Senigallia, Marcantoni sul caso Ponterosso
"La nuova Amministrazione farà della trasparenza la propria bandiera. I cittadini ne stiano certi"
Sull’impianto sportivo del Ponte Rosso, la Uisp sembra non voler accettare nessuna critica. Si sente inattaccabile e protetta. Poco importa, alcune riflessioni occorre farle ugualmente. In poche parole la Uisp per 6 anni ha pagato un affitto di 500 euro al mese e il bar , nel frattempo, è diventato ristorante sempre a 500 euro al mese.
Domanda: chi ha gestito il ristorante quanto ha pagato alla Uisp?
Ma veniamo al bando di gara: come si fa a difenderlo? Chi sputa veleno dovrebbe giustificare certe condizioni previste dal bando ma non lo fa. Perché il nuovo contratto sarà di due anni più due se c’è il consenso delle parti? Chi può fare investimenti se ha solo due anni per recuperare le spese fatte? In base a quali criteri si concede un prolungamento del contratto per altri due anni?
Perché a chi ha gestito la struttura vengono di fatto riconosciuti 12 punti di valutazione? Perché la gara scade 5 giorni prima delle elezioni comunali?
Queste sono domande concrete e non falsità e più che dalla Uisp ci saremmo attesi una risposta dall’Angeloni o da Mangialardi. Altrimenti è legittimo nutrire molti dubbi. E su una gara pubblica i dubbi non dovrebbero esserci. La nuova Amministrazione farà della trasparenza la propria bandiera. I cittadini ne possono stare certi.
da Fabrizio Marcantoni
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