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Delegazione dell’IdV di Senigallia alla manifestazione di Roma

Le impressioni di un giovane attivista, la replica a Casini: "Manifestazione per la democrazia"

Maceratanotizie.it

Manifestazione di Roma, presente una delegazione IDV Senigallia - Foto di Repubblica.itNon poteva mancare una delegazione dell’IdV di Senigallia alla manifestazione di Roma di sabato scorso, a raccontarci la marcia e la protesta del gruppetto senigalliese nella capitale l’attivista dipietrino Dean Hajredini che c’è stato anche colto dagli obiettivi fotografici dei cronisti di Repubblica. Ecco il suo diario/impressione di una giornata dedicata alla lotta civile.

La Costituzione italiana è stata scritta e pensata, dopo la guerra, da personalità di qualsiasi colore politico accomunati da una voglia di democrazia e giustizia che poi si protraesse negli anni. La nostra Costituzione è una delle migliori, se non la migliore a livello europeo e di ciò dobbiamo andarne solo fieri, andare fieri di una carta repubblicana e laica che mette tutti allo stesso piano.

Questo era quello che accadeva nel passato. Oggi siamo qui, di fronte ad un governo che antepone i propri interessi personali a quelli del paese, un governo che della Carta Costituzionale se ne frega altamente, poi tanto il consenso di un popolo passivo che crede a tutto ciò che gli viene detto e scritto da tv e giornali di proprietà di una sola persona è assicurato. Ma è normale tutto ciò? Sono più di 15 anni che "subiamo" il modo di governare di Silvio Berlusconi, che subiamo decisioni prese da lui (o chi per lui) e per lui e che tralasciano i veri problemi del paese.

Sabato pomeriggio a Roma si è tenuta una grande manifestazione di quasi tutti i partiti, le associazioni ed i giornali di sinistra per gridare "Basta" a questo modo di governare. Dire basta a quelle 37 leggi ad personam che ci hanno reso uno Stato ad personam dove tutti sono a servizio di sua maestà. In piazza del popolo erano presenti 200mila persone secondo gli organizzatori. Una cifra alla quale la questura, come di consueto, ha tolto uno zero. Sul palco sono saliti leader politici come Riccardo Nencini, Angelo Bonelli, Nichi Vendola, Paolo Ferrero, Antonio Di Pietro, Pierluigi Bersani ed infine Emma Bonino in qualità di candidato Presidente alla Regione Lazio e non in nome del partito dei Radicali i quali non hanno aderito alla manifestazione. Poi si sono alternati artisti come Frankie Hi-Nrg il quale ha letto l’articolo 3 della Costituzione seguito da un applauso unanime dei manifestanti, Simone Cristicchi che ha realizzato il rapporto inscindibile che ha ogni singolo cittadino italiano con l’attuale Presidente del Consiglio, ai giornalisti rappresentati in una voce sola da Riccardo Iacona.

La parola d’ordine scandita da tutti i leader saliti sul palco è stata "unione" ed il leader dell’Italia dei Valori ha espresso una frase che riassume in poche parole il parere di tutto un popolo di sinistra che vuole vincere: "Ci vuole da parte di tutti coraggio e umiltà, un atto di responsabilità per fare squadra, per dare vita all’alternativa. Dobbiamo stare uniti". Nichi Vendola, uno tra i più applauditi dal pubblico scalda la piazza: "Se è vero che il racconto berlusconiano è finito, noi non possiamo stare seduti sulla sponda del fiume. Il racconto del Cavaliere non funziona più, ma noi non ne abbiamo ancora uno alternativo: oggi qui ricomincia il cantiere dell’alternativa".

Nella manifestazione hanno avuto voce anche quei lavoratori che per via della crisi e del totale indifferenza del governo sul tema hanno perso il lavoro, come una impiegata dell’Omsa di Faenza e Barbara Evola, un’insegnante precaria che ha parlato dei recenti suicidi di professori che hanno perso il lavoro ma di cui nessuno ha parlato. Ci hanno definiti un aggregato stravagente o ammucchiata (Silvio Berlusconi). Ci hanno detto che siamo accumunati dall’odio per Berlusconi e non da una voglia di giustizia (Ignazio La Russa). Ci hanno apostrofati come un flop clamoroso, un fallimento insomma (Gasparri e Bonaiuti).

Il leader dell’Udc dice che abbiamo manifestato contro e non a favore di qualcosa. Caro Casini, noi abbiamo manifestato contro un modo di fare che ci impedisce di vivere in una società civile e a favore di un "ripristino" della democrazia. Noi dell’Italia dei Valori di Senigallia eravamo ben rappresentati in piazza da candidati e sostenitori e vi assicuriamo che a questo tipo di manifestazioni non mancheremo mai perchè amiamo la democrazia e lo Stato di diritto.

da Dean Hajredini
Giovani Italia dei Valori – Senigallia

IdV Senigallia
Pubblicato Martedì 16 marzo, 2010 
alle ore 18:02
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Commenti
Solo un commento
Gianfranco 2010-03-17 11:25:13
Pochi Giovani
Io c'ero; ci sono andato per manifestare il mio dissenzo al modo di fare politica di questo governo.
Però devo dire che ciò che mi ha colpito era la netta minoranza di giovani, rispetto ai "datati", come me!
Questo mi concretizza un'idea che ho maturato negli ultimi anni; Berlusconi ha cresciuto un'intera generazione con la sua YV spazzatura ed ora questa nuova popolazione è meno sensibile alla politica e non si rende conto delle implicazioni:
Molti pensano di poter essere apolitici e di potersene fregare, a favore di quei falsi idoli con cui li hanno fatti crescere le TV private.
Inoltre, essendo cresciuti con regole e leggi, frutto della lotta dei più grandi, non si rendono neppure conto di cosa stanno perdendo, vedi anche la modifica all'articolo 18, pensando di potersi disinteressare di tutto e di poter vivere comunque bene.
Purtroppo non e così e la stori non insegna nulla, così, quando se ne renderanno conto, dovranno ricominciare da capo come abbiamo fatto noi!
Io e i miei amici, abbiamo cominciato a scendere in piazza ai tempi della scuola, nel 68/69, abbiamo continuato poi quando abbiamo iniziato a lavorare, fino ad arrivare ad una ottimizzazione delle leggi e di rapporti con la politica e dei vari organi dello stato.
Ora, questo governo, a colpi di fiducia, sta smantellando tutto e , se non si fa qualcosa subito, penso che poi sarà troppo tardi.
Abbiamo visto, quando per un periodo di tempo è ritornata la sinistra, non hanno fatto marcia indietro su quelle cose, del primo governo Berlusconi, per cui ci avrvano fatto scendere in piazza:
Avevano criticato tanto lo "scalone" di Maroni e poi hanno fatto gli "calini", che di fatto cambiano poco!
Poi il grosso errore del conflittp di interessi ignorato.
Insomma non aspettiamoci che se questo governo fa il "lavoro sporco" il governo che verrà dopo rimettrà tutto a posto!
Bisogna che i giovani si diano da fare oggi, prima che sia troppo tardi!
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