Concluso con una prima italiana il festival organistico "Città di Senigallia"
Applausi e chiesa gremita per il finale della IX edizione. Festival di riferimento europeo per gli artisti
Si è concluso giovedì 19 agosto con la prima italiana di “Pierino e il lupo” di Prokofiev in trascrizione per organo a 4 mani e voce recitante e con la consueta nutrita calorosa partecipazione di pubblico, il IX Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia”. Nella Chiesa come sempre gremita, giovedì sera tra il pubblico sedeva anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi.
Il Festival 2010 ha presentato un cartellone con sette concerti a ingresso gratuito, dall’8 luglio al 19 agosto, ospitati alla Chiesa del Portone (organo contemporaneo Pinchi opus 422) e alla Chiesa dei Cancelli (organo storico Bazzani), che ha richiamato cittadini, esperti, turisti a centinaia per ogni singola data.
Un’edizione bella e varia che ha permesso al pubblico di ascoltare autori di barocco tedesco, romantico francese e tedesco con commemorazione di Schumann a 200 anni dalla nascita. Omaggio a Pergolesi nel 300esimo anno dalla nascita. Opera lirica e repertorio contemporaneo, sorprese all’insegna di improvvisazioni jazzistiche, interpreti acclamati e giovani talenti dell’organo. I concerti sono stati per organo solo, ma anche con inediti accostamenti tra organo e voce, flauto, violino.
“Ho fatto scelte in cui ho creduto e investito anche se impegnative o inusuali. Il risultato premia gli sforzi e sono decisamente soddisfatta, perché abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato, quello di proporre arte nel senso più alto e nobile del termine”, racconta il direttore artistico Federica Iannella.
Il pubblico entusiasta ha gradito i programmi e gli interpreti, così come gli stessi artisti ospiti hanno più volte ribadito l’apprezzamento al Festival che, nelle parole di molti, si distingue nettamente per il calore e la partecipazione del pubblico “che invita a suonare con vero piacere”, per l’accoglienza e l’organizzazione, oltre che per il cartellone artistico di livello. Negli anni vi hanno suonato Naji Hakim, Guy Bovet, Ben Van Oosten, quest’anno Johannes Skudlik tra gli altri. Un festival che si conferma dunque “di riferimento a livello internazionale”.
La crescita costante in 9 anni non sarebbe stata possibile senza la collaborazione tra promotori, amministrazione pubblica, sponsor. In particolare la Fondazione Uccellini-Amurri e il Comitato presieduto dal mecenate Dottor Leopoldo Uccellini, Cavaliere di Gran Croce, che ha donato l’organo Pinchi opus 422 e senza il quale il Festival non esisterebbe. “Ringrazio il presidente della Fondazione Leopoldo Uccellini – aggiunge Iannella – come ringrazio il Comune che sta valorizzando spazi e strumenti cittadini. Infine un grazie a Don Peppe Bartera che ha fatto da trait d’union e che in questi anni ha creduto nel Festival e si è appassionato. Ha avuto infatti l’intelligenza di capire che si tratta di un bene comune e quindi anche in fondo di un obiettivo pastorale. Anche se cambierà parrocchia mi auguro che resti nell’organizzazione del festival”.
Responsabile del progetto, a settembre Don Giuseppe Bartera lascerà infatti la Chiesa del Portone per iniziare un nuovo percorso a Corinaldo. “Abbiamo sperimentato sempre di più quanto questo Festival sia radicato nella realtà culturale di Senigallia – osserva Don Bartera – La costante presenza di persone, moltissimi turisti oltre che cittadini, dimostra che la proposta di eventi ad alto livello culturale, grazie alla preparazione del direttore artistico Federica Iannella, paga. Nonostante si tratti di un festival potenzialmente di nicchia e non così usuale nella proposta culturale italiana, a ogni concerto abbiamo visto francesi, inglesi, tedeschi accanto a cittadini. Mi auguro quindi che continui sempre per il meglio e che si possa ampliare la sua portata”.
In vista della X edizione del Festival, si torna infatti a parlare del grande patrimonio organario delle Marche. A Corinaldo per esempio esistono ben tre organi storici tra cui due Callido. Così come esistono diversi esemplari storici restaurati anche in molti altri centri della provincia di Ancona e nell’area della Diocesi di riferimento (da Senigallia a Arcevia, da Chiaravalle a Mondolfo).
“Mi auguro che per la X edizione si rafforzi la sinergia tra Comune, Diocesi, Comitato. Le Marche sono la terra degli organi – conferma il direttore artistico Iannella, organista lei stessa – Il patrimonio di strumenti storici, una volta catalogati come beni culturali da legge regionale, è inestimabile e conta più di 800 esemplari. Molti sono già stati restaurati grazie all’intervento di appassionati mecenati come il nostro Leopoldo Uccellini che capiscono il valore e lo legano al senso dell’Arte, ma poi il restauro non basta. Gli strumenti vanno suonati, sono vivi e attraverso legno e canne respirano, altrimenti è come farli morire. Mi auguro che per la prossima edizione si vada sempre più in questo senso di valorizzazione”.
Il Festival Organistico Internazionale di Senigallia è curato dal Maestro Federica Iannella, promosso e sostenuto dalla Fondazione Uccellini-Amurri, dal Comune di Senigallia Assessorato alla Cultura, con il patrocinio di Provincia di Ancona e Regione Marche. In collaborazione con: alcuni sponsor privati (Banca delle Marche, BCC Corinaldo, Ristorante Bano, O.F. di G. Moschini, Novaltek servizi srl, Hotel Trieste), la Diocesi di Senigallia e la Parrocchia Santa Maria della Neve. Responsabile del progetto: Don Giuseppe Bartera. Presidente della Fondazione Uccellini Dottor Leopoldo Uccellini, Cavaliere di Gran Croce.
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