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Filiera Cooperativa: i produttori di ortofrutta ci mettono la faccia

Da venerdì 23 cocomeri e meloni saranno in vendita con le indicazioni di provenienza: dal campo al banco

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Centro Il Maestrale

Al via il progetto "Filiera corta Cooperativa"Si comincia con la frutta tipica dell’estate: i cocomeri e i meloni. In due ipercoop e in undici supermercati Coop delle Marche, da venerdì 23 luglio parte il progetto “Filiera corta Cooperativa”. Testimonial d’eccezione per l’iniziativa: le facce dei produttori stessi associati al Codma O.P.-Organizzazione Produttori.

Nei supermercati e ipercoop sarà allestito uno spazio apposito nel quale i cocomeri e i meloni avranno vicino, in bella vista, un totem con la foto degli agricoltori che hanno coltivato e raccolto il prodotto, il nome delle aziende, il Comune dove si trova il terreno agricolo. Una fascetta stampata riporterà il logo del progetto “Filiera Cooperativa”, il marchio Coop e quello del Codma O.P.

Direttamente dal produttore ai banchi del supermercato insomma: cocomeri e meloni dal campo al negozio con l’unico passaggio in Codma per lo smistamento.

Prende così corpo il progetto “Filiera Cooperativa”, risultato di un’intesa fra il sistema Coop (Coop Italia, Centrale Adriatica, Coop Adriatica) e Codma O.P., una consolidata cooperativa di produttori ortofrutticoli con sede a Fano (Pu), con il suggello politico-associativo di Legacoop Agroalimentare.

Il progetto vuole dimostrare che la sinergia fra la produzione agroalimentare e la distribuzione cooperativa produce effetti benefici: valorizzazione del territorio, qualità e salubrità garantite fin dal campo, freschezza, tracciabilità e trasparenza dei costi, il tutto per costruire convenienze reciproche per i consumatori e gli agricoltori.

Insomma, a fronte dell’annosa crisi dell’agricoltura, i produttori e Coop lavorano per promuovere il consumo dei prodotti locali, al fine di valorizzare la tipicità, razionalizzare i costi e salvaguardare la bontà e la qualità dell’ambiente.

Tutelare l’agricoltura italiana altro non è che un nuovo modo per promuovere i prodotti locali di qualità salvaguardando la redditività del lavoro del produttore, accorciando le distanze fra il consumatore e la terra che dà vita al prodotto, ottenendo il duplice risultato di mangiare frutta e verdura più buona e sana e ridurre l’impatto ambientale causato dal trasporto delle merci.

Si parte con i cocomeri e i meloni
Al via il progetto "Filiera corta Cooperativa"Dal 23 luglio, questi prodotti della “Filiera Cooperativa” saranno in vendita nei negozi Coop, fra cui l’ipercoop di Senigallia, come ha ricordato il direttore Angelo Bedetti. Il percorso dei cocomeri e dei meloni è davvero corto: vengono raccolti e suddivisi nei contenitori dal produttore agricolo, trasportati alla cooperativa che controlla il peso e provvede a ultimare la confezione e, infine, vengono trasferiti alle piattaforme logistiche che servono i negozi Coop.
I ritratti dei produttori che ci mettono la faccia sintetizzano i valori di assoluta tracciabilità, qualità, sicurezza alimentare, territorialità, identità.

Collaborazione nell’interesse di tutta la filiera

Si polemizza spesso sul ruolo della Grande distribuzione, mettendo in luce gli aspetti negativi per i produttori, in particolare per quanto riguarda i prezzi – ha detto Roberto Cecconi di Centrale Adriatica – ma, con questa iniziativa, intendiamo anche evidenziare che, con la Grande distribuzione, noi rispondiamo per quella del sistema Coop, è possibile trovare terreni d’intesa che siano nell’interesse dei produttori, della distribuzione e del consumatore”.

Riteniamo che questo sia un progetto valido perché – ha spiegato Riccardo Pazzaglia, responsabile dei rapporti con GDO Italia di Codma O.P. – il produttore, mettendoci la faccia, da un lato è responsabilizzato fino in fondo su ciò che produce, dall’altro è incentivato a migliorare la propria organizzazione imprenditoriale proprio perché Coop gli offre la certezza di vedere collocato il suo prodotto a un prezzo equo. Se, come sta avvenendo, questo progetto si allarga ad altri, come quello relativo alle tipicità locali e che sta interessando le pesche di Montelabbate (Pu), che vengono portate direttamente confezionate dal produttore all’ipercooop di Pesaro, e quelle della Valdaso (Fm), s’intravede un percorso fatto di maggiori certezze per le produzioni marchigiane”.

Per noi di Legacoop – ha sottolineato il responsabile del settore Agroalimentare di Legacoop Marche, Teodoro Bolognini –, questo progetto rappresenta il coronamento di un sogno di decenni, la dimostrazione concreta di un teorema, quello che la cooperazione, quando riesce a far lavorare in sinergia i diversi anelli della filiera, produce effetti positivi per ciascun componente della filiera e per i destinatari finali di quest’azione: i consumatori e l’ambiente. Se questi progetti, come auspichiamo, incontreranno il consenso dei consumatori, potranno moltiplicarsi nei territori dimostrando così che la Coop, la prima catena distributiva tutta italiana, può dare un contributo fondamentale ad un mondo agricolo in cerca di quelle certezze che, spesso, non si riescono a individuare”.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 23 luglio, 2010 
alle ore 18:03
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