Favoriva la prostituzione di un trans a Senigallia, in manette squillo brasiliana
Denunciato l'affittuario dell'appartamento. Arrestato anche un marocchino per spaccio di eroina
Un arresto e una denuncia per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. E’ questo il risultato di un blitz dei Carabinieri di Senigallia e di Marzocca a seguito di due mesi di indagine. Dopo diversi controlli, una squillo brasiliana di 27 anni è stata portata nel carcere di Villa Fastiggi perchè concedeva consapevolmente il suo appartamento ad un trans, anche lui brasiliano, per gli incontri privati. Denunciato in stato di libertà anche l’affittuario, uno jesino che aveva a sua volta subaffittato alla donna l’appartamento.
Ignaro il proprietario dell’abitazione di quanto stesse avvenendo all’interno dell’edificio situato sul Lungomare Mameli, all’altezza del Cesano. I carabinieri, coordinati dal Luogotenente Fiorello Rossi, dopo aver monitorato diversi appartamenti, incrociato nomi, annunci dai quotidiani, riviste, siti e contatti telefonici, sono arrivati a controllare oltre una quindicina di case dove si svolgeva attività di prostituzione, tra Montemarciano, Marzocca e Senigallia.
In tutte, chi si prestava agli incontri sessuali non favoriva la prostituzione di altri soggetti, per cui le indagini davano esito negativo. Fino a quando dai pedinamenti di alcuni clienti, quasi tutti senigalliesi tra i 30 e i 45 anni, non è emersa la certezza che la donna, L.E. del 1983, concedeva l’appartamento ad A.F., trans brasiliano del 1978, in cambio di metà dell’affitto.
Con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione è stata condotta nella casa circondariale di Villa Fastiggi di Pesaro. Dai cntrolli è poi emerso che la donna era irregolare sul territorio italiano, per cui sono state avviate pure le procedure per l’espulsione.
Per l’affittuario di Jesi solo una denuncia in stato di libertà.
Inoltre l’attività dei Carabinieri di Marzocca ha portato all’arresto, poco dopo la mezzanotte di domenica 20 giugno, di L.A., un marocchino classe 1987 senza fissa dimora, per detenzione ai fini di spaccio di 5 gr di eroina, in dosi già pronte da immettere sul mercato. Il giovane 23enne era stato segnalato dopo una lite con dei connazionali dietro al capanno che è rimasto dalla demolizione delle ex-colonie Enel. All’arrivo della pattuglia ha tentato di disfarsi dell’involucro di carta stagnola per depistare i militari dell’arma che l’hanno perquisito ritrovandogli addosso la sostanza stupefacente. Il giovane è stato poi accompagnato a Montacuto.
Continuano infine i controlli per la sicurezza sulle strade: solo nel mese di giugno – non ancora concluso – sono state ritirate ben 23 patenti, praticamente una al giorno, di cui tre per rifiuto al test antidroga. A maggio furono circa 50 i titoli di guida ritirati.
di Carlo Leone
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