"Jesus Christ Superstar" in versione Destate la Festa a Senigallia
…cioè il musical visto con gli occhi dei ragazzi… e di qualche genitore!
La trama logicamente non è stata modificata, continua ad essere quella del musical originale, la storia di un tradito, narrata sotto il punto di vista del suo stesso traditore: Gesù e Giuda, l’amico più fidato. Come pure le musiche, mentre invece è stata mutata la lingua originale, dall’inglese in italiano. Qualcuno, per questo, forse storcerà il naso, ma credo che sia il modo più idoneo per far conoscere certi lavori teatrali stranieri, alla moltitudine del popolo. Certo qualche cosa si perderà per strada, ma qualche spettatore in più si acquisterà anche, in questo cammino che deve essere prima di tutto divulgativo, culturale.
Dicevo che la trama non è stata modificata, ma ad ogni spettacolo messo in scena, il regista ha voluto dare alle figure del Giuda e del Cristo una visione personale relativamente alle situazioni vissute in quello specifico momento, o passate o proiettate nel futuro.
Francesca Berardi, organizzatrice, animatrice, cantante, ballerina, coreografa ed oramai anche affermata regista di Destate la Festa (ora però è il momento delle scelte…), ha voluto portare la storia di duemila anni fa trasponendola ai ragazzi di oggi, con i loro dubbi, i loro pensieri, le loro illusioni, i loro problemi, le loro reazioni, i loro caos ed i cocktail di emozioni che ogni giorno devono e dobbiamo bere, fatti di notizie relative a guerre, oppressioni, abusi di potere, vita e morte, fede, amicizia e tradimento.
Uno spettacolo, comunque, quello di domenica sera, 15 agosto – ma si badi bene, il mio è solo un giudizio del tutto personale – fatto di tante luci e di qualche ombra. Però, come direbbe un giudice di tribunale, cosa che io non lo sono e quindi il mio è un giudizio da leggere e cestinare, con prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti. Vale a dire più positivo che negativo.
Ed allora le Luci.
Suggestivi, come sempre, i giardini della Rocca, ma in special modo in questo caso, perché lo sfondo delle mura rispetto al palco, portava a far salire lo sguardo su, in alto, sui bastioni di questo castello-fortezza, lo faceva soffermare sulle arcate sopra il ponte, poi sulle bandiere, per poi quasi ad attendere quell’ordine immaginato dell’attacco e l’imminente scontro tra crociati e saraceni… Qui i tempi narrati erano antecedenti, ma almeno in me hanno rievocato quelle che furono le battaglie cristiane in difesa della fede. Ed in fin dei conti di Fede anche domenica sera si parlava.
Del resto anche il musical è iniziato con un reale “assalto dei ragazzi” sul palco, capitanati da un Cristo rappresentato da Rodolfo Papini con un’espressività toccante che ha raggiunto il suo apice nella rappresentazione della crocifissione e nel “quadro” del Cristo morto tra le braccia della Madonna.
Non da meno è stato, artisticamente parlando, la figura di Giuda, alias Filippo Di Capua, bravo nella recitazione e discreto nel canto con il massimo del rendimento nella fase finale con l’interpretazione superba del “fermo immagine” della sua “morte teatrale” con un’espressività toccante e suggestiva. Veramente bravo.
Altra discreta voce, oltre che un celestiale bel viso, quella della Maddalena, alias Aurora Simoncioni.
Roberto Tarsi, nel personaggio di Simone Zelota, è sempre lui… migliorato, ma è il Cantante, bravo nell’interpretazione espressiva, ed ancor più in quella canora e difficoltosa perchè espressa nel corso di un atletico ballo. Non me ne vogliano gli altri ragazzi, ma sicuramente il migliore tra tutti, ben impostato… anche se c’è da dire che è il più “professionista” dei dilettanti, con le sue presenze in spettacoli di rilevanza nazionale.
