"Marche in moda", la CNA scende in passerella a Senigallia
Gli artigiani del vero “made in Italy” presentano i loro prodotti tra bellezze, spettacoli e ritardi
Evidentemente la Rotonda riesce a distrare l’occhio dall’orologio facendolo malandrinamente posare sulle sue bellezze, che poi mercoledì sera erano ingigantite, perché oltre a quelle architettoniche, ve n’erano ancor più di apprezzabili, fatte di pura fisicità umana e giovanile. I 40 minuti di ritardo sono stati, così, sicuramente digeriti e perdonati grazie al contenuto che la manifestazione ha poi regalato al numerosissimo pubblico presente.
Forse qualche posto a sedere in più non sarebbe stato male, perché si sa che più un pubblico sta comodo, più poi apprezza quanto vede. Chissà che questo piccolo disappunto non sia stato il motivo che lo ha reso un pò freddo e parco negli applausi. Cosa questa che ha richiesto più di una volta i due presentatori a tale invito.
Si è pensato a tutto anche a lasciare un po’ di spazio alla solita comparsata istituzionale dell’amministratore di turno, accompagnato dai presidenti della CNA, che hanno fatto gli onori di casa, sia dal palco che attraverso i microfoni di Radio Arancia.
Che si può dire dello spettacolo? Sicuramente bello per gli spettatori, ben organizzato per gli ideatori, utile ai fini commerciali e per gli addetti ai lavori, interessante se osservato sotto un punto di vista mondano e sociale.
D’effetto il palco con la passerella sopraelevata rispetto all’originale pontile, che creava suggestive immagini di un emergere dal nulla delle modelle nelle loro entrate. E che dire del fondale che faceva immaginare la Rotonda simile ad una immensa ostrica colorata quasi pronta a dischiudersi, facendo uscire chissà se una grossa perla o una Venere. E la luna, quasi piena, ad aumentare l’effetto delle luci artificiali.
Tantissime le modelle, tutte bellissime e disinvolte, soprattutto le più piccole, quelle a partire dai tre anni di età, dotate di quel bagaglio di incoscienza ed innocenza con cui tutti nasciamo e che poi solitamente perdiamo lungo il percorso della vita.
Mi sono appuntato i nomi delle ditte che hanno sfilato, ma nel dubbio che qualcuno possa averlo perso per strada mi scuso fin da ora di eventuali dimenticanze o errori. La mia è una cronaca visiva basata solo su carta e penna. Seguendo quindi l’entrata in passerella posso citare: Pamilla, Chèrie, Marester, Ottica 2000, Fulvio gioielli, Casa del Costume, Nicolini gioielli, Emamò, Cesare Paciotti, Gianmarco Lorenzi, Cotton Club, Giorgia f.
Tutti “pezzi pregiati” scaturiti dal design e dalle mani dei nostri Artigiani, cosa che ci inorgoglisce ancora maggiormente, pensando che tale produzione è figlia dell‘imprenditoria marchigiana e locale senigalliese.
Ad allietare e completare la serata, un’altra marchigiana, la ballerina Alice Bellagamba che ci ha regalato tre suoi numeri artistici passando dal quasi acrobatico al quasi classico.
Altro numero di supporto, quello musicale offerto dal chitarrista Dal Sordo e dal percussionista D’Angelo, che in semplice duo, hanno voluto regalarci, in stile Gipsy, l’effetto di una intera orchestra.
Un palco tutto al femminile, dunque. A suddividersi il compito di cavalieri per tutte queste signore, il presentatore Paolo Notari, il modello vestito con gli abiti di Luca Paolo Rossi, a cui è stato dato l’incarico di omaggiare con bouquet di fiori la presentatrice Daniela Gurini ed Alice Bellagamba, nonché il presidente degli acconciatori locali, preposto ad accompagnare sul palco le colleghe acconciatrici, che con lui hanno provveduto ad assolvere magistralmente tale impegno nei confronti delle modelle che hanno sfilato. Un figo tra tante fff…femmine: Edgardo dell’Hair Studio, impeccabile e serio nel suo abito scuro, come tale impegno lo obbligava fare.
Qualche curiosità.
Inutili scialli sulle spalle delle “signore più in“, in una serata calda, afosa, che richiedeva più gli abbigliamenti della Casa del Costume.
Vestiti lunghi, i cui orli spazzavano la piazza, in antitesi con pantaloncini e minigonne di altre ragazze meno eleganti, ma più veraci.
Bottigliette di birra in mano a giovani in “divisa nera“, bullonati e tatuati in antitesi a quelli in calzoncini e maglietta con regolari bicchieri di plastica colmi di granatina alla menta.
Una modella che sfilando in costume da bagno teneva le punte delle dita, pudicamente sui seni, per non far tracimare, quel poco di dotazione in suo possesso, ma che poi girandosi per ritornare dietro le quinte, mostrava il suo splendido e perfetto lato B, coperto da un sottile “filo interdentale”.
Alle 23, come del resto ho avuto modo di vedere è ormai prassi normale, il pubblico ha cominciato a scemare e quasi a fine spettacolo, molti degli ambiti posti a sedere erano ormai liberi.
Lo spettacolo verrà replicato a Fabriano e successivamente a Numana.
di Franco Giannini
"...Una modella che sfilando in costume da bagno teneva le punte delle dita, pudicamente sui seni, per non far tracimare, quel poco di dotazione in suo possesso, ma che poi girandosi per ritornare dietro le quinte, mostrava il suo splendido e perfetto lato B, coperto da un sottile “filo interdentale”...."
Senza parole. Sei un grande.
con molto piacere io e i miei amici abbiamo visto la sfilata !!! ma non c'è stato spazio sufficente per gli acconciatori ! non ho visto niente neanche sul cartaceo !? come mai,come si possono conoscere ??
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