A Senigallia la giocoleria dei ragazzi di Bucarest
Tre gli spettacoli sulla spiaggia di velluto per la tournée 2010 "Un naso rosso contro l'indifferenza"
Si ripete fin dal 2000 l’appuntamento a Senigallia con Miloud e i ragazzi di Bucarest: ogni due anni alcuni ragazzi vengono ospitati nella città grazie all’associazione Un Tetto che permette loro di esibirsi in più spettacoli di giocoleria. L’evento, in collaborazione con l’Associazione Parada Italia e patrocinata dal Comune di Senigallia, si struttura in tre date: giovedì 29 luglio davanti alla Rotonda, sabato 31 in piazza Roma e domenica 1 agosto sulla spiaggia di Levante.
Sette (Tania, Marian C., Marian T., Gabi, Petronel, Marian e Alex) sono i giovani di Bucarest che vengono ospitati fino al 1 agosto da alcune famiglie parte dell’associazione Un Tetto di Senigallia: tra queste vi è la famiglia di Paola Federici che sottolinea "è un’esperienza importante per i miei figli per far capire esperienze diverse e a dir poco allucinanti di questi ragazzi che hanno un enorme bisogno d’effetto e di parlare tant’è vero che stiamo alzati fino alle 3 di mattina mentre ci raccontano le loro storie".
In passato questi ragazzi hanno vissuto in strada, anzi sotto la strada: di notte uscivano dai sotterranei e dalle fogne della città per cercarsi da vestire e da mangiare alleviando la fame con colle e droghe. L’Associazione Parada, fondata dal clown francese Miloud Oukili offre a questi giovani la possibilità di cercarsi un lavoro e una sistemazione, ma prima di tutto la dignità attraverso il buon umore delle acrobazie e della giocoleria.
I tre spettacoli si svolgeranno il 29 luglio alle 21.30 presso il piazzale della Libertà, davanti alla Rotonda; il 31 luglio sempre alle 21.30 in Piazza Roma e domenica 1 agosto alle 18.00 ai Bagni 79, sul lungomare di levante. Nel mezzo è prevista una "traferta" a Fano e Sassonia, venerdì 30.
Questo spettacolo non ha come unico scopo quello di divertire: principalmente si vuole sensibilizzare il pubblico e far conoscere allo spettatore la triste realtà dei ragazzi di Bucarest e delle loro esperienze. Poi c’è la possibilità di dfare una mano, un contributo, un modo per raccogliere i fondi in favore dell’associazione Parada Italia che ha sostenuto e che sostiene questi giovani.
di Carolina Mariti
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