Ottima l’orchestra, come pure il coro e la direzione da parte di Caterina Mancinelli
Sul corpo di ballo devo fare un discorso a parte. Le più “piccoline” mi sono sembrate, migliorate e più a tempo. L’anno passato, qualcuno, in un commento, aveva fatto presente che almeno avrebbero dovuto frequentare una palestra. Bene, le ragazzine hanno seguito il consiglio ed i risultati si sono veduti… non sono delle ballerine classiche, ma certamente ci hanno messo lo stesso impegno. Per le ballerine con la B se non proprio maiuscola ma almeno evidenziata, certamente più ballerine, l’impostazione della scuola era evidente. Facendo un apprezzamento a voce alta sui balletti con una mia vicina di sedia, mamma di una ragazza che studia danza classica, mi son sentito dire “…il ballo è ben altra cosa…” “Vero, signora – le ho risposto – si tolga dalla testa la scuola della danza classica e provi ad osservare la sola volontà di fare di queste ragazze. Non so quante di loro sono iscritte a scuola di danza… Ma sa anche a scuola di danza, in quante sanno poi realmente ballare e quante credono solo di saperlo fare e quante riusciranno a sfondare e quante invece resteranno eternamente delle illuse? Qui nessuna si sente ballerina ed in loro c‘è solo il piacere di partecipare, di divertirsi e non certamente di emergere! Punto!”.
L’onore di questo loro miglioramento, non so a chi tributarlo se a Luisanna Gresta, la coreografa di gran parte delle Ballerine senigalliesi emerse, emergenti o che emergeranno, o a Francesca Berardi. Comunque sia, i complimenti ad entrambe per il lavoro svolto e gli evidenti progressi ottenuti. Bellissima la coreografia finale con i costumi bianchi frastagliati sulle braccia…
Un ultimo plauso, va alla Madonna interpretata da Giorgia Giacomini che per motivi di sceneggiatura si è vista poco, ma che con quel suo urlo finale, si, con un solo urlo di madre colpita dal dolore per la morte del Figlio Suo, molto toccante e struggente, ha raccolto l’attenzione di tutto il pubblico, colpendolo al cuore.
Ed ora le ombre… è spiacevole farlo.
Pregherei però, chi si sente colpito, di leggerle come chiave di desiderio da parte mia di voler collaborare, più che di quello di voler solo colpevolizzare.
Ed allora:
Logistica. Semplicemente un esempio che chiarisce tutto e può aiutare. I ragazzi preposti all’organizzazione, con le magliette bianche del 25° di Destate, seduti in prima fila. Prima una fila, poi due, poi tre, poi l’invito al pubblico a farsi più indietro e più di lato, perché dovevano passare i ballerini. Facendo queste operazioni facevano retrocedere chi già era lì dalle 19. Ad un certo punto un genitore del pubblico che aveva la bimba di 7 anni circa lì davanti, rivolgendosi garbatamente ad una ragazza dell’organizzazione, seduta anche lei lì, che “ordinava” di retrocedere ancora, le faceva presente che “loro” erano già lì dalle 19. Risposta della ragazza con tono saputello: ”…ci scusi sa, ma siamo dell’organizzazione e tutto questo lo abbiamo fatto noi…!”. Replica del genitore: ”…No signorina, allora ci scusi lei, se sapevamo che avremmo infastidito e che lo spettacolo era solo per voi intimi, avremmo fatto meno a venire. Ma visto che lei è un’organizzatrice mi permetta di dirle… poteva anche delimitare prima, lo spazio che le necessitava…”.
Service. Il microfono di Ponzio Pilato (Pierluigi Piaggesi) ha lasciato a desiderare sia alla prima uscita che alla seconda, con scariche e detonazione, replicando i difetti. Forse il cambiarlo immediatamente avrebbe risolto il problema.
