sottoscriveremo mai. E se altri lo faranno, si assumeranno la responsabilità di averlo fatto. Quell’atto, comunque, deve essere modificato e il Sindaco Mangialardi deve convocare con la massima urgenza un’altra riunione della Conferenza dei Sindaci, nella quale saremo disponibili ad aprire una leale ed ampia discussione, su cui cercare una eventuale e possibile soluzione a difesa della nostra sanità. Chiederemo, inoltre, che a Pesaresi, inviato dalla Regione a "liquidare" la nostra sanità, venga revocato l’incarico di Direttore di Zona perché, di fatto, ha perso la fiducia di questo territorio e delle sue istituzioni e, soprattutto, ribadiremo con forza che l’Ospedale di Senigallia non può essere, nel modo più assoluto, il satellite di quello di Torrette".

da
Massimo Bello – Sindaco di Ostra Vetere
Massimo Olivetti – Sindaco di Ostra