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Roberto Mancini, proposta di delibera per l’acqua bene pubblico

Promuovere l'uso dell'acqua pubblica, ridurre l'inquinamento, sensibilizzare la città e i giovani

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Acquaservice

Acqua"Insieme ai consiglieri Paolo Battisti, Lista Partecipazione, e Luigi Rebecchini, PRC, ho – afferma il consigliere Roberto Mancini – presentata la proposta di delibera relativa alla modifica dello Statuto comunale perché l’acqua venga riconosciuto come diritto pubblico fondamentale".

"La proposta, che è pure un nostro sostegno alla campagna referendaria in corso, riprende atti, condivisi con le altre forze di centro sinistra, che avevo già contribuito ad elaborare nel passato mandato amministrativo, con l’aggiunta di temi ripresi dal Comitato Nazionale Promotore dei referendum e, a livello cittadino, da associazioni e singole persone attente ai beni pubblici.

In particolare, in base all’introduzione di un articolo dello Statuto cittadino che riconosca l’acqua come bene comune di importanza vitale, occorrerà mettere in campo altri impegni che offrano continuità e coerenza a tale atto, come, ad esempio:

a) l’installazione di un congruo numero di fontanelle pubbliche in luoghi idonei della città;

b) l’individuazione di una quantità minima giornaliera pro capite di acqua che venga sempre e comunque garantita alle utenze domestiche;

c) la riconversione di Multiservizi Spa in ente di diritto pubblico, al fine di qualificare il servizio idrico strutturalmente e funzionalmente privo di rilevanza economica, quale servizio di interesse generale, privo di profitti nella sua erogazione;

Roberto Mancinid) la promozione di una cultura di salvaguardia della risorsa idrica che vada in tale direzione, attraverso iniziative volte a rafforzare la cultura della gestione pubblica, rivolta alla cittadinanza per:

– contrastare il crescente uso delle acque minerali e promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici pubblici, dalle strutture e dalle mense scolastiche, dagli impianti sportivi;

– contrastare i processi di inquinamento;

– promuovere i campagne di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico e studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale (allacciamento all’acquedotto industriale per usi non idropotabili);

– promuovere in campo urbanistico-edilizio norme atte a favorire il riciclo delle acqua anche tramite la raccolta delle acque piovane per uso civile;

– sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare i giovani e gli studenti in materia di utilizzo, risparmio, consumo critico e tutela dell’acqua.

da Roberto Mancini

Allegati

Scarica la proposta di delibera (pdf – 12 KB)

Roberto Mancini
Pubblicato Venerdì 7 maggio, 2010 
alle ore 9:11
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Laura 2010-05-07 21:25:17
a proposito "di profitto" ...
Più che un commento, questa è una testimonianza su quanto l'acqua possa diventare un bene di lusso in un futuro che mi sembra già molto presente. Tutto nasce dalla decisione di ristrutturare una casa rurale della mia famiglia,in una zona piuttosto isolata tra il comune di Senigallia, Castel Colonna e Monterado, dove l'unica risorsa idrica è rappresentata da un vecchissimo pozzo,e dove intendo andare ad abitare quanto prima.
Con quell'acqua, si riesce ad innafiare l'orto, e a provvedere alle necessità domestiche (non alimentari) di una abitazione vissuta saltuariamente, soprattutto nei mesi caldi. Ma è certo che l'acqua del pozzo, di natura freatica, mai analizzata peraltro, risulterebbe non idonea all'uso alimentare, dal momento che la zona bassa in cui si trova è circondata da campi coltivati intensivamente e cosparsi sistematicamente da agenti chimici.. Dunque richiedo un sopralluogo alla MultiServizi per verificare e quantificare l'operazione di allaccio alla rete idrica locale: il tecnico mi dice che l'operazione di scavo viene a costare intorno ai €70.00 al mt. Una sciocchezza,no? Peccato che i primi punti utili, sulla strada, da dove far partire gli scavi siano a circa 500/600 mt..Faccio una botta di conti, e riavutami dallo shock, chiedo l'esistenza di un'alternativa. Ma sì! Certo! Il tecnico dice che si può far passare la tubazione nel campo del vicino che sta a soli 300mt, sempre che il vicino dia il consenso, e se ci si assume naturalmente, tutti gli oneri dei lavori, e tutte le responsabilità nel caso di perdite...una bella fregatura mascherata da "grande furbata"... Analizzando la cosa da un punto di vista molto, molto allargato, e non da quello del "mio" piccolo orticello recintato, ho pensato che se i campi vicini fossero coltivati a colture biologiche,probabilmente l'antico pozzo potrebbe fornire anche l'acqua potabile... Non sarebbe plausibile preservare ed usufruire delle fonti d'acqua esistenti nel nostro territorio incentivando l'agricoltura biologica?
giorgino 2010-05-08 11:58:30
hai anche una casa da ristrutturare!
pannelli solari per energia ellettrica; paola eolica per nergia;
e per l?aqua: tetto con grondaie per la raccolta delle aque! l'aqua da bere tela porti con una lattina da 50 litri semplice!
giorgino 2010-05-08 11:59:39
hai anche una casa da ristrutturare!
pannelli solari per energia ellettrica; paola eolica per nergia;
e per l?aqua: tetto con grondaie per la raccolta delle aque! l'aqua da bere tela porti con una lattina da 50 litri semplice!
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