Amplificatori. Chi ne ha subito maggiormente della loro potenza, le voci degli interpreti e quelle del coro. Si sentiva la nusica, ma solo questa. Colgo l’occasione per inserire una nota di merito a tutti i musicisti diretti da Davide Caprari ed ai coristi. Un particolare “bravo!” al mitico Roberto Chiostergi, che ha curato gli arrangiamenti musicali unitamente all’oramai onnipresente David Berardi che invece ne ha adattato i testi.
Luci. Illuminato più il pubblico che il palco. Le luci non sono importanti, ma importantissime perché creano sensazioni, suggestioni, fungono ora da quinte ed ora da sipario. Solo le forze dell’ordine, possono puntarle in viso ai ricercati…
Costumi. tutto bene, fintanto che non mi è saltato agli occhi la sciarpa o scialle, non so come definirlo, rosso della Maddalena e non solo, con sfilacciamenti evidenti. Sarebbe bastato un semplice orlo… Poi quel colore rosso del costume di Giuda… in molti lo avevano scambiato per il Diavolo. Nel film vestiva un costume arancione… ma o si copia per bene…
Coro e musica. Ubicati al lato del palco, quasi non facessero parte dello spettacolo, dimenticati in un angolo. Forse sarebbe stato meglio metterli allora al posto di quella signorina di cui ho parlato prima.
Entrata. Se si voleva rappresentare l’allegra e gioiosa confusione che i ragazzi fanno sempre, beh ci si è riusciti in modo magistrale; se invece si voleva rappresentare dell’altro, allora, con tutta sincerità e per mia assoluta colpa, non sono riuscito a comprenderlo e fin che non lo comprendo, per me, resterà solo della semplice confusione gratuita ed inutile.
Writers. Fanno parte del mondo giovanile di oggi, come le loro scritte: Verità, Pace, Violenza, Amore, che rientravano anche nei contenuti del musical, ma tenerli lì, sul palco, a ricopiare una scritta per oltre due ore, mi è sembrato eccessivo ed inutile ai fini dello spettacolo per se stesso.
Non so se ci sarà una replica alla Fenice, sono però certo che se così fosse, lo spettacolo ne verrebbe sicuramente a beneficiare limando sulle suddette ombre. Qualche suggerimento se mi è permesso: ingresso a pagamento con un contributo minimo, posti a sedere numerati, spettacolo ripetuto in due o tre serate, più passaggio in sala, come si fa nella Santa Messa, per la raccolta delle offerte. Cercare, in futuro, di pensare ad opere, anche se di minor grido, ma più possibili da rappresentare in spazi ridotti, guardando non solo a quelli disponibili a Senigallia, ma anche a quelli del circondario. Avete oramai un buon cast di ottimi ragazzi che, per questo, va seguito, valutato ed incentivato a proseguire in questo cammino, nel loro interesse, in quello di Destate la Festa e perché no, in quello dell’intera collettività cittadina, che intanto però vi ringrazia per quanto le avete regalato.
di Franco Giannini
Cari ragazzi e chi legge queste righe
possibile che per fare un CHECKSOUND siete stati dalle 16.00 alle 17.30 ma chi è il vostro responsabile TOPO GIGIO?? ancora non vi siete accorti che l'amplificazione è esagerata???chi ha fornito tale amplificazione è del CEPU???? c'è tanta gente ,me compreso imprecava ma ricordatevi che per queste imprecazioni non siamo noi che andremo all'inferno ma voici andrete che ci avete stordito e con chi vi ha dato le autorizzazioni e chiuso occhie orecchie!!!!!
grande emozione al vedere come le ragazze i ragazzi in questo stupendo musical!!!
ho visto tanto amore ,trasparenza ,impegno e condivisione dei veri valori della vita!!
complimenti a tutti loro1!!
Non ti conosco, e mi piacerebbe sapere qualcosa in più sulle tue competenze artistiche/professionali.
Grazie mille
Se non ha visto il film, è inutile che dice allegria. E' il caos che dovevamo rappresentare all'apertura della rappresentazione. Prima di criticare, le cose tocca saperle. Il costume di giuda era rosso, vada su youtube. il coro era messo lì perchè era piccolo il palco per i musicisti. Fonici: Perfezione totale, mai sentito così bene, dato che ero il batterista posso confermarlo. La invito a vedere il musical originale, prima di dire fesserie, per favore...
dica semplicemente che lo spettacolo non le è piaciuto, anziche soffermarsi sull'orlo del velo della maddalena... tralaltro mi sembra ingiusto nominare come migliore solo roberto tarsi che si è stato fantastico, ma voliamo parlare di jesu? che nonostante qualche errore se l'è cavata in una parte difficilissima? giuda? grandissimo! i sacerdoti? uno piu brAVO DELL'ALTRO! e anche pilato! unico!!!!! e erode molto divertente e onirico! qui nessuno era professionista, ma credo che hanno dato uttti il meglio di se, ora, se vogliamo trovare dei difetti ci sono stati di sicuro, ma nel complesso credo sia stato molto ma molto meglio di tante fesserie che il teatreo ci propone... la regista nonostante l'età è stata fantastica, e i ragazzisembravano tutti professionisti.... franco, io credo che tu sia un bravo giornalista delle volte, ma questa no, nn lo credo affatto, sai che ti dico? vai a rivedere lo spettacolo alla fenice se si replicherà, e stai attento all'amore che hanno questi ragazzi nei loro occhi, e alla forza di volontà, e vedrai che l'orlo non sarà piu sfilacciato, e forse per una volta ti divertirai!!!!!!
Tra l'altro è stato sincero fin dall'inizio, la passione la gratuità e l'amore non erano in discussione.
"Pregherei però, chi si sente colpito, di leggerle come chiave di desiderio da parte mia di voler collaborare, più che di quello di voler solo colpevolizzare." scrive Giannini. E allora leggete prima di sentirvi "piccati"...e comunque il bravi non l'ha risparmiato a nessuno...
Il problema, a mio parere, risiede solo ed esclusivamente nel MODO in cui sono state dette le cose. Il vedere le cose dall'alto verso il basso quando, non credo che Franco abbia particolari compentenze in nessuno degli ambiti dello spettacolo. Semplicemente questo.
Per l'esposizione delle "ombre" non posso che ringraziare. Ma un giornalista/critico/oquellocheè
deve fare attenzione all'esposizione, e forse essere un po' più umile
Franco Giannini, sei stato troppo critico, la bellezza di questo spetacolo non era in qualche errore che posso capitare, me nel contesto della festa, e nella gioia dei ragaszzi che ne hanno preso parte. non ti soffermare sulle piccolezze. ti è piaciuto o no lo spettacolo??? allora scivi cosa ti ha dato!!! non cosa ti ha fatto schifo.... e argomenta. non mettere le opinioni dei genitori, non sei Dio in terra!
Sono Carlo Leone, redattore di 60019.it e vorrei scrivere due cose semplici sull'articolo in questione che ha suscitato un dibattito molto scarno e, purtroppo, molto risentito.
1) innanzitutto, non conoscete Franco Giannini: è una persona molto gentile, disponibile e umile. Non è dio in terra.
2) il tono dell'articolo non era quello di un rimprovero per errori e simili. sa benissimo che non siete professionisti anche se non si è risparmiato in complimenti (come pure nelle altre volte che vi ha seguiti, ma forse ve ne siete dimenticati). Ha dato solo - credo- dei consigli per migliorare lo spettacolo, senza voler sembrare un inutile espertone o criticone.
Migliorie che vanno prese per la loro bontà di voler collaborare come ha scritto nell'articolo.
Torno a dire per l'ultima volta: il modo. Solo quello. Non lo dico più perchè sennò poi sono noioso e pesante.
Tra poco l'articolo verrà tolto come programmato dalla redazione. Allora un semplice invito: andate su FB che è oramai il luogo preferito dai giovani, su Destate la Festa e li troverete tutte le accuse mossemi e le mie spiegazioni. Se poi non sono riuscito a spiegarmi, allora scusatemi, la colpa è solo mia che non ho il dono di essere sufficientemente chiaro.
Quello che mi dispiace ed anche per questo voglio chiudere, non si è trattato di uno scambio di opinioni, come avrei preferito, ma un spiacevole scivolata sulla polemica, che a volte ritengo anche necessaria. Ma in questa occasione sta coinvolgendo un amico contro amico, che è cosa che assolutamente non desidero. Chiudo solo cercando di rammentarvi che, il sottotitolo della manifestazione era "....ciò che ci unisce....è molto di più di ciò che ci divide!!!".
Voglio sperare che questo aleggi in gran parte dei vostri cuori.
grazie a MEioME per il "fantastica"!!! :D
e grazie a tutti quelli che c'erano che hanno pianto, a tutti quelli a cui "siamo arrivati" a tutti quelli che hanno apprezzato le nostre fatiche e che hanno trovato il bello di ciò che abbiamo fatto... grazie per tutti i complimenti che continuano ad arrivare...
buon tutto a tutti!
Volevo solo esprimere un mio parere, da uno che lavora nel settore dei service audio luci e video, in risposta, e confronto sereno, con Peppedelpelo.
Se il check suond è durato 1 ora e mezza, non vedo il problema? Chiamare TOPOGIGIO un responsabile tecnico (fra l'altro chi sarebbe?il fonico?), mi fa pensare che tu in materia, sia talmente esperto e ne mastichi tutti i giorni, da sentirti tranquillo a scrivere un aggettivo così. Oltretutto il fonico non era del service che ha installato l'intera struttura audio e luci (ma uno esterno, chiamato dalla band del musical), quindi, il service non c'entra nulla per il check sound.
Per il "non vi siete accorti che tale amplificazione è esagerata" e "chi ve l'ha fornita era del CEPU?" qui mi vien da dire: un NO COMMENT.
1°: ogni amplificazione ha un fader del volume, quindi si può alzare ma anche abbassare, a discrezione del FONICO; 2° esagerata in base a cosa? E' stata montata quel tipo di amplificazione per avere una coperturacome da richiesta; 3° un famoso detto "se non avanza non basta" è sempre valido (portare un'amplificazione più piccola e tirargli il collo per avere un certo volume è da non professionisti); 4° dire esagerata senza spiegare il perchè (esagerata pressione acustica? esaltazione di particolari frequenze fastidiose per il tuo orecchio?...e ANCHE QUI è da tenere conto che il fonico non era del service, ma chiamato dalla band) mi fa pensare che, chi si esprime con queste parole come "TOPO GIGIO" o "CEPU", purtroppo, non conosce quasi per niente il settore service e ha scarsa conoscenza tecnica, elettronica, ed acustica...
L'unica cosa che mi dispiace è fare questi confronti attraverso un monitor e una tastiera e non di persona...sarebbe molto più costruttivo e piacevole...
del "giornalaio" FRANCO GIANNINI che da tempo si
è eretto a ESPERTO DI MUSICAL !!!
Stendiamo un velo pietoso su cosa e come scrive !
Questi i miei link:
http://www.musical.it/index.php?action=index&p=289
http://www.musicalamatoriale.it
Sono iscritto alla DOR Categoria AUTORI alla posizione 128802 e sono iscritto all'Ordine dei
Giornalisti Elenco Pubblicisti dal 1990
E pensare che non ho avuto mai la PRESUNZIONE di
scrivere un commento su uno spettacolo ...
Andiamo avanti ...
VITTORIO SACCINTO
GRAZIE
VITTORIO SACCINTO
Nulla di più nulla di meno sarai te...
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