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Arte contemporanea, Senigallia ospita l’incontro con Bruno D’Arcevia

Venerdì 27 agosto, ore 21, la Rotonda torna a proporsi come osservatorio privilegiato dell'arte

Valmisa.com

Locandina incontro con Bruno D’ArceviaSenigallia e la Rotonda tornano a proporsi come osservatorio privilegiato dell’arte contemporanea. Venerdì prossimo, 27 agosto, alle 21, l’ospite d’onore sarà uno dei protagonisti della pittura italiana di fine Novecento: Bruno d’Arcevia, un marchigiano tanto legato alla sua terra che ha voluto prendere come nome quello della città natale.

Infatti Bruno Bruni, noto a livello internazionale come Bruno d’Arcevia, è nato in Arcevia il 21 ottobre 1946. Ha frequentato il Liceo Artistico e la facoltà di Architettura a Roma, città dove vive e lavora. Lunga e affascinante è la vicenda artistica che lo ha portato a divenire un caposcuola. La formula prescelta da Stefano Schiavoni, assessore senigalliese alla cultura, per introdurre gli incontri d’arte alla Rotonda a mare è quella del faccia a faccia di Bruno d’Arcevia con il prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Museo d’arte moderna di Senigallia.

"Per capire l’arte contemporanea – afferma il prof. Schiavoni – è necessario conoscere gli artisti, saperne valutare l’avventura estetica e le opere". Così alla Rotonda venerdì si apre con l’intervista del prof. Bugatti a Bruno d’Arcevia, poi si inaugura una mostra di significative opere, allineata con la collaborazione della Galleria Arearte.
Inoltre, nel corso dell’intervista scorreranno le fotografie di Bruno d’Arcevia scattate recentemente per il corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli e che annovera tra i docenti Alfonso Napolitano, Marco Mandolini, Walter Ferro, Massimo Marchini. Tra gli autori della suite fotografica ci sono Stefania Ronchini, Ester Diambra, Alberto Polonara, Patrizia Lo Conte, Anna Mencaroni, Stefano Bascone, Letizia Palazzesi.

Bruno d’Arcevia ha svolto le prime esperienze artistiche nell’ambito neo-gestaltico. E’ stato allievo di Franco Cannilla e ha utilizzato laminati plastici. E’ alla fine degli anni Sessanta che ha iniziato un genere di pittura in clamoroso contrasto con le logiche dell’Avanguardia. Tra il 1975 e il 1977 ha ricevuto numerosi inviti ufficiali da parte di musei Francesi e nel 1978 ha svolto la sua attività in Venezuela per eseguire, tra gli altri, i ritratti del senatore Romulo Betancourt e del presidente della Repubblica Carlos Andrè Perez.

Bruno Bruni, alias Bruno D’ArceviaMa come fa un pittore pur bravo a iscriversi nella storia dell’arte come caposcuola? Tra il 1982 e il 1983 Bruno d’Arcevia ha dato vita insieme al critico Giuseppe Gatt al movimento della Nuova Maniera Italiana. Movimento che ottenne già nel 1986 vasto riconoscimento alla XI Quadriennale d’Arte di Roma, disponendo di una intera sezione espositiva, intitolata "Arte come storia dell’Arte".

In occasione della successiva Quadriennale d’Arte di Roma, Bruno d’Arcevia è stato inserito nella rassegna "Profili", come uno dei capiscuola italiani del secondo dopoguerra. Nel 1988 gli venne allestita una serie di mostre, negli Stati Uniti (Mayer Schwarz Gallery, Beverly Hills, Koplin Gallery, Santa Monica, Caldwell Snyder Galley, West Brodway di New York e San Francisco. Nella ricognizione mondiale "Artoday", effettuata nel 1996 da Edward Lucie-Smith per la Phaidon di Londra, Bruno d’Arcevia è stato inserito tra i 20 artisti italiani rappresentativi del movimento della Nuova Maniera italiana.

Ha realizzato opere splendide ed imponenti come l’affresco per il Santuario San Francesco di Paola e grandi tele ad olio. Ha collaborato con immagini con l’University of California – Berkeley – per la Biomecal Microdevices. Ha partecipato alla manifestazione d’istituto della XIII edizione della Quadriennale di Roma, intitolata Proiezioni 2000. Lo spazio delle arti visive nella civiltà multimediale". E’ stato inserito nella ricognizione 2000 "The international Who’s Who 2000 di Londra.

Nella chiesa di San Francesco di Paola e San Rocco, a Pizzo Calabro, ha realizzato per la navata e nell’abside, una serie di nove grandi dipinti. Nel 2000 l’Ohio State University, con l’intento di incrementare la divulgazione delle ricerche più avanzate nel campo della bioingegneria, lo ha invitato a realizzare una serie di dipinti utilizzando la mitologia per illustrare le molteplici ricerche nel campo della diagnostica e della terapia.

A sottolineare l’importanza dell’evento con Bruno D’Arcevia alla Rotonda oltre all’assessore Stefano Schiavoni e al direttore del Musinf, ci saranno Vincenzo Bianchi, Presidente Onorario Fondazione Internazionale Brancusi, Renato Galbusera, Accademia Belle Arti di Brera, Maria Jannelli, Liceo Artistico di Brera, Guglielmo Vecchietti Massacci, Accademia Belle Arti di Bologna, Isabel Permanyer, Accademia Belle Arti di Bologna.

dal Musinf Senigallia

Allegati

Scarica la locandina (pdf – 440 KB)

MUSINF
Pubblicato Giovedì 26 agosto, 2010 
alle ore 15:34
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Commenti
Solo un commento
enrico dignani 2010-08-27 06:05:52
provo a dire una cattiveria
quel poco che si vede fa pensare ad un atmosfera cromatica piuttosto maccheronica.
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