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Il cantautore Carlo Fava ultimo protagonista dei concerti a Senigallia

Si chiude la rassegna concertistica con "Neve" il progetto tra canzone d'autore e musica classica

Maceratanotizie.it

Carlo Fava, Danilo Rossi, Cesare Picco alla Rotonda a Mare di SenigalliaPremio Lunezia Canzone a Teatro 2009, Premio speciale della critica a Sanremo nel 2006 per la canzone presentata con Noa e i Solis String Quartet, il cantautore Carlo Fava è l’ospite dell’ultimo appuntamento della Stagione Unica di Teatro Musica e Danza 2009-2010 a Senigallia, domenica 21 marzo alla Rotonda a Mare. Inizio alle 17.

Al pubblico di Senigallia, Carlo Fava presenta il suo ultimo progetto dal titolo “Neve, connubio tra canzone d’autore e musica classica, tra una multiforme ispirazione letteraria e un raro rigore compositivo, a cui contribuiscono due straordinari musicisti come Danilo Rossi, prima viola del Teatro alla Scala (suona la viola Maggini del 1600 appartenuta a Dino Asciolla, per volere di Valeria Mariconda Asciolla), e Cesare Picco, pianista di fama internazionale.

Produzione definita da alcuni spiazzante e sorprendente, i testi delle 8 canzoni che compongono l’album “Neve” (uscito a maggio del 2009 per la Edel) sono scritti a quattro mani con il coautore di sempre, Gianluca Martinelli. Il paesaggio raccontato è fatto di storie d’amore e ricordi letterari, divertissement musicali e considerazioni politiche, profonde malinconie e un sereno desiderio di ridere ancora. Ed è proprio la neve, peraltro mai citata, a coprire e trasformare il paesaggio che vediamo, a rendere tutto suggestivo e silenzioso, a coprire tutto di bianco, a rimanere per un po’, per poi sciogliersi e sparire.

L’album “Neve” rappresenta un nuovo percorso nella ricerca musicale del cantautore milanese Carlo Fava, saltato alla attenzione del grande pubblico con l’album “L’uomo flessibile” del 2004. Il singolo che dà il titolo a quel lavoro che è stato anche la sigla della trasmissione televisiva "Okkupati" di Rai Tre.

Oltre che cantante, Carlo Fava si cimenta nel teatro (attualmente è in tournée anche con Antonio Cornacchione). Inoltre come attore in tv ha partecipato al programma di Enzo Jannacci "Quelli che Jannacci" e a "Colorado Café", condotto da Diego Abatantuono.

La Biglietteria del Teatro La Fenice è aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20,30. L’ingresso alla Stagione Concertistica alla Rotonda a Mare è di euro 15, ridotto a 10.

La Stagione concertistica fa parte della Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009-2010 di Senigallia, realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci).

Info 071.7930842 o 335.1776042 o www.fenicesenigallia.it

Carlo Fava

Nato a Milano nel 1965, suona il pianoforte dall’età di dieci anni e canta da sempre. Nel 1993 ha partecipato al Festival di Recanati e a Sanremo Giovani, e nel 1994 ha pubblicato il suo primo album "Ritmo vivente muscolare delle vita" (BMG). Del 2000 è il suo secondo lavoro discografico, “Personaggi criminali” (Epic/Sony Music), mentre nel 2004 esce per Emi music “L’uomo flessibile”, presentato al club Tenco e che lo fa conoscere al grande pubblico. Nel 2006 partecipa al festival di Sanremo con Noa e i Solis String Quartet, vincendo il premio della critica con la canzone “Un discorso in generale”. Ai dischi fanno seguito spettacoli teatrali nei quali prosegue e rielabora la tradizione del teatro canzone: “Personaggi Criminali” e “L’Uomo Flessibile”, nati al Piccolo di Milano hanno poi girato numerosi teatri italiani. Ha scritto canzoni per Mina e Ornella Vanoni, è stato spalla musicale di Diego Abatantuono (per il quale ha scritto “Comici”, diventato sigla della prima edizione di “Colorado Cafè”) e attualmente è in tournée assieme ad Antonio Cornacchione con “Satire liriche”, spettacolo di cui ha scritto testi e musiche delle canzoni. Coautore dei testi delle canzoni e degli spettacoli teatrali è Gianluca Martinelli, con cui Fava lavora da ormai quindici anni.

Cesare Picco

Cesare Piccio supera da più di vent’anni i generi musicali e le barriere stilistiche, creando un personale linguaggio non circoscrivibile in una definizione: né musicista jazz, né classico o contemporaneo: è, forse, semplicemente ciò che suona e come lo suona. Dopo gli studi nell’ambito della ‘classica’, nel 1986 tiene il primo concerto di musiche originali; da quel momento ha scritto per solisti, gruppi cameristici e orchestrali quali Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Ensemble Novecento e Oltre, Quintetto Bibiena, Camerata di Berlino, Royal Manchester Orchestra. Sue composizioni sono state eseguite in importanti rassegne e festival (tra essi Accademia Musicale Chigiana, Settembre Musica, Gaudeamus Rotterdam, Cantiere d’Arte di Montepulciano). Nel 1999, su commissione dell’Arena di Verona, scrive l’opera lirica “Il Viaggio di Hans”. Diverse le collaborazioni con artisti quali l’étoile Luciana Savignano (per la quale ha scritto i balletti La Lupa, Jules e Jim e Tango di Luna e con la quale è esibito alla Scala nel 2006), il violoncellista Giovanni Sollima, i pianisti Antonio Ballista, Carlo Boccadoro e altri quali Yukimi Nagano, Luciano Ligabue, Samuele Bersani, Andrea Bocelli. Ha scritto musiche di scena per molti spettacoli di Gioele Dix, Sergio Fantoni, Ottavia Piccolo e, come pianista, da solo o in formazioni diverse, è stato chiamato ad aprire i concerti di Michael Bublè, Terence Blanchard, Al Jarreau, Simply Red. Diversi suoi CD sono distribuiti in tutto il mondo con successo di critica e vendite (nel 2005 “My Room” in classifica in Giappone; nel 2007 “Light Line” e “Bach to me”, progetto ispirato a J.S. Bach eseguito con la Camerata di Berlino). In Giappone, terra in cui è seguitissimo e considerato tra i pianisti più innovativi e ricercati, ha effettuato nel solo 2007 tre serie di concerti.

Danilo Rossi

Diplomato con lode, perfezionatosi con Dino Asciolla, Piero Farulli e Yuri Baschmet, a vent’anni diviene prima viola solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, la più giovane prima viola nella storia del prestigioso teatro milanese. Premiato in una decina di concorsi nazionali e internazionali, fra cui Vittorio Veneto, Stresa e Mosca, per due anni Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana, viene regolarmente invitato nei maggiori Festival internazionali (Asolo, Stresa, Ravenna, Ferrara, Cork, Nijny Novgorod, Elba, Joliette, St. Moritz, Vicenza, Mosca, Settembre Musica) con grandi interpreti quali Azzolini, Brandis, Baschmet, Brunello, Canino, Carmignola, Chung, Dindo, Gallois, Gerart, Ghiglia, Lucchesini, Muti, Tortelier, il Quartetto Arditti, il Nuovo Quartetto Italiano, il Trio Italiano, il Quartetto Vanbrugh. Per molti anni è stato membro del Trio d’archi della Scala e del Quartetto della Scala con cui si è esibito nelle più prestigiose sale internazionali Lugano, Monaco, Francoforte, Madrid, Berna e d’oltreoceano, Chicago, New York, Philadelphia, Montreal. Nel suo repertorio solistico spiccano i Concerti di Bartòk, Kancely, Kurtag, Kakhidze e Walton, i Concerti per viola d’amore di Vivaldi, la Sinfonia Concertante di Mozart i Brandeburghesi di Bach, Monologue di Schnittke, Der Schwanendreher e Trauermusik di Hindemith, Don Quichote di Strauss, Aroldo in Italia" di Berlioz eseguiti con orchestre prestigiose quali Solisti di Mosca, Filarmoniche di Budapest e di Mosca, Orchestra Regionale Toscana, Accademia della Scala, Milano Classica, Orchestra della RAI di Torino, I Solisti di Pavia, Orchestra della Radiotelevisione Slovena, Cameristi della Scala, Orchestra della Fondazione Toscanini, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sotto la guida di grandi direttori quali Muti, Baschmet, Gavazzeni, Webb, Chailly, Peskò, Nanut, Benedetti Michelangeli, Gardiner, Brunello insieme a celebri solisti come Franco Gulli, Dora Schwarzberg, Giuliano Carmignola , Boris Belkin, Francesco Manara, Massimo Quarta e Marco Rizzi. Da 20 anni è presente nelle più importanti Società Concertistiche in Duo con il pianista Stefano Bezziccheri con il quale ha interpretato tutto il repertorio per viola e pianoforte. Collabora anche coi jazzisti Sante Palumbo, Stefano Bagnoli, Renato Sellani, Bruno De Filippi, Terence Blanchard, Aaron Fletcher, Steve Winston, Jim Hall, Greg Osby, Waine Marshall, Steve La Spina e Terry Clarke in vari concerti e jam-session; da questa esperienza è nato di recente un CD edito da MAP, dal titolo Bach in Jazz col “ Sante Palumbo Trio” e Bruno De Filippi. Nell’ ambito teatrale ha collaborato con attori del calibro di Alessandro Baricco, Stefano Benni, Ascanio Celestini, Licia Maglietta, Marco Paolini e Daniela Piccari. Ha fondato il "Music Train Quintet" insieme ai fratelli Nanni, Luciano Zadro e Massimo Moriconi, è già in distribuzione il loro primo CD che si intitola "Did you travel at night" e di imminente uscita il Secondo CD "L’Uccello di Fuoco". Molti autori contemporanei hanno scritto e dedicato a lui brani per viola: tra essi ricordiamo Alessandro Ferrari, Daniele Callegari, Enrico Pesce, Sante Palombo, Jim Hall, Carlo Boccadoro (Aschrei, per viola e percussioni campionate e I racconti della Neve, concerto per viola), Stefano Nanni (Pesaggi dell’anima, concerto per viola e pianoforte ed archi intitolato), Roberto Molinelli (Once upon a Memory, concerto per viola, pianoforte, batteria e orchestra d’archi). Ha inciso per Sony, Fonit-Cetra e Arcadia i capolavori del repertorio: in ambito cameristico ricordiamo l’integrale dei Trii e i Quintetti di Beethoven, Mozart, Eisler e Webern, i Quintetti di Brahms e Mozart e il Trio di Schumann con il clarinettista Fabrizio Meloni, il Quintetto di Schubert, Notte trasfigurata di Schönberg, i Quintetti di Mendelssohn con il Fine Arts Quartet. Svolge intensa attività didattica: corsi di perfezionamento a Pavia, Portogruaro,Scuola di Musica di Fiesole, Accademia di perfezionamento della Scala, Accademia di Pinerolo e corsi estivi a Bertinoro (Forlì) e Città di Castello (Perugia). Dal 2009 è docente dei corsi di viola presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Danilo Rossi suona la viola Maggini del 1600 appartenuta a Dino Asciolla, per volere di Valeria Mariconda Asciolla.

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