Pollice su per l’arretramento della ferrovia adriatica
Parere favorevole del Circolo Sviluppo Economico e Servizi: "la parola passi agli organi tecnici"
Dalle notizie di stampa abbiamo appreso che i Presidenti delle Provincie di Ancona e Pesaro-Urbino si sono incontrati in quel di Castelleone di Suasa ed hanno parlato, tra gli altri argomenti, dell’arretramento dell’asse ferroviario che, indubbiamente, condiziona le comunicazioni sulla costa adriatica e comprime lo sviluppo e l’organizzazione dei servizi degli insediamenti urbani sulle coste delle due Province.
Il comune interesse e l’intesa stabilita tra la Presidente Casagrande e il Presidente Ricci non può che essere salutato con particolare soddisfazione da questo Circolo che già nel 2004, d’intesa con l’allora Presidente della Provincia Enzo Giancarli organizzò, il 7 Maggio a Senigallia, un apposito convegno sulla base dello studio di Prefattibilità commissionato dalla Provincia di Ancona allo Studio Mosco di Roma – Relatore l’Ing. Giuseppe Marconi.
Successivamente questo Circolo ha continuato a tenere viva l’attenzione sia sulla ipotesi di arretramento dell’asse ferroviario e metropolitana di superficie che sul prolungamento della “complanare” da Cesano all’Aspio; tanto che nel corso degli anni coinvolse in questi dibattiti e approfondimenti gli Amministratori dei Comuni interessati, gli allora Consiglieri regionali Solazzi e Luchetti, il Presidente della Provincia Giancarli e il suo Vice Giancarlo Sagramola.
Più recentemente, verso la fine del 2009, questo Circolo e una libera rappresentanza della realtà falconarese, ebbe – grazie alla sensibilità e l’interesse dimostrato dalla Presidente Casagrande – due incontri con gli Amministratori e i Tecnici della Provincia sia sul tema della “Complanare” che su quello dell’arretramento della Ferrovia.
Per questi motivi e per l’impegno profuso in questi anni sulle citate problematiche, questo Circolo sente di dover esprimere un caloroso ringraziamento e un augurio di celere prosieguo alla Presidente Casagrande e al Presidente Ricci per la definita comune identità di vedute e di interesse.
Crediamo, fermo restando il ruolo politico di coordinamento delle due Amministrazioni Provinciali e dei rispettivi Presidenti – al fine di offrire sicurezza e attenzione alle singole Amministrazioni Comunali e alla Regione -, che ora la parola passi agli organi tecnici, perché nell’uno e nell’altro caso, sia salvaguardato il territorio su cui potrebbero scorrere gli assi di comunicazione in argomento.
da Tarcisio Torreggiani,
portavoce del Circolo "Sviluppo Economico e Servizi"
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