Nuove parrocchie per nuovi parroci nella Diocesi di Senigallia
Tutti i trasferimenti tra le neo-costituite "Unità Pastorali", servite da due o più sacerdoti
La necessità di provvedere alla cura pastorale delle parrocchie rimaste recentemente senza parroco ha portato ad una ridistribuzione degli incarichi tra i sacerdoti della Diocesi. Date le mutate condizioni ecclesiali e sociali che si sono verificate anche nel nostro territorio questo dovere ha richiesto una attenta riflessione sulle diverse ipotesi possibili e un sereno, anche se non facile, discernimento che il Vescovo ha esercitato con l’aiuto dei suoi vari collaboratori nel governo della nostra Chiesa locale.
In effetti il primo cambiamento che si sta gradualmente acquisendo come necessario per il bene della Chiesa riguarda proprio la figura del sacerdote e, in specie, quella del parroco. In una concezione di Chiesa come comunione, propria del Concilio Vaticano II, si è approfondita l’importanza della Chiesa locale e, di conseguenza, del Presbiterio.
Tutti i sacerdoti, infatti, riuniti nel Presbiterio Diocesano, insieme al Vescovo, sono responsabili in solido dell’intera comunità diocesana, e la conseguenza di ciò è la necessità di passare dalla relazione di un parroco con una parrocchia a quella di più parroci insieme per più parrocchie. Nessun sacerdote, in realtà, viene ordinato per il servizio esclusivo e permanente di una determinata parrocchia, ma ognuno è chiamato a prestare il suo servizio alla Chiesa locale, insieme ad altri sacerdoti e laddove i bisogni della comunità diocesana sono più urgenti.
Questa consapevolezza ha iniziato ad essere necessariamente praticata dietro la spinta di una condizione storica a tutti evidente: il numero sempre più ridotto di sacerdoti. Questo fatto deve essere interpretato come un segno dello Spirito Santo per una trasformazione della comunità diocesana che dovrà oggi essere più attenta non a conservare il più a lungo possibile certe impostazioni e organizzazioni pastorali, ma a proporre nuove vie affinché ad ogni comunità non manchi chi spezzi il Pane dell’Eucaristia e offra il perdono dei peccati.
Ultimamente, ai fini di una più feconda collaborazione e corresponsabilità, si cerca di costituire all’interno della diocesi delle “unità pastorali”, formate da un gruppo di parrocchie viciniori, che vengono servite da due o più sacerdoti in modo anche da realizzare tra loro una certa forma di vita comune e offrire così il migliore possibile servizio ai fedeli.
I criteri, perciò, in base ai quali il Vescovo ha assegnato i vari incarichi sono riconducibili anzitutto al bene di tutta la diocesi, tenendo conto della presente situazione in cui, anche se si volesse, non è più possibile assegnare ad ogni parrocchia il proprio parroco residente. In secondo luogo sono state considerate le attitudini dei sacerdoti e in terzo luogo la direttiva, per le ragioni teologiche e pastorali suddette, della Conferenza Episcopale Italiana di nominare i parroci ad novennium, cioè per nove anni, il che comporta necessariamente una maggiore mobilità dei sacerdoti nei diversi incarichi.
In questo tempo di grazia rappresentato dal Sinodo Diocesano, si confida che, pur nel comprensibile disagio che i cambiamenti possono procurare, i sacerdoti e i fedeli della Diocesi, in particolare quelli delle parrocchie interessate, sapranno accogliere le nuove nomine in spirito propriamente ecclesiale come occasione di rinnovamento e di maggiore impegno perché nella nostra Chiesa diocesana cresca la dimensione della collaborazione, della corresponsabilità e della missione.
Ecco i nuovi incarichi assegnati dal Vescovo che entreranno in vigore nel nuovo anno pastorale:
– Mons. Luciano Guerri, Vicario Generale, Parroco di Marzocca e Montignano
– Don Enrico Ciarimboli, Vic. parrocchiale di Marzocca e Montignano
– Don Giancarlo Giuliani, parroco di S.Maria della Neve e di S.Pio X (Unità pastorale “Portone”)
– Don Francesco Savini, V.Parroco e responsabile dei giovani (U.P. Portone)
– Don Luca Principi, Parroco di Cristo Redentore (U.P. Portone)
– Mons. Umberto Mattioli, Cancelliere Vescovile e collaboratore dell’U.P. Portone
– Don Mario Camborata, Parroco di Cesano e Cesanella (U.P. “Pace”)
– Don Giuseppe Bartera, Parroco di Corinaldo
– Don Francesco Berluti, Vic. parrocchiale di Corinaldo
– Don Giuseppe Giacani, parroco di Chiaravalle (U.P. di Chiaravalle)
– Don Andrea Rocchetti, Parroco di Monte San Vito e responsabile dei giovani (U.P. di Chiaravalle)
– Don Stefano Basili, Vic. parrocchiale (U.P. Chiaravalle)
– Don Luigi Imperio, Parroco di Montemarciano
– Don Giuliano Zingaretti, Parroco di Marina di Montemarciano
– Don Marco Mazzarini, Parroco di Morro d’Alba e Belvedere Ostrense
– Don Andrea Baldoni, Vic. parrocchiale di Morro d’Alba e Belvedere Ostrense
– Don Giuseppe Boglis, Coparroco di Roncitelli (U.P.Duomo-Grazie)
– Don Stefano Conigli, Parroco di Piticchio e Montale
– Sacerdote indiano HGN: Vic.parrocchiale di Piticchio e Montale
– Don Sergio Zandri, Parroco di Castiglioni-Prosano
– Altro Sacerdote indiano HGN: Vic. parrocchiale di Castiglioni-Prosano
dalla Diocesi di Senigallia
una volta che funzionava una parrocchia come il Portone come Dio comanda ecco che lo zampino dell'uomo và a distruggere tutto!
complimenti
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