Carabinieri di Senigallia nei laboratori cinesi: una denuncia e due espulsioni
Il Comandante Cardinali: "Poche persone trovate a lavorare, la crisi colpisce anche qui"
Tra la serata del 27 e la mattinata del 28 Maggio, i militari della Compagnia Carabinieri di Senigallia hanno svolto una serie di controlli mirati su sei laboratori gestiti da imprenditori immigrati cinesi, localizzati nella zona tra Ripe e Corinaldo, e su circa sessanta persone, tutte di nazionalità cinese.
In uno dei laboratori passati al vaglio degli uomini, coordinati dal Comandante Roberto Cardinali, sono state riscontrate alcune irregolarità: due delle persone controllate sono infatti risultate immigrate irregolarmente sul territorio italiano e sono state quindi condotte presso la Questura di Ancona per i provvedimenti di espulsione. I due cinesi non avevano precedenti per quanto riguarda il reato di immigrazione clandestina. Tutti gli altri sono risultati in possesso di regolare permesso di soggiorno o in attesa di sanatoria.
Uno dei due fermati è stato inoltre sorpreso a lavorare nel laboratorio tessile in cui si trovava, ragion per cui è scattata anche la denuncia al titolare dell’impresa, accusato di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina.
Il Comandante dei Carabinieri di Senigallia, Roberto Cardinali, ha poi tenuto a sottolineare come gli effetti della crisi economica che sta attraversando il Paese trovano i loro risvolti anche nel “piccolo” delle ditte locali gestite da imprenditori cinesi: “Mesi fa non era inusuale trovare decine di operai al lavoro a qualsiasi ora della notte, mentre, dei sei laboratori controllati nella serata del 27 Maggio, solo uno era in produzione: anche qui si fa sentire la carenza di commesse di lavorazione ed è in calo la domanda di manodopera”.
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