Guzzonato: la cultura per l’identità storica e l’economia
Il candidato Pd alle regionali individua gli obiettivi della politica culturale delle Marche
La tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali della Regione vanno considerati motori fondamentali per la tenuta dell’identità delle Marche nella sua pluralità e ricchezza, ma anche il traino per il suo ulteriore sviluppo sociale ed economico.
Le potenzialità della nostra Regione passano per i mille centri della musealità d’arte e di memoria delle forme di vita e di produzione, per l’integrità del territorio e dei parchi naturali, per la corretta fruizione dei tanti centri storici, per le aree archeologiche, per il paesaggio naturale e antropico a cominciare da litorali e spiagge, dalle splendide colline, dalle aree montane.
Risorse e abilità umane della nostra regione devono essere a servizio dei saperi, raccogliere e offrire cultura in un incontro con le altre culture nazionali ed europee.
Offrire le Marche vuol dire essere in sintonia con il passato, con quanto in ogni campo illustri letterati, pittori, musicisti, fotografi e artisti di ogni disciplina hanno dato all’umanità, far riconoscere il territorio come grande museo diffuso che copre l’intera regione e la rende preziosa.
Per i suoi numerosi musei, per le grandi chiese monumentali o semplici, sempre tratti autentici di un paesaggio che è il naturale contenitore del nostro eccezionale patrimonio. Una rete di norme e azioni va costruita per investire risorse e creare sinergie, una rete che si estenda con le nuove tecnologie per aprire al mondo l’accesso a questo patrimonio e nel contempo per creare occasioni e strumenti di lavoro.
Nel nostro Dna vi è l’inclinazione di integrare risorse rurali, territoriali, culturali e turistiche. La metodologia operativa dovrà privilegiare i progetti integrati, che siano frutto di coesione, qualità culturale e sociale, che aprano le vie dello sviluppo e poggino sulla responsabilità.
da Michelangelo Guzzonato
www.michelangeloguzzonato.it
Caro Guzzonato, sarebbe un bene non darti il voto, ma siccome il popolo è bue, riceverai tanti voti.
Lei è molto peggio di Mastella, io voto PD, maLei è (...omissis...) , quindi io non le darò il mio voto.
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