Senigallia, mostra-omaggio sull’artista Luciano Casaroli
Da sabato 7 agosto al 7 settembre a Palazzo del Duca il romanzo sul pittore e incisore senigalliese
Sabato 7 agosto alle ore 21:30 verrà inaugurata la mostra a Palazzo del Duca di Senigallia su Luciano Casaroli. L’artista, pittore, incisore finalmente avrà le sue opere esposte nella sua Senigallia, dopo l’importante appuntamento di giugno all’Istituto della Cultura di Washington.
La mostra, dal titolo "Una calma raggiunta sul filo dell’ansia", è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Galleria Portfolio: curata da Giovanni Ferri e Paola Casagrande, l’esposizione traccia un percorso sulle tappe fondamentali della vita dell’artista.
Oli, acquerelli su carta e acqueforti su rame sono le tecniche del pittore e incisore che da Senigallia si è trasferito a Milano per poi farvi ritorno: nessuna delle due città è stata trascurata dei sui disegni, schizzi, appunti rafforzati anzi da aspetti cromatici e paesaggistici molto innovativi perl’epoca in cui vennero pensati: gli anni ’60.
La mostra, aperta tutti i giorni fino al 7 settembre dalle 21 alle 24 a Palazzo del Duca, verrà inaugurata sabato 7 agosto alle 21:30, ingresso libero e si divide in "stanze": non solo fisiche ma vere e proprie scatole contenenti sezioni diverse delle sue opere.
Da "Il paesaggio inverso" con i colori brillanti delle colline degli anni ’60 riprese poi con sguardo maturo dopo 30 anni, a "Il colore dell’acqua" dove gli aquerelli sul mare, sulle barche, sulla spiaggia la fanno da padroni, per concludere con un "Viaggio Incisorio" che ripercorre solo una parte delle innumerevoli opere dell’artista senigalliese: personaggi noti e meno noti si intrecciano tra loro, mescolando malinconia e umanità, paesaggi urbani misti a quelli marittimi, geometrie e conchiglie.
Una specie di "romanzo diviso in capitoli" sottolinea il curatore Giovanni Ferri, quello che per l’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni è "un giusto omaggio all’artista senigalliese nonchè amico che riprende non solo il legame col territorio e la città ma anche i riferimenti di altri artisti sempre legati ad esso come i paesaggi di Giacomelli".
di Carlo Leone
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