E’ davvero una novità inaspettata, quella della nuova auto proclamazione ad assessore all’urbanistica, turismo e chi più ne più ne metta, da parte di Enzo Monachesi. Lasciateci ironizzare, non senza preoccupazione, dopo aver letto le sconcertanti parole affermate dal Presidente del Consiglio Comunale, nonché Presidente del GIBAS, nonché rappresentante dell’Italia dei Valori.

Non ce ne voglia, nulla di personale, ma non possiamo tacere, come forze di opposizione, di fronte ad una situazione che ha del paradossale e che segna una vera e propria invasione di campo su tutti i fronti di Monachesi.

Nei giorni scorsi, infatti, le dichiarazioni rilasciate proprio da Monachesi relative al nuovo declamato "Piano degli Arenili" ci hanno davvero lasciato di stucco.

Normalmente la prassi istituzionale, nonché le regole della correttezza tra organi ed istituzioni, prevedevano che dei provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale, fossero gli stessi Assessori, quelli ufficialmente nominati dal Sindaco, a riferire. E’ pur vero che le regole vorrebbero che di tali atti si riferisse in primo luogo all’interno degli organismi deputati all’esame dei vari atti, tra cui quelli urbanistici, quali le commissioni consiliari o il consiglio stesso, ma in questi anni l’abitudine di annunciare sulla stampa l’adozione di tali provvedimenti è diventata una prassi di cui non ci si scandalizza quasi più.

Ma che non siano nemmeno più gli assessori, quelli ufficiali a fare tali annunci, ma altre persone che nella fattispecie, dismessi i panni di Presidente del Consiglio comunale, indossano quelli dell’assessore in pectore, mascherato da presidente di altri organismi di categoria, ciò ci indigna.

E non è solo una questione di forma o di lana caprina: nelle regole che sovraintendono il funzionamento delle istituzioni, la forma è sostanza. Ed il doppio presidente, sia del Consiglio Comunale, che dell’associazione di categoria, con la chiara volontà di scavalcare il vero assessore Ceresoni e con l’intento di prendere un po’ di visibilità mediatica, facendo il primo della classe, stavolta ha superato il segno.

Non ci era mai capitato, prima ancora di poter leggere le carte, prima ancora di aver avuto sentore che l’amministrazione stesse per adottare qualcosa, che nei giornali, già qualcuno elogiasse il provvedimento, declamando le qualità, le novità, ma soprattutto la condivisione e la partecipazione.

Ma quale condivisione, quale partecipazione? Forse Monachesi parla della sua personale partecipazione o della sua personale condivisione. Non crediamo possa riferirsi alla condivisione e partecipazione delle istituzioni, visto che come consiglieri comunali, abbiamo saputo solo ieri da lui, questa novità del Piano degli arenili. Così come credo non potesse nemmeno riferirsi alle categorie economiche che operano nel mondo della spiaggia e degli arenili, visto che, a quanto ci risulta ad oggi, tali tavoli di trattativa e di partecipazione non ci sono ancora stati.

Ma quello che indigna ancor di più è che si continua a fare solo la politica degli annunci e non quella dei fatti. Sono anni che le categorie chiedono a gran voce un nuovo Piano degli Arenili. Anni di totale immobilismo da parte delle amministrazioni, ed oggi, a metà luglio, a stagione già avviata, Monachesi e non l’assessore preposto, preannuncia "rivoluzioni liberali" nella gestione delle spiagge. Ci sembra, lasciatecelo dire, l’ennesima presa per i fondelli nei confronti di una categoria, che da questa amministrazione di centro sinistra ha solo avuto atteggiamenti vessatori. Vedi le sanzioni penali in materia di gestione delle strutture balneari. Ed allora Monachesi avrebbe fatto meglio a rispettare il suo ruolo istituzionale di Presidente del Consiglio e che l’assessore Ceresoni, iniziasse veramente a lavorare con le categorie e con le istituzioni per dare alla città un nuovo piano per la spiaggia cittadina.

dal gruppo consiliare PDL di Senigallia