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Ostra, domenica 25 il ricordo anche per Padre Alfredo Berta, presto beato

Al Santuario di Santa Maria Apparve messa per il primo centenario dell'ordinazione del frate

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Padre Afredo Berta di OstraPadre Alfredo Berta è il frate minore di Ostra che molto presto potrebbe essere prolamato Beato. La sua città natale ne ricorderà la figura e l’opera. Il Santuario di Santa Maria Apparve in Ostra ricorderà il primo centenario dell’ordinazione sacerdotale di padre Alfredo Berta, il frate minore di Ostra morto in concetto di santità e di cui è aperta la causa di beatificazione.

Domenica 25 aprile ciò verrà ricordato con una Messa solenne presieduta dal Ministro Provinciale O.F.M. delle Marche padre Valentino Natalini. Nel pomeriggio alle ore 17,15 ci sarà un incontro sulla figura sacerdotale di padre Alfredo Berta con il Vice-postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione presso il salone del santuario. Di seguito la Santa Messa celebrata da padre Alfredo Sabatini. In quest’occasione verrà presentato un bellissimo libro curato dal padre Giancarlo Mandolini dal titolo "P. Alfredo Berta frate e sacerdote nella Chiesa e per la Chiesa" con la prefazione del nostro vescovo monsignor Giuseppe Orlandoni. Di seguito riportiamo alcune note bibliografiche di Giancarlo Barchiesi. Il 5 giugno 1886, presso la frazione Pianello di Ostra, nasceva P. Alfredo Morganti, detto "Berta".

La vita di P. Alfredo sin dal suo inizio fu piena di insidie. Non era ancora giunto all’età di due anni, quando mamma Letizia lo strinse a sè per l’ultima volta. Il confuso viavai di gente, i singhiozzi, e quella culla … ove la mamma lo riponeva amorevolmente sono le linee del primo ricordo della sua vita. Il papà, sposatosi in seconde nozze, ebbe altri due figli, Anna e Vincenzo, che crebbero uniti con il piccolo Alfredo. Pur essendo di costituzione gracilina -verrà scartato anche dal Consiglio di Leva per "debole costituzione, grave e persistente"-, Alfredo non si sottrasse mai ai piccoli e grandi lavori dei campi e, oltre ciò, prestava la sua opera anche presso i frati del vicino Convento di Santa Maria Apparve, ove fiorì la sua vocazione. In una lettera ricorda che "volentieri ho lavorato per il Santuario e per il Convento di S. Maria Apparve, ove ho germogliato la mia vocazione francescana". Preadolescente, aveva anche partecipato in qualità di chierichetto, alla solenne consacrazione della chiesa e dell’altare maggiore, funzione celebrata il 15 ottobre 1899 da Mons. Giulio Boschi.

A 14 anni, dopo le scuole elementari, entrò nel collegio serafico di Arcevia. Nel 1901 indossò l’abito religioso nel Convento di Forano e il 24 settembre 1902 emise i voti semplici. All’età di 20 anni si consacrò per sempre all’idea del "poverello" di Assisi con la Professione Solenne e, nel 1909, Mons. Luigi Boschi a Ripatransone lo ordinò Sacerdote. Inviato a Roma nel Collegio Internazionale di S. Antonio, nel 1914 si laureò in filosofia a pieni voti e ci dovette rimanere per un anno ad insegnare.

La sua vita da quel momento fu messa a completa disposizione dei fratelli. Nell’estate del 1915 tornò nelle Marche e, per oltre un trentennio, la sua attività fu quella di insegnante, ma per le sue doti ricoprì contemporaneamente molti altri e delicati incarichi. La sua attività iniziò a Jesi, ma già nel 1916 era nel Convento del Beato Sante a Mombaroccio. Il suo insegnamento si estese anche fuori delle mura del chiostro. Infatti insegnò Filosofia e fu Preside nell’istituto "Stella Maris" di Colleameno, presso Ancona. Prima di essere eletto Ministro Provinciale delle Marche (1936/42), fu Definitore (consigliere) Provinciale delle Marche negli anni 1918, 1924, 1930, 1933, 1945, e Vicario Provinciale nel 1921. Guardiano nei conventi di Monteprandone (1927/33) e di Falconara M. (1942/43) e Visitatore Generale in cinque province francescane italiane. Nel 1946 fu chiamato a Roma come maestro di disciplina del Collegio Apostolico nel Convento di San Francesco a Ripa; dal 1948 al 1957 svolse il compito di Direttore spirituale e conferenziere degli alunni del Pontificio Ateneo Antoniano.

Dal 1957 al ’68 è nuovamente direttore spirituale dei giovani francescani nel convento di Matelica e in quell’ultimo anno cade irreversibilmente ammalato. Nel giugno del 1969 viene trasferito nella Casa di Riposo dei frati di Sassoferrato dove, maturato nella sofferenza, muore in concetto di santità il 2 ottobre 1969, all’età di 83 anni. Ora riposa nel luogo del suo ultimo apostolato, a Matelica.

In data 10 luglio 1972 (non erano trascorsi 3 anni dalla morte di P. Alfredo), il Capitolo provinciale dei Frati Minori delle Marche approvò, all’unanimità e per acclamazione, un voto: che si desse inizio al lavoro preparatorio all’introduzione della causa di beatificazione.
Essendo pronta la documentazione necessaria, il Postulatore Generale dei Frati minori, P.Antonio Cairoli, in data 16 aprile 1983, ha presentato al Vescovo di Fabriano e Matelica Mons. Luigi Scuppa, insieme con il "supplex libellus", la bibliografia, i certificati e gli scritti editi dal Servo di Dio. Il presule, esaminata diligentemente la domanda, ha nominato, nell’ottobre dello stesso anno, censori teologi degli scritti editi Don Lorenzo Sena e Don Ugo Poletti, entrambi dell’eremo di San Silvesto di Fabriano. Il 29 novembre, il Vescovo costituì anche un tribunale a Matelica, poiché "urgeva l’esame dei testimoni e perché non andassero perdute preziose prove". Concluso tale lavoro nel 1985, si è passati alla valutazione degli scritti inediti, ed anche tale lavoro è terminato.

In occasione del 1° centenario della nascita, la comunità parrocchiale di Pianello fece scolpire sul marmo la seguente memoria, applicata poi sulla facciata della casa natale di Padre Alfredo Berta:

SIA BENEDETTO IL SIGNORE
IN QUESTA UMILE DIMORA
E’ NATO
E HA TRASCORSO INNOCENTE ADOLESCENZA P.ALFREDO BERTA O.F.M.
GERMOGLIO ELETTO NELLA CHIESA DOMESTICA
ORNAMENTO E DECORO
DELLA FAMIGLIA FRANCESCANA
GUIDA E MODELLO DEL POPOLO DI DIO
LA COMUNITA’ PARROCCHIALE DI SAN GREGORIO MAGNO
A PIANELLO DI OSTRA
UNITA A PARENTI ED AUTORITA’
FESTOSA E GRATA DEL SINGOLARE PRIVILEGIO
QUESTA SCOLPITA MEMORIA
PONE DEDICA CONSACRA
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
DEL SERVO DI DIO


5 GIUGNO 1986


Recentemente, nel 1994, è stata nominata la Commissione di Esperti in ottemperanza alle norme della Congregazione delle Cause dei Santi e il 30 settembre dello stesso anno i suoi membri hanno consegnato la loro relazione che è stata trasmessa a Roma.

da Giancarlo Barchiesi

Pubblicato Giovedì 22 aprile, 2010 
alle ore 9:56
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