Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta n°5: Francesca Maria Gambelli
Una senigalliese a New York: pendolare dell'arte... ma che pendolare!
Il mio primo incontro con Francesca Maria Gambelli avviene al teatro “La Fenice” di Senigallia, durante la rappresentazione di Gennaio di “Forza Venite Gente”. Non certo casualmente! Il mio solito “gancio”, Luisanna Gresta, mi aveva riservato dei posti accanto a quelli di Francesca. Solo grazie al suo successivo intervento e le debite presentazioni ho conosciuto questa bellissima giovane che, con tutta sincerità, non conoscevo neppure per sentito dire.
Solo Luisanna ne conosceva le immense capacità, la carriera fin qui fatta e quella che sicuramente saprà ulteriormente sviluppare, viste le sue doti e la sua ferrea caparbietà. Ed è per questo, che credo, me l’abbia voluta presentare.
Nell’attesa che il sipario si alzasse sul musical, abbiamo avuto il tempo di scambiare poche parole, ma sufficienti a farmi comprendere che avevo in mano un’ occasione da non perdere: il poter fare un’intervista, io “pseudo dilettante giornalaio”, ad un personaggio dello spettacolo, che credo di poterlo dire senza timore di essere smentito, di caratura mondiale.
Una nuova “Figurina” quindi da incollare sull’album dei personaggi senigalliesi, spesso sottovalutati e dimenticati dalla loro terra di origine, ma che invece, evidentemente dotati, sono divenuti celebri, fuori dei propri confini concedendo così, immeritato lustro, alla loro città natale.
E’ da questo breve colloquio che è poi nato l’impegno di entrambi di proseguire questa che era stata una breve conoscenza con una copiosa corrispondenza, fatta anche di lunghe pause per i suoi impegni di lavoro che la portano a girare il mondo. Io con un’ immodesta velleità la voglio considerare una speciale tipo di intervista. Del resto è un’ambizione facilmente soddisfabile, perchè oggi con internet i confini sono stati abbattuti come pure i fusi orari e le distanze. E’ possibile fare interviste tra due interlocutori affacciati come dei dirimpettai sull’Oceano Atlantico. Il problema sta tutto nella disponibilità che offre il personaggio! Ma questo, da quello che si può dedurre, non è stato un mio problema.
Ma chi è e che cosa fa, dunque, questa Francesca Maria Gambelli? Intanto è una splendida ragazza senigalliese. Poi mi narra che nasce ballerina, non certo inteso come frase fatta, ma perché già all’età di tre anni prende a frequentare la scuola di danza classica di Paola Forlani a Fano. Ecco come ricorda, appunto, Francesca quei suoi primi anni di vita e di ballerina: ” … la passione del ballo e’ nata prima di me visto che da quello che racconta mia madre, ho iniziato a ballare nel calduccio del suo grembo…si figuri una volta uscita! Ballavo e cantavo continuamente sulla musica ascoltata dalle mie sorelle; I Beatles, Bee Gees, Supertramp, Simon and Garfunkel, ma il mio favorito era Renato Zero, sulla cui musica mi scatenavo mentre indossavo il mio pannolone e i cui testi interpretavo con gli unici suoni che sapevo creare cioe’ “U A U A“. Insomma nasce ballerina e nel contempo “sorcina“.
A otto anni, incontra alla palestra “Nirvana”, forse la prima cattedrale della danza senigalliese, un’altra sua estimatrice nella persona di Luisanna Gresta che le fa scoprire quello che sarà il suo vero amore: la danza. La sua timidezza e l’emozione di bambina ancora acerba, seppure iscritta al corso di ballerini adulti di livello intermedio, al suo primo saggio di fine anno, la blocca talmente che decide di non parteciparvi. Solo due anni, il tempo per sciogliere questa timidezza, ed ecco che la sua prima esibizione le fa assaporare quella polvere magica che è quella delle tavole del palcoscenico che come droga entrano nei polmoni dei veri artisti.
E da questo momento comprende quale sarà la sua futura strada da intraprendere. Iniziano gli Stage con Steve La Chance, Silvio Oddi e Andre’ de La Roche che la prende sotto la sua ala e la segue nel suo processo di crescita tecnica e fisica ottenendone una ballerina professionista.
Quel periodo viene rievocato così da Francesca Maria: ”A 15 anni Andre’ mi scelse con altre ragazze del suo corso per presentarci a Roma ad una audizione organizzata da Franco Miseria di cui ero una grande fan. Appena quindicenne…..a Roma….. tra le famose ballerine professioniste della tv……un’esperienza incredibile. Fui l’unica ragazza del corso di Andre’ De La Roche ad essere scelta per il lavoro”.
Continua a raccontarmi dei suoi progressi con maestri americani e della sua ulteriore necessità di perfezionarsi per fare quel balzo di qualità che si sentiva di dover e poter fare. Non sto ad indicare nomi che si potranno trovare poi a fine articolo, sui link di corredo e che consiglio non perdere e visitare.
Era intanto arrivata al termine anche dei suoi studi con il conseguimento deldiploma di Liceo Linguistico, quando: ”… un mio caro amico ballerino e concittadino (Gabriele Guma) – rievoca con emozione – si trasferì in America per perfezionare la sua tecnica nel ballo e nella musica, essendo lui anche un bravissimo chitarrista. Gabriele mi scriveva lunghe lettere da New York ripetendo in continuazione: “Questo è il posto per te!“.
