A Serra de’ Conti il teatro civile di Marta Cuscunà: "E’ bello vivere liberi"
La prima staffetta partigiana d'Italia: forza, gioia e poesia da un’attrice di talento, 5 burattini, un pupazzo
La storia della prima staffetta partigiana d’Italia raccontata con forza e poesia da un’attrice, 5 burattini e un pupazzo. La Resistenza e la necessità di agire in prima persona per il bene del paese, la voglia di libertà, la gioia, l’entusiasmo, le risate, le speranze, la determinazione di Ondina Peteani rivivono in “È bello vivere liberi!” grazie a Marta Cuscunà, giovane attrice, drammaturga e regista di talento che il 21 agosto alimenterà il fermento artistico e creativo della “Nottenera” di Serra de’ Conti, IV edizione.
Performance site specific, “azioni tenere”, teatro di ricerca, teatro di strada, installazioni, circo, cinema di animazione, suoni, arti visive, concerti, laboratori, costellano dal tramonto e per tutta la notte di sabato 21 agosto fino all’alba di domenica 22, ogni angolo del paese marchigiano, illuminato solo da led ecologici e candele o fiaccole.
“Nottenera” è realizzato dall’associazione TiVittori, con la collaborazione del Comune di Serra de’ Conti, Pro Loco di Serra de’ Conti e il sostegno di Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona (progetto CoHabitat 2010) e associazione Viva (Macerata). Tema di questa edizione, secondo cui le proposte artistiche inserite in cartellone vengono declinate, è il Viaggio. “È bello vivere liberi!” andrà in scena in una piazza ribattezzata per l’occasione Piazza di Marta, in due repliche, alle 21.30 e alle 00.30. Per registrarsi e assistere agli spettacoli è necessario recarsi sul posto 20 minuti prima dell’inizio.
Il progetto di teatro civile “È bello vivere liberi!”, che a Serra de’ Conti sarà adattato appositamente per il contesto di Nottenera, ha vinto il Premio Scenario per Ustica 2009, prestigioso riconoscimento al nuovo teatro di impegno civile, perché “restituisce il sapore di una resistenza vissuta al di fuori di ogni celebrazione o irrigidimento retorico – si legge nella motivazione – Resistenza personale, segnata dai tempi impetuosi di una giovinezza che è sfida, scelta e messa in gioco personale. Resistenza politica, dove la protagonista, Ondina, incontra la storia e la sua violenza. Resistenza poetica, all’orrore che avanza e annulla. Resistenza adolescente, che incontra il sangue, lo subisce, lo piange, ma continua ad affermare la necessità della felicità e dell’allegria anche nelle situazioni più estreme che Ondina vive. Ondina, di cui Marta Cuscunà ha ricercato le tracce…”.
Lo spettacolo si ispira infatti alla biografia di Ondina Peteani scritta dalla storica Anna Di Giannantonio, (Edizioni IRSML FVG 2007), la cui lettura ha profondamente colpito l’attrice Marta Cuscunà tanto da spingerla a intraprendere un viaggio drammaturgico e dar vita a “È bello vivere liberi!”: “Per riappropriaci della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani che sono state soffocate dallo sterile nozionismo – racconta Cuscunà negli appunti di viaggio disponibili sul suo sito – Spettacolo per riscoprire l’atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile. Per questo “È bello vivere liberi!” è dedicato a tutti quelli che l’antifascismo l’hanno studiato solo sui libri di scuola, perché anche per loro la Resistenza diventi festa d’aprile!”.
La storia
Un viaggio nella memoria senza nostalgie dunque, ma con la stessa determinazione e la stessa forza che spinsero la diciassettenne Ondina ad affrontare in prima persona il declino del paese sotto il regime fascista. Quando Ondina decide di aderire alla lotta antifascista ha infatti solo 17 anni. È il 1941 e la Venezia e Giulia in cui vive è già in prima linea contro il regime, grazie all’azione dei gruppi di partigiani sloveni che si oppongono all’occupazione fascista dei territori Jugoslavi. Le riunioni clandestine, il comunismo, l’emancipazione femminile e la parità tra i sessi, Ondina cresce maturando sempre più un’irrefrenabile bisogno di libertà e la determinazione ad agire per cambiare il proprio Paese, incapace di restare a guardare. A 18 anni Ondina diventa staffetta partigiana e tra le missioni che affronta, c’è la partecipazione al commando speciale per l’eliminazione di un famigerato traditore: Blechi. Partecipa alla formazione della Brigata Proletaria, quando più di 1500 operai, tutti insieme e ancora in tuta da lavoro, si avviano verso il Carso, per unirsi alle formazioni partigiane. Dopo solo due anni però, nel 1943, viene deportata ad Auschwitz N. 81 672 e anche in questo incubo la diciannovenne Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l’unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi!.
“Nottenera” è realizzato dall’associazione TiVittori, con la collaborazione del Comune di Serra de’ Conti, Pro Loco di Serra de’ Conti e il sostegno di Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona (progetto CoHabitat 2010) e associazione Viva (Macerata).
Ingresso spettacoli
Quest’anno per poter accedere agli spettacoli a numero limitato basterà recarsi direttamente sul luogo 20 minuti prima dell’inizio del lavoro, fino a esaurimento posti. In caso di pioggia, Nottenera si svolgerà ugualmente anche se in forma ridotta e in luoghi al coperto. Tutti gli spettacoli di Nottenera sono gratuiti, ma… Lascia all’uscita!!! Chi vuole essere sostenitore in prima persona di questo progetto, è invitato a lasciare un piccolo contributo all’uscita.
Scheda spettacolo
“È bello vivere liberi!”
progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo.
PREMIO SCENARIO PER USTICA 2009
Ideazione, drammaturgia, regia e interpretazione: Marta Cuscunà
Ispirato alla biografia di Ondina Peteani, Prima Staffetta Partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz N. 81 672
Costruzione degli oggetti di scena: Belinda De Vito
Luci e audio: Anna Pittini
Disegno luci: Claudio Parrino
Co-produzione: Operaestate Festival Veneto
Cura e promozione: Centrale Fies
Con il sostegno di Comitato Provinciale per la promozione dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana di Gorizia, A.N.P.I. Comitato Provinciale di Gorizia, A.N.P.I. Sezione di Ronchi dei Legionari, Centro di Aggregazione Giovanile del Comune di Monfalcone, Biblioteca Comunale Sandro Pertini di Ronchi dei Legionari, Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Polo di Aggregazione Giovanile Toti del Comune di Trieste.
Marta Cuscunà
Marta Cuscunà nasce a Monfalcone, città operaia famosa per il cantiere navale in cui si costruiscono le navi da crociera più grandi del mondo e per il triste primato dei decessi per malattie causate dall’amianto. Nel 2001 partecipa al laboratorio Fare Teatro ideato e condotto da Luisa Vermiglio per il Comune di Monfalcone. Il percorso formativo più importante prende avvio grazie a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, dove incontra alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo. Nel 2004 debutta come attrice professionista in Pesciomìni di Vicic e Pippo Pettirosso di Altan, prodotti dal CTA di Gorizia. Nel 2006 debutta all’estero in Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró, regia di Joan Baixas, prodotto da Elsinor-Barcelona in esclusiva per la Tate Modern Gallery di Londra. Con questo spettacolo tocca alcune importanti piazze europee come The Irish Museum of Modern Art di Dublino, il Teatro Español di Madrid, Die Frankfurter Buchmesse, la Fundació Miró di Palma de Mallorca e altre. Nel 2007 torna in scena in Italia con Indemoniate!, spettacolo di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi, regia di Massimo Somaglino, prodotto da Teatro Club Udine e dal Rossetti,Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Attualmente è in tournée europea con lo spettacolo Zoè, ultima produzione della Compañía Teatre de la Claca di Barcellona, diretta da Joan Baixas.
SI CRITICANO TANTO I TAGLI PER I TRASFERIMENTI DALLO STATO AGLI ENTI LOCALI, MA UN ENTE QUALE LA PROVINCIA DI ANCONA CONTINUA UGUALMENTE AD EROGARE CONTRIBUTI A PIOGGIA.UN ESEMPIO: 25.000 EURO PER LA " NOTTENERA " A SERRA DE'CONTI PER UN PUBBLICO CHE NON SUPERERA' I MILLE VISITATORI.NON SAREBBE STATO OPPORTUNO RIDURRE IL CONTRIBUTO DA PARTE DELLA PROVINCIA E RIDURRE DI CONSEGUENZA IL NUMERO DEGLI EVENTI DELLA STESSA MANIFESTAZIONE ?. PER NON PARLARE DELL'IMPEGNO ECONOMICO DEL COMUNE DI SERRA DE'CONTI IL CUI SINDACO UGUALMENTE CRITICA IL GOVERNO CENTRALE PER I MINORI TRASFERIMENTI MA IMPEGNA OLTRE 4.000 EURO PER LA " NOTTENERA ".
FARE CULTURA E'ASSAI IMPORTANTE, MA IN UN MOMENTO DI CRISI ECONOMICA COME L'ATTUALE LE SPESE VANNO CONTENUTE ANCHE PERCHE' DA ROMA I SOLDI SONO E SARANNO SEMPRE DI MENO PER QUESTO SETTORE.
Quindi vuol dire che oltre 21.000 € non verranno usati per la nottenera stando a quanto scrivi tu, giusto?
Fermo restando la validità della manifestazione, si tratta solo di adattarla per numero di iniziative all'attuale momento di crisi economica.Quindi ridurre il contributo della Provincia in proporzione e destinare la quota risparmiata ad altre iniziative successive;stesso discorso per il contributo del Comune di Serra de'Conti le cui casse sembra non navighino in buone acque.
La Nottenera è un'iniziativa culturale da rivedere e ridimensionare per numero di eventi all'attuale situazione economica ed adattare all'ambiente di Serra de'Conti, la cui comunità ben pochi benefici nè ha ma vari problemi
Gli organizatori della Nottenera dovrebbero sentire l'opinione dei cittadini di Serra de'Conti e poi eventualmente programmare la sua prossima edizione.Vale la pena spendere tante migliaia di euro per una manifestazione che ben poco interesse ha per loro ?
una sola parola: "indotto". Sapete cosa significa? cioè che dietro, per creare una manifestazione, c'è un insieme di competenze e servizi che si smuovono creando anche se per un tempo limitato un pò di slancio al commercio per esempio.
Poi ci sarebbe anche la cultura (la prima in realtà), ma penso che sia troppo per la lezione di oggi...
L'iniziativa Nottenera a Serra de' Conti sta suscitando molti commenti e un giusto dibattito sulla cultura. Per due anni consecutivi Nottenera risulta il Primo progetto in graduatoria finanziato dalla Provincia attraverso uno specifico Bando denominato Cohabitat, quindi nessuna distribuzione a pioggia delle risorse (chi lo afferma dovrebbe informarsi meglio).
Si tratta di un programma culturale impegnativo anche per riflettere sulla contemporaneità (forse non ne abbiamo bisogno?) cui lavorano e collaborano moltissimi giovani specialmente di Serra de' Conti, un fatto molto importante e positivo nel mondo di oggi, non vi sembra?
Nel settore delle attività culturali Nottenera è un punto riferimento a livello regionale e nazionale (come S. Arcangelo o Polverigi, scusate se è poco!).
Pubblici esercizi, strutture ricettive, associazioni locali, ecc. beneficiano delle oltre 5.000 presenze che si registrano (i riflessi economici ci interessano o siamo solo smarriti a parlarci addosso della crisi?).
I costi della cultura vanno contenuti e resi utili, come negli altri settori, ma sono un investimento per il futuro, sono "fare futuro".
Gli spettacoli sono in larga parte il risultato di mesi di lavoro, di stage, di seminari invernali con giovani e ragazzi, sono costruiti sul territorio, nella comunità, nei luoghi di rappresentazione, con aspetti sociali e partecipativi innovativi e di straodinario interesse (non è che preferiamo i giovani che si danno all'alcool e alla droga, così ci rassicuriamo della nostra presunta saggezza).
Chi commenta il 12.08.2010 alle ore 16:29 sputa nel piatto dove mangia.
Le iniziative assai onerose della Notte nera sono eccessive come numero e di validità tutta da dimostrare. Non sarebbe stato opportuno ridurne il numero e presentare solo le più valide ?.Agli organizzatori un'idea propositiva per la prossima edizione.
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