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Consiglio comunale: baruffe senigalliesi in due atti

…interrogazioni, eccezioni, interpellanze, OdG, controdeduzioni… a Senigallia di tutto e di più…

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Sala del Consiglio Comunale di SenigalliaMi ero proposto, quale titolo, un bel “Consiglio Comunale… Goccia a goccia”. Ma vista la piega che ha preso, vista la sua frammentazione nel corso delle due giornate nonché i comunicati stampa ufficiali abbastanza incompleti, ho preferito modificare sia il titolo che i contenuti.

Ecco che allora vengo a presentare i personaggi ed interpreti delle “baruffe estive comunali”, i non inseriti nell’elenco, sono da considerarsi semplici comparse abilitate, le più abili, per una veloce entrata in scena con “…comandi sior” e le meno, poste solo lì, in attesa di una chiamata, al bisogno, per uscire dalle quinte e fare numero.

Battisti, Ceresoni, Pazzani, Memè, Ramazzotti, Paradisi, Mangialardi, Girolametti, Rebecchini, Donatiello, Mancini, Quagliarini, Fiore, Cicconi Massi, Magi Galluzzi, Sardella, Giacchella, Angeletti, Marcellini, Rimini: gli altri solo da contrappesi per non far volare gli scenari.
Ma anche tra gli interpreti c’è da fare una selezione quasi naturale. Come in ogni spettacolo che si rispetti, ci sono gli interpreti principali e quelli secondari.

Tra i principali, spiccano di una spanna sugli altri, Battisti, Pazzani, Paradisi, Mangialardi, Girolametti, Rebecchini, Mancini, Cicconi Massi, Magi Galluzzi, Sardella, Giachella e Rimini. Ma si guardi bene che la classifica non l’ho fatta considerando quello che essi hanno detto (perché la valutazione in questo caso potrebbe apparire troppo soggettiva in quanto magari influenzata ancor più da una idea politica di base) bensì per il calore con cui lo hanno relazionato e dibattuto. Ed a volte più che calore si è trattato di vero “fuoco”.

Temi importanti che riguardavano ad esempio il “Grave inadempimento dell’ASUR 4 in relazione al diritto al lavoro di disabili e invalidicivili”, presentato da Paradisi e Pazzani.

Oppure le “Iniziative a sostegno del diritto umano all’acqua, della gestione pubblica e priva di rilevanza economica del servizio idrico integrato, della tutela e del risparmio dell’acqua bene comune” proposte dal trio Battisti-Mancini-Rebecchini.

Oppure dell’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari (denominato più comunemente come Testamento Biologico).

A questi temi però si sono aggiunti quelli sollevati da Battisti (Partecipazione) sull’avanzamento dei lavori nella ex area Sacelit, nelle ex colonie Enel, di come si pensa di risolvere il problema “manganese”, dell’asta andata ancora una volta deserta del terreno “Cesanella”.

Girolametti (Città Futura) ha posto la sua attenzione al problema dell’eventuale rigassificatore davanti a Falconara sollevato da Girolametti.

Mentre l’interpellanza di Pazzani (lega Nord) si è accentrato sul problema della videosorveglianza. Un altro ancora ne è stato sollevato (e purtroppo me lo sono perduto perché distratto dall’arrivo di un Consigliere che mi doveva parlare) dalla Ramazzotti (PD).

Mentre Paradisi ha anche suggerito l’opportunità di un pubblico ringraziamento e saluto ufficiale della Giunta, al comandante dei Carabinieri di Senigallia Sig. Imparato che recentemente ha lasciato l’attività di lavoro, per raggiunti limiti d’età.

A tutti è stata data risposta e diritto di replica, ma evidentemente tutti questi temi sono stati considerati di “scarso valore” , in quanto, non vengono minimamente riportati dai Comunicati stampa del Comune che dovrebbe invece avere valore quasi quanto una “Gazzetta Ufficiale” de noaltri.
Si, perché poi, questi Comunicati consegnati ai giornali, sono quelli che i cittadini leggono più di quelli ufficiali, che rimangono nei cassetti comunali a disposizione di tutti, ma effettivamente poi di nessuno.

Precedo chi vorrebbe dirmi “ed allora perché non lo fai tu…?”. Semplicemente perché non ho mezzi tecnici che mi supportino.

Ecco che allora parlo di quello che riesco a percepire, con i sensi della vista e dell’udito, meno tecnologici, ma più umani, anche se a volte appariranno polemici e di parte, nonostante la mia buona volontà affinché questo non avvenga .

Strano come ad esempio non si parli di assenze giustificate e di quelle ingiustificate, delle entrate come degli abbandoni a metà seduta, dei ritardi con i quali si iniziano come delle sospensioni programmate magari per cinque minuti e poi protratte per oltre 20. Dell’ineducazione di alcuni consiglieri ed Assessori di andarsi a sedere nell’area riservata al pubblico per poi parlare ad alta voce quando i loro colleghi stanno esponendo i loro interventi, senza che vengano minimamente redarguiti dal Presidente del Consiglio. Un’aula in cui c’è più movimento che in un porto di mare, con gente che va e gente che viene.

Il primo scontro verbale avviene tra il Presidente Monachesi e il Consigliere Rebecchini che si vede rifiutare la parola per questioni di sforamenti di tempo come da articoli e paragrafi del Regolamento Comunale, che evidentemente chiari non sono dal momento che uno gli dà una interpretazione e l’altro un’altra diametralmente differente. Diatriba che continua anche nell’intervallo, ma senza vinti nè vincitori.

Alla fine della discussione dell’OdG sui diritti al lavoro dei disabili in H, nasce il secondo scambio di battute tra Paradisi e Fiore, che si risente per essere stato ripreso sul numero degli aventi diritto (27 per uno, 29 per un altro) con la formula dell’ “aver fatto pipì fuori dal vasino”. Mentre Fiore asserisce che Valentini “non è stato ascoltato con educazione e civiltà”. Il Consigliere di Vivi Senigallia, viene altresì “bastonato” anche da Cicconi Massi che nell’entrare in merito alla stessa questione gli dice a brutto muso che, “Fiore, avrebbe fatto meglio a stare zitto…” in merito ad una sua non meglio precisata presenza o assenza dei consiglieri dell’opposizione in commissione.

Ma forse il quadro migliore di questo primo atto, va assegnato alla mozione sull’Acqua bene comune. Sembravano tutti amici, concordi su tutto, uniti da abbracci e ferree strette di mano, che si sono disciolte al primo “getto importante” di questa questione: la richiesta di Partecipazione per bocca di Mancini, che la Multiservizi SpA, qualora il referendum uscisse vincitore, dovrebbe mutarsi in una impresa pubblica. Il perché sta tutto in quel SpA che è simbolo di profitto. Ecco che allora, si sospende la seduta, si riuniscono i capigruppo, ed al loro rientro circola questa voce “….se passa un solo emendamento in merito, mi dimetto…”.

Voce….solo una voce, perché poi successivamente il giorno dopo, leggo il labiale del Sindaco Mangialardi, dietro un remembar di Mancini sulla cosa, che accenna ad un deciso NO con il capo ed un “MAI e poi MAI”. Però un ordine di scuderia ferreo, e guardando i volti, per qualcuno avvilente, la votazione muta completamente la compattezza che c’era poco prima in quel Comitato dei referendari. E se c’era bisogno, questo mi sembra sia stata la conferma che, visto il tema trattato, Diavolo ed acqua benedetta non possono convivere! E dopo 40 minuti, come cani bastonati, con le orecchie basse, ecco mister NO, Magi Galluzzi, con un giro di parole che dura 4 minuti scandire il suo NO alla SpA, con il viso pacato come del resto lo è quasi sempre quanto espone i suoi (eufemismo) dinieghi, quasi da buon parroco di campagna. Logicamente Mancini non ci sta ed a lui fa eco Rebecchini.

Il Sindaco a questo punto ringrazia la maggioranza ed ad un “fuori campo” (a microfono spento) di Rebecchini gli risponde con un “mi creda Rebecchini…faccio fatica a seguirlo…”, a cui ribatte prontamente Paradisi con un “…anche noi abbiamo lo stesso problema con lei…sig. Sindaco…”. Da qui la contro replica di Mangialardi, con la pronta scusante, sorridendo, che il suo era solo un riferimento al fatto che il Rebecchini non era microfonato.

Il secondo atto si apre con OdG sul Testamento Biologico, che malgrado la grande importanza, viene liquidato in neppure un’ora.

Invece, almeno sembra ben più importante, il problema del Centro Civico del Cesano che tra i pro e contro richiama nella discussione, oltre a Memè, Cicconi Massi, Magi Galluzzi, Rebecchini, Girolametti, il Sindaco e Donatiello. Rebecchini chiede un emendamento che apra le porte di questo centro civico anche ai partiti politici, qualora questi avessero bisogno di spazi per incontri…Magi Galluzzi anche in questo caso si oppone.

Assessori e consiglieri, visto che si sono fatte le 20,45 preferiscono alcuni a prendere la via dell’uscita…e quando Ceresoni illustra il piano degli arenili…non sono più in tanti quelli che lo ascoltano. Anche qui batti e ribatti ed alla fine, quando tutto sembra concluso viene richiesta dai banchi della maggioranza un’interruzione di 5 minuti che scattano alle ore 21,45 e terminano con il rientro della maggioranza in aula alle ore 22,05 che confermano le controdeduzioni inizialmente fatte. Sorridenti all’uscita da una parte e forse rassegnati dall’altra…

di Franco Giannini

Franco Giannini
Pubblicato Lunedì 12 luglio, 2010 
alle ore 15:09
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