Quasi un presentimento avverato, tanto le è rimasto vivo quel giorno, che così me lo decrive: ”diversi anni passati sopra i libri e sui banchi scolastici a sognare ad occhi aperti di ballare sui grandi palchi e finalmente il 7 luglio del 1997 il mio tanto atteso futuro iniziava. Finiti gli orali di maturita’ linguistica, avvicinandomi al portone d’uscita della scuola, vedevo la brillante luce dell’esterno che mi chiamava dicendomi: “benvenuta all’inizio del tuo futuro!”. La sensazione e’ stata meravigliosa perche’ sapevo di poter finalmente aprire le mie ali e volare verso il raggiungimento dei miei sogni ed e’ stato cosi’ che due mesi dopo,con il cuore pieno di passione, sono salita su quel volo per New York! Quanta emozione, quanta curiosita’…quanta voglia d’imparare e crescere. Ogni giorno era una sorpresa diversa,una avventura nuova e stimolante verso questo mio meraviglioso sogno di ballare. E poi, a mia grandissima sorpresa i tanti complimenti dai miei insegnanti e i primi lavori! La felicita’ sprizzava da tutti i miei pori! Mi ricordo ancora di aver fotografato il mio primo assegno ricevuto per uno dei miei lavori! Quante le soddisfazioni ricevute ballando con grandissimi artisti e coreografi il cui lavoro ammiravo fin da bambina!! Ballare al Metropolitan Opera House, al Radio City Music Hall, al Madison Square Garden vedendo seduti tra il pubblico Madonna, Prince, grandi attori e personaggi della musica mondiale…sono sensazioni che non si possono spiegare a parole… ma forse con passi di danza!”.
Ormai Francesca Maria ha preso a “librarsi in volo” e sta raccogliendo i frutti dei suoi sudati studi di danzatrice.
Sua Maesta’Lalla Salma, regina del Marocco, l’ha richiesta come insegnante di danza personale. Ed è infatti in occasione di questa ambiziosa possibilità di lavoro che le si offre un’ ulteriore opportunità d’intraprendere una nuova esperienza artistica, attraverso un demo registrato proprio in uno studio di Rabat (Marocco), con l’ immediata e successiva apertura delle porte in campo musicale. Sono arrivate poi anche quelle persone giuste che hanno creduto nel suo talento artistico e l’hanno guidata verso la creazione di un suo “suono”ed “immagine” di cantante/ballerina. E neppure sono trascorsi due anni che nasce la sua prima canzone “Money Shake” che viene lanciata su “HOT 97“, la radio piu’ famosa di New York. Eppoi ancora recensioni sui giornali e servizi televisivi, in particolate quello sul canale televisivo americano BET che ha considerato la danza abbinata alla canzone “Money Shake” (coreografa la stessa Francesca Maria) uno dei balli piu’ in voga al momento. A questo ha fatto seguito le prime offerte delle case discografiche americane tra cui la “Jive“, interessate a portare “Money Shake” ufficialmente sul mercato.
Ma la sua carriera non termina qui, questa è solo la prima parte di un percorso che una ragazzina, oggi adulta, ha tramutato da sogno in realtà, senza l’aiuto di quella bacchetta magica presente solo nelle favole, usando quella forza di volontà che solo pochi però possiedono.
A chiusura di una intervista la domanda solitamente è:”Quali i prossimi impegni?” immediata è la sua risposta: ”Ora, oltre ad insegnare danza e a lavorare sul nuovo materiale musicale scritto da me, mi sto preparando a girare un reality (non come in Italia. Forse piu’ un documentario) sulla mia musica e danza.”
Ah, ecco quello che dimenticavo di chiedere…”Sempre tutto bene o anche lei ha dovuto superare qualche rimpianto, delusione, insomma piccoli rospi mal digeriti…?” E qui una risposta coraggiosa ma dal sapore amaro, che non mi attendevo e che mi spiazza anche perchè qualche cosa di simile lo avrei dovuto e voluto dire io: ”Certo non faccio quello che faccio per essere idolatrata dalla mia città, ma un minimo riconoscimento, con tutta sincerità, ho spesso pensato che forse me lo sarei meritato!
Articoli su di me sono usciti sulla stampa, mi sono esibita nel dicembre del 2008 nel programma Rai in occasione di Telethon ballando e cantando due miei pezzi, ma malgrado tutto ciò, mai nessuno mi ha contattata. Solamente l’On. Orciari, qualche tempo fa, ebbe a contattatare mio padre per farmi i complimenti e per incitarmi a continuare sul cammino che avevo intrapreso.
Sarei stata oltremodo orgogliosa di ricevere un invito di partecipazione a spettacoli o manifestazioni nella mia città. Desiderio mio e di tanti altri artisti Senigalliesi di grandissimo talento che lavorano lontano dalle loro case e famiglie.
Purtroppo in Italia funziona cosi’ e lei lo sa bene.
Ad ogni modo io faccio quello che faccio non per il raggiungimento della fama ma per puro amore e passione verso queste arti, perchè è risaputo, che un’artista si sente appagata solamente quando quello che comunica viene recepito ed apprezzato dal pubblico…non esiste “pagamento” migliore!”.
Forse, sarà qua a Senigallia nel periodo estivo, non per partecipare a qualche spettacolo, ma per godersi qualche giornata di riposo e di ritorno in famiglia, del resto è un pò il richiamo delle sue origini che esige questo!
di Franco Giannini
veramente brava complimenti non la conoscevo eppure son 40 anni che vivo a senigallia
ci credo che non l'hai vista...i talenti devono per forza espatriare per poter farsi vedere e riconoscere i propri meriti...
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