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Tutto esaurito per Paolo Rossi a Senigallia

Sold Out de il “Mistero buffo” ne “l’umile versione pop” di Paolo Rossi mercoledì 17 marzo, al Teatro La Fenice

Paolo Rossi, Mistero Buffo. Foto di Alessandro BrasileTutto esaurito a Senigallia per il Mistero buffo ne “l’umile versione popdi Paolo Rossi. Una nave, un palco alla Commedia dell’Arte, un musicista e un tavolino. Mercoledì 17 marzo, il palco del Teatro La Fenice di Senigallia accoglie Paolo Rossi in “Il mistero buffo di Dario Fo (PS. nell’umile versione pop)”.

Rappresentato per la prima volta nel 1969, “Mistero buffo” ha visto migliaia di allestimenti in tutto il mondo e ha condotto il suo autore e attore Dario Fo al Premio Nobel per la Letteratura nel 1997. Un capolavoro che non sembra accusare il peso del tempo e che ancora oggi riesce a dare voce ai malumori del popolo verso chi detiene il potere, o a rileggere i misteri religiosi in modo buffonesco e irriverente, rovesciando il punto di vista di chi ascolta e denunciando le mistificazioni di avvenimenti storici e letterari che si sono succedute nel corso dei secoli.

Mistero buffo testimonia ancora quella sotterranea coscienza civile che si rigenera nel riso liberatorio e nell’irriverenza del comico-giullare. È questa la cifra stilistica dell’artista Paolo Rossi, al quale simbolicamente è passata l’eredità di Dario Fo, con cui Rossi ha esordito a teatro e che in lui ha riconosciuto l’unico interprete in Italia in grado di proporre al pubblico un nuovo Mistero buffo, nel rispetto della tradizione, ma nello stesso tempo attualizzato nei contenuti.

Questo mio Mistero Buffo – racconta l’attore Paolo Rossi – che non è mio, ma a tutti ormai appartiene, vuole essere un omaggio al mio maestro Dario Fo che ormai la storia rappresenta e nella mia umile versione Pop, alla strada che tuttora io frequento. Non potendo Dario né imitarlo né copiarlo, né fingere, d’essere altro da me, sarà un viaggio che spero con le repliche il pubblico migliori, così come fece, mi disse Dario, con il suo Mistero. Essendo questo mio lavoro anche frutto della mia ricerca sul nuovo Teatro Popolare, metto questo spettacolo finora a disposizione di chi ancora sogna, lotta e ha voglia di cambiare”.

La scena, composta da pochi elementi di teatro popolare e tante suggestioni, si presenta “con il vecchio sapore del mare d’inverno e un bambino che chiede ingenuamente alle onde quanti anni ha il mondo dove gioca – spiega la regista Carolina De La Calle Casanova – Per quelli che hanno visto la versione di Dario, si spera che la nostalgia non sovrasti la partecipazione. Per quelli che come me non hanno avuto questo enorme privilegio, gli eroi del martedì grasso assieme al povero Cristo saranno una visione. Ma entrambi, forse sappiamo, che non può esistere virtù senza spezzare, senza rivedere oggi quei dieci comandamenti che a memoria abbiamo ben imparato”.

Paolo RossiLa musica in questo spettacolo, a differenza della quasi assenza nella versione originale di Dario Fo, nasce dal percorso artistico del progetto sul Teatro Popolare di Paolo Rossi. Collaboratore di Paolo Rossi da ormai quasi vent’anni, l’autore e interprete delle musiche sul palco Emanuele Dell’Aquila ha tratto frutto “dalla storia e dai laboratori sul Teatro Popolare per apportare ai misteri un sapore pop, ricco di gettoni, adattamenti e musiche originali che richiamano quegli anni settanta del “Ci ragiono e canto”, conclude Dell’Aquila.

Nato nel 1953 a Monfalcone, milanese d’adozione, Paolo Rossi da trent’anni spazia dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo: ovunque con il suo personale modo di fare spettacolo che, pur immergendosi nelle tematiche contemporanee, non prescinde dall’insegnamento dei classici antichi e moderni, da Shakespeare a Molière, dalla Commedia dell’Arte a Brecht. Dal 2008 si dedica con nuovo slancio alla ricerca di un nuovo Teatro Popolare, attraverso soprattutto un capillare lavoro laboratoriale condotto in diverse città italiane (tra cui anche Rubiera, da cui nasce la collaborazione con La Corte Ospitale), anche grazie al supporto artistico e organizzativo della Compagnia BabyGang, diretta da Carolina De La Calle Casanova. L’organizzazione, la produzione e la distribuzione dello spettacolo sono a cura de La Corte Ospitale – Compagnia del Teatro Popolare, con la collaborazione di Fondazione Giorgio Gaber.

La Stagione Unica di Teatro, Danza e Musica 2009-2010 di Senigallia è realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat e Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci).
La Biglietteria del Teatro La Fenice è aperta nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 16,30 alle 20,30. Stesso orario sarà osservato il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo.

Info 071.7930842 – 335.1776042 – www.fenicesenigallia.